25.Un giorno all'improvviso...

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📍Principato di Monaco, maggio, 2018.

Fire and ice
This love is like fire and ice
This love is like rain and blue skies
This love is like sun on the rise
This love got me rolling the dice
Don't let me lose
Still falling for you.

Ellie Goulding

{DANIEL}

Il sole fa capolino dalla finestra, oltrepassando le tende sottili smosse dal vento, arrivando ad illuminare con dolcezza il corpo nudo, ancora addomentato di Becca. La bocca semiaperta in un'espressione serena evidenzia le piccole fossette sulle guance, mentre i capelli castani sparsi sul cuscino le ricadono morbidi intorno al viso formando una cornice disordinata.

Osservo con attenzione ogni suo lineamento, scostandole con delicatezza una ciocca dalla fronte.
Il movimento è lieve quasi impercettibile eppure ciò non le impedisce di aprire placidamente gli occhi.

"Lì appollaiato sei inquietante" sussurra, spingendo la testa nel cuscino di seta. "Che ore sono?"

"Quasi le sei" dico a bassa voce, staccando a malincuore i polpastrelli dal suo viso, sistemando meglio la schiena contro la testiera sfarzosa. "È ancora presto"

"È ancora presto ma tu sembri pronto a scappare" constata, tirandosi su sui gomiti per potermi guardare negli occhi. "O sbaglio?"

Cerco di sorridere nel tentativo di mitigare il senso di colpa che mi attanaglia il cuore, mentre l'amnesia dovuta all'alcol non mi da tregua, lasciando un'odiosa ombra scura su ciò che è accaduto ieri notte.

"Daniel?" Mi richiama.

"Non sto scappando" mi difendo. "È solo che" Scuoto il capo. "Avrei voluto che dopo tutto questo tempo il nostro incontro fosse diverso. Per non parlare del fatto che non mi ricordo niente di quello che ho fatto e detto"

Becca annuisce, lasciandosi ricadere per un momento tra i morbidi cuscini, mettendosi poi seduta a bordo letto, raccattando dal comodino una vecchia maglietta.

"Eri piuttosto ubriaco" mi spiega, dandomi le spalle, legandosi distrattamente i capelli. "A quanto pare Lewis ha fatto una battuta su te e Max e c'è mancato poco gli saltassi addosso"

"Eh?"

"Felipe ti ha portato fuori dal locale prima che potessi tirargli un cazzotto, ti ha messo sul un Taxi e ha dato il tuo l'indirizzo all'autista..." si blocca, respirando rumorosamente, tornando a guardarmi, questa volta con meno sicurezza. "Durante la corsa però devi aver chiesto al tassista di portarti al mio albergo, ed eccoti qua"

"Oh" ora sì che sono confuso. "E come ci siamo finiti così?" Chiedo, indicando prima il mio corpo, nudo, coperto da un misero lenzuolo, e poi le sue cosce, malcelate dalla T-shirt sgualcita.

Davvero non sai la risposta Dan?

Becca mi sorride lievemente divertita, rilassando i lineamenti del viso stanco.

"Nulla di quello che stai pensando è successo ieri notte, puoi stare tranquillo" dice portando una mano ad accarezzarmi una guancia. "Mi sorprende solamente che non ricordi nulla, eri particolarmente dolce"

Faccio segno di no con la testa, accarezzando i suoi piccoli palmi alla ricerca di un ricordo. "Il mio cervello si ferma al terzo giro di Tequila e alla faccia da schiaffi di Lewis. Forse rammento qualcosina del viaggio in Taxi, e il tassista che mi pregava di non vomitargli sui sedili e..." spalanco improvvisamamete gli occhi.
"O Cavolo"

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