La giornata seguente trascorse come al solito, scuola e poi allenamenti.
Appena kageyama entrò in palestra vide yachi insieme a kiyoko che sitemavano asciugamani e borracce.
Andò a cambiarsi per poi andare da yachi
"Emh, ciao"
"Oh, ciao"
"Io sono kageyama tobio. Ieri ti ho vista parlare con shoyo e mi aveva già anticipato che saresti stata una nostra manager. Comunque piacere"Si sforzò di sorridere porgendole la mano, la biondina la strinse
"Piacere mio, sono yachi hitoka, come già sai"
Detto questo kageyama lasciò la sua mano e andò da hinata.
"Vedo che hai già fatto amicizia con yachi, sono contento"
"Ma no, ci siamo solo presentati"
"Ah va bene. Comunque spero che possiate diventare amici, è molto gentile e simpatica"
Disse sorridendoI ragazzi iniziarono gli allenamenti come al solito, quando facevano delle pause shoyo andava sempre a parlare con yachi
-sembrano così felici insieme-
Pensò tobio con malinconiaAppena finirono gli allenamenti il moro di diresse dal più basso
"Hey shoyo, torniamo a casa insieme?"
"Scusami tobio, ma prima di tornare a casa sto un po' fuori con yachi. Vuoi unirti a noi?"Ci pensò un po', poi rispose
"Se non è un problema allora va bene"
"Evviva!"Quel giorno finirono prima gli allenamenti, così i tre ragazzi fecero delle passaggiate, andarono a prendere dei ghiaccioli, e altre cose varie.
Kageyama però aveva come l'impressione di essere tagliato fuori
"Tobio scusami... io e yachi dobbiamo parlare in privato, potresti allontanarti un po'? Solo per un paio di minuti"
Gli chiese il mandarino.
Non rispose, fece quanto gli fu chiesto, allontanandosi con lo sguardo basso.
Erano passati già dieci minuti
-a sto punto me ne vado. Tanto non mi calcolano, e non si accorgeranno nemmeno che non ci sono più-
Pensò questo per poi alzarsi dalla panchina sulla quale si era seduto e si diresse verso casa.
Appena arrivò si lasciò cadere sul divano, era stanco. Quella notte non aveva dormito a causa dei continui pensieri su hinata e yachi che lo tormentavano.
Improvvisamente il suo telefono squillò, lo prese e rispose alla chiamata senza neanche guardare chi fosse
"Pronto?"
"Oi tobio sono io. Dove sei?"
Riconobbe immediatamente la voce del mandarino"Oh, hinata. Sono tornato a casa, ero stanco, non preoccuparti"
"Ah ok. Ma va tutto bene?"
"Si certo, te l'ho detto, sono solo stanco"
"Sarà..."
"Allora ci vediamo domani, ciao"Non gli lasciò neanche il tempo di salutarlo che riattaccò.
Nei giorni seguenti kageyama notò che shoyo stava sempre di più con yachi. Questa cosa gli provocava una fitta al cuore.
Guardò per l'ennesima volta il profilo instagram della ragazza.
Aveva messo una storia, così la guardò, voleva sapere di che si trattava.
Appena vide la foto che aveva messo sgranò gli occhi, sentendosi il cuore frantumato in mille pezzi
Questa era la foto, con in sottofondo la canzone "always forever"
Senza neanche quasi accorgersene, tobio iniziò a piangere
-perché? Perché lei? Perché non io? Che cos'ha lei di migliore di me? Perché?-
Stava iniziando a stringere il telefono tra le sue mani da quanto stava diventando geloso.
Ad un certo punto lo spense per poi buttarlo a terra, mettendosi un braccio sugli occhi appannatti dalle lacrime
-allora avevo ragione... lo sapevo che prima o poi si sarebbero messi insieme, merda. Se solo sapesse quanto mi piace...-
I giorni seguenti kageyama non riusciva a sorridere facilmente, era ancora giù di morale per ciò che aveva visto.
Stava camminando tranquillamente per i corridoi della sua scuola, fin quando non li vide.
In un primo momento si bloccò nel vederli sorridere insieme, poi sentì la vista appannarsi, stava per piangere.
Non poteva farlo davanti a tutti, così si girò e iniziò a correre verso la palestra
Appena arrivò si chiuse negli spogliatoi, appoggiando la schiena contro il muro.
Piano piano iniziò ad abbassarsi per poi ritrovarsi seduto a terra con le ginocchia contro il suo petto.
Mise le mani sul suo volto iniziando a piangere
-perché non posso essere io?-
Piangeva così rumorosamente che non si accorse che qualcuno aprì la porta
"T-tobio"
Come non riconoscere quella voce? Si voltò di scatto verso quella figura in piedi che lo fissava con uno sguardo preoccupato
"Hinata... p-perché sei qui?"
Disse asciugandosi di fretta le lacrime e alzandosi"Ecco... ti ho visto correre verso la palestra, così ho deciso di seguirti. Oltretutto in questi giorni sembravi particolarmente strano, pensavo che ci fosse qualcosa che non andasse, e a quanto pare avevo ragione"
Si avvicinò lentamente al più alto
"Tobio che succede? Dimmelo"
"Perché... perché hai scelto lei? Perché non io? Che cos'ha di tanto speciale lei che io non ho?""Fermo un attimo, di chi stai parlando?"
Nessuna risposta
"Kageyama dimmelo"
Il moro sapeva che shoyo si stava arrabbiando, lo faceva quando lo chiamava per cognome
"E a te che importa?"
"Mi importa eccome, noi siamo amici"
"Lo vedi? È proprio questo il tuo problema. PERCHÉ NON RIESCI A CAPIRLO?"
"A capire cosa?!"Rispose di rimando il più basso.
Silenzio.
Improvvisamente il mandarino lo prese per il colletto della maglia
"COME POSSO CAPIRE QUALCOSA SE NON ME LO DICI? CAZZO, DIMMELO. CHE HO DI SBAGLIATO?"
I suoi occhi stavano diventando lucidi"LASCIAMI ANDARE"
Prese hinata per i polsi e lo allontanò da sè, approfittandonde per correre all'uscita.Una volta sull'uscio della porta si fermò, iniziando nuovamente a piangere
"Invece che pensare a me pensa a yachi. L'hai lasciata da sola nel corridoio per venire a cercarmi. Io vado in classe, tu tornatene tranquillamente dalla tua fidanzatina"
Strinse pugni e denti per poi iniziare a piangere ancora di più e dirigersi fuori dalla palestra correndo.
Il mandarino rimase lì in piedi immobile, sbalordito dal comportamento del moro
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secret secret
Fanfictionhinata e kageyama sono due ragazzi che si sono sempre odiati fin dalla scuola elementare, ma si ritroveranno nello stesso club scolastico di pallavolo al liceo. ben presto però, hinata capirà di provare qualcosa nei confronti di kageyama e forse an...