15. the end<3

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"S-shoyo aspetta! E che cosa ne sarà di tutti i nostri ricordi insieme?"
"Solo... dimentica tutto"
"N-non puoi lasciarmi così"
Stava per scoppiare in lacrime, usava tutta la forza possibile per trattenerle

"Mi dispiace tobio, la prossima volta ci pensi su due volte"
"Scusami"
Disse sottovoce kageyama, non riuscendo quasi più a trattenere le lacrime

"Delle semplici scuse non basteranno... è stato bello, tobio"
Detto ciò, hinata si girò e iniziò a camminare verso casa, aveva gli occhi lucidi

Il moro iniziò a correre verso casa, non voleva piangere in pubblico. Tutto ciò che voleva in quel momento era rinchiudersi nella sua stanza ed essere lasciato in pace.

Appena arrivò a casa si fiondò nella sua stanza, chiudendosi la porta alle spalle e buttandosi sul letto, iniziando a piangere come non aveva mai fatto prima.

-ho combinato un casino, sono uno stupido. Non avrei dovuto trattarlo così, e ora lui mi odia. Forse sarebbe stato meglio se non ci fossimo mai incontrati. Sono un disastro-

Migliaia di pensieri vagavano per la sua mente, intanto che piangeva a dirotto.

Pianse così tanto fin quando non si addormentò.

Sperò solo che la mattina dopo si sarebbe svegliato e avrebbe scoperto che era stato tutto soltanto un brutto sogno, ma così non fu.

Quel giorno dovette comunque andare a scuola, date tutte le verifiche che avrebbe avuto.

Nei corridoi vide spesso hinata, voleva parlargli e chiarire, non voleva che finisse così.

Ma ogni volta il più basso trovava sempre una scusa.

Faceva finta di essere al telefono, che era di fretta, di non averlo notato, o semplicemente se ne andava.

Riteneva che la sua fosse stata una scelta giusta, e non voleva parlare ancora di quella questione.

Aveva deciso che se kageyama gli avesse potuto dimostrare di essere cambiato, probabilmente gli avrebbe dato un'ultima possibilità, altrimenti no.

Ci stava molto male pure lui per questa cosa, ma non voleva darlo troppo a vedere.

Agli allenamenti, invece, o i due ragazzi si allenavano con altri membri della squadra, o se si allenavano insieme hinata avrebbe ignorato le parole di kageyama.

I due ragazzi avevano raccontato tutto ciò che era successo ai loro amici, tanaka e nishinoya erano forse quelli che ci erano rimasti più male, anche agli altri però dispiaceva per loro.

Se kageyama mandava dei messaggi ad hinata o lo chiamava, quest'ultimo lo ignorava.

Questa cosa ormai andava avanti da diversi giorni, hinata non sapeva quanto ancora avrebbe potuto resistere con kageyama che continuava ad assillarlo.

Erano le 21 di un giovedì sera, kageyama aveva già cenato ed era steso sul suo letto a guardare il telefono, i suoi genitori quella sera avrebbero fatto il turno di notte al lavoro, quindi aveva casa tutta per sè.

Ad un certo punto ricevette una chiamata.

Sperava e pensava che fosse hinata, che magari si fosse deciso a parlargli.

Ma le sue speranze svanirono in qualche secondo.

"Oh, hey suga"
"Hey kageyama. Come stai?"
"Insomma, diciamo"
"Capisco... posso darti un consiglio?"
"Certo dimmi"

Si mise seduto sul letto a gambe incrociate

"Non voglio risultare scortese, ma... dovresti lasciare perdere hinata e andare avanti. Il vostro rapporto ora danneggia la squadra, e in più sono preoccupato per voi, siete miei amici"
"Suga... è impossibile. Per quanto io ci provi è impossibile"

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