10. i'm so happy to be with you

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Poco dopo arrivò la madre di hinata con alcune cose.

Pigiama, spazzolino e caricatore del cellulare.

I due ragazzi salutarono l'adulta, che se ne andò, e shoyo fece per andare in camera a cambiarsi, quando venne fermato da kageyama

"Oi! Perché te ne vai di sopra? Tanto ormai stiamo insieme no? E poi ti ho già visto mezzo nudo negli spogliatoi della palestra"
"Aspetta un attimo, quindi stiamo insieme?"
"Si, a meno che tu non sia d'accordo"
"Ciò che voglio dire è che non mi hai chiesto di stare insieme"
"Pensavo che fosse sottinteso ormai"
"Beehh no"
"Va bene, allora, vuoi essere il mio ragazzo?"
Il più piccolo fece cenno di sì con la testa e sorrise, tobio ricambiò

"Dai ora cambiati che poi continuiamo l'anime"
"Proprio qua?"
"Si, tanto ti ci ho visto pure negli spogliatoi della palestra in intimo, te l'ho già detto, che differenza fa?"
"Beh si hai ragione"

Così si tolse gli indumenti e si mise quelli del suo comodo pigiama.

Si risedette sul divano a braccia conserte un po' rosso sul volto

"Contento ora?"
"Si, molto"

Tobio prese una mano di hinata facendola appoggiare sul materasso del divano per poi metterci su la sua e stringergliela

Con la mano che gli rimaneva libera, invece, lo prese per il volto facendolo voltare verso di sè, lasciandogli poi qualche bacio su quelle candide e morbide labbra

"Finiamo questo episodio e poi andiamo a dormire?"
Chiese tobio dopo essersi staccato dal più basso

"Ma domani non si va a scuola, possiamo andare a dormire tardi, e stessa cosa nello svegliarci"
"Sì ma io sono stanco"
"Uff, va bene, come vuoi tu"

Hinata mise la testa sulla spalla sinistra del più alto, quest'ultimo lo strinse a sé

Dopo una decina di minuti, come si erano detti, andarono a dormire

Appena si sdraiarono kageyama abbracciò il mandarino da dietro, appoggiando la testa nell'incavo del suo collo

Shoyo si girò verso di lui per guardarlo negli occhi.

Tobio mise una mano sulla sua guancia accarezzandola dolcemente, per poi avvicinarsi sempre di più a lui e baciarlo.

Ben presto quel bacio delicato si trasformò in uno con più foga.

Il moro cambiò posizione mettendosi sopra il più basso, tenendolo per i polsi e continuando a baciarlo.

Poco dopo la maglietta di shoyo si ritrovò sul pavimento.

Kageyama stava passando le sue mani sulla schiena di hinata, per poi passare a mordere e laccargli il capezzolo destro

Tutto ciò fece rabbrividire e gemere hinata, quando poi riuscì a dire qualcosa

"T-tobio?"
Sentendo il suo nome si fermò
"Si?"
"P-potremmo evitare?"
"Si, certo, scusami"

Detto ciò si ripose nella posizione di prima, mentre hinata si rimetteva la maglia

Una volta fatto, capì che tobio c'era rimasto male, gli stava pure dando le spalle.

Così, si coricò dietro di lui abbracciandolo

"Tobio... non fraintendere, a me stava piacendo. Solo che penso che non sia ancora il momento, magari più avanti sì, ma non ora. Scusami"

Non ci fu nessuna risposta da parte del moro, fin quando non decise di girarsi

"Sta tranquillo shoyo, non è nulla di grave, non preoccuparti"

Disse sorridendo e ricambiando l'abbraccio

"Quindi..."
Disse dopo qualche minuto staccandosi dal mandarino per poterlo guardare negli occhi

"...ciò significa che più avanti lo faremo?"
Domandò con uno sguardo che non prometteva nulla di buono

"B-beh si"
Rispose hinata arrossendo

"Perfetto. Adesso dormiamo però dai"
Lo baciò per poi tornare in quel caldo abbraccio e appoggiando la testa sulla sua folta chioma

"Buonanotte sho"
"Buonanotte tobio"

La mattina dopo, quando hinata si svegliò, notò che tobio era già sveglio e lo stava guardando sorridendo

"Ei"
Disse vedendolo ormai sveglio

"Buongiorno"
Rispose il mandarino ancora assonnato

"Oggi non ci sono né scuola e nè allenamenti. Che facciamo?"
"Mmh non saprei. Tu hai in mente qualcosa?"
"Forse un'idea ce l'avrei"
"Cioè?"
"Potremmo andare in centro città e però al posto di comprare delle cose per noi stessi potremmo comprarcele a vicenda, farci dei regali insomma. So che è un'idea molto banale, ma non ho in mente altro"
Disse kageyama sospirando

"Sta tranquillo, va benissimo. A me basta che ci sia tu qui con me"
Rispose shoyo abbracciando il più alto e arrossendo, al che tobio sorrise e gli lasciò un bacio sulla fronte

"Allora, ci prepariamo e andiamo?"
"Ehh? Di già?"
"Si, avevo in mente di andare lì la mattina e pranzare in un bar o qualcosa di simile, poi tornare a casa"
"Va bene"

Così si staccarono dall'abbraccio e fecero colazione per poi cambiarsi e uscire.

"Ok, adesso ognuno va per conto suo. Ci ritroviamo qui fra mezz'ora, va bene?"
Chiese il moro appena arrivati.
Il mandarino fece cenno di sì con la testa

Hinata andò in un semplice negozio per vestiti

-penso che gli prenderò una felpa e un paio di pantaloni. Dopotutto stiamo insieme solo da ieri, non credo di dovergli già prendere dei regali così costosi-

Pensando questo iniziò a guardare qua e là per il negozio.

Non gli fu molto difficile trovare dei vestiti adatti a kageyama. Indossava quasi sempre solo dei vestiti rossi o neri o bianchi.

Per trovare la taglia corretta se li provò lui stesso per vedere quanto gli stavano grandi.

Sarebbero stati perfetti.

Come si erano detti, dopo mezz'ora si ritrovarono al punto di partenza. Si scambiarono le buste e fecero qualche giro insieme.

Quando arrivò l'ora di pranzo si fermarono in un bar, presero una piadina a testa e due bottigliette d'acqua.

Appena finito tornarono a casa, entrambi non vedevano l'ora di scartare i regali.

Iniziò hinata. Il moro gli aveva regalato dei manga insieme anche a un paio di funko-pop. Era un appassionato di anime e manga

"ODDIO GRAZIE MILLE TOBIO"
Era contentissimo, gli saltò addosso abbracciandolo, per poi staccarsi e dargli un bacio

"Però... tu avrai speso un sacco, io non ho speso così tanto, non so nemmeno se potrebbero piacerti"
"Ma non preoccuparti. Potevi anche non prendermi niente, mi va già benissimo il fatto di esserci messi insieme"
Gli rispose sorridendo, al che shoyo ricambiò

Così il moro iniziò a scartare i regali.
Li prese in mano e li guardò per un po', poi sorrise

"Grazie mille shoyo, mi piacciono tantissimo"
Disse dando un bacio delicato al più piccolo, per poi farlo sedere su di sé abbracciandolo

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