Una foto per ritrovarti

Capitolo 47.

Mattia.

Quando il taxi si ferma, un brivido mi percorre la schiena.

-Ma che diavolo di posto è questo? -

Mi avvicino alla porta per capire se è già il caso di entrare o devo aspettare il momento giusto.

Avvicino il mio orecchio verso l'interno dello sfasciacarrozze e..

Quello che sento mi fa sobbalzare.
Allora non ci penso più, faccio un passo verso l'ingresso di quel posto spaventoso, persino per me, e mi precipito verso il punto in cui vedo una donna inginocchiata che altri non è che... La mia Ludovica.

"Ludo" urlo istintivamente, facendo per raggiungerla.

Ma prima che possa fare un passo in più verso di lei, una figura che conosco benissimo ma che stento a riconoscere per quanto è terrorizzante, mi si piazza di fronte.

Catrina alza le braccia verso di me, impugnando una pistola, e mi guarda con gli occhi iniettati di sangue.

La felpa le ricade enorme sul corpo e sulle braccia, e le mani completamente coperte da essa, lasciano intravedere solo la canna di una pistola tenuta ben salda e senza alcun minimo di esitazione.

"Hey.. Hey.. Hey.. Hey.." dico alzando le mani in segno di resa.

La fisso cercando di esercitare il potere che, ormai, so di avere su di lei mio malgrado.

"Catrina cosa stai facendo? Lascia andare Ludovica e Travis, non è loro che vuoi" le sussurro, rimanendo immobile.

Lascio che il mio sguardo sia incatenato al suo, sperando di darle un motivo per cedere e per smetterla con questa enorme pazzia cha sta commettendo.

Ma la sua risposta non è quella che speravo avere.

Le sue labbra si incurvano in un sorriso amaro, ma la presa sulla pistola si fa ancora più prepotente.
Le braccia si alzano ancora di più e questa volta, puntano sul mio viso.
All'altezza della mia fronte.

"Infatti è te che voglio, ed ho capito ancora una volta che non potrò mai averti. Tu vuoi quella..." si ferma per guardare Ludovica a pochi passi da noi che ha gli occhi chiusi e le labbra tremolanti per la paura.

È quello il momento.

È il momento giusto per scaraventarmi su di lei e strapparle di mano l'arma.

Ed allora lo faccio.

Approfitto di quel secondo di distrazione e mi butto sul suo corpo.

Le afferro un polso e cerco di farle cadere la pistola.

"Sei un lurido bastardo" urla impazzita Catrina, mentre si dimena sotto il mio peso.

E poi è un attimo.

Un rumore sordo.

Il sangue che non fluisce più nel mio corpo.

La gamba che brucia da morire ed i muscoli che cedono crollando sul pavimento.

-L'avevo detto, no? Salvare i miei due più grandi amori, poteva essere anche l'ultima cosa da fare prima di morire. Ed eccomi qua, steso a terra in una pozza di sangue - penso, mentre chiudo gli occhi cercando di gestire il dolore.

"Peccato che hai scelto quella sbagliata".

Sento la voce di quella donna, completamente pazza, avvicinarsi di più al mio corpo.

"Ora completeró il mio compito" sussurra abbassandosi verso di me.

"Ora morirai" urla come in preda ad un attacco di follia acuta.

Riesco a sentire a malapena cosa succede subito dopo perché perdo i sensi per il troppo sangue che sto versando.

Mi sembra solo di scorgere Ludovica che urla e le sirene della polizia che, spiegate, si avvicinano al punto in cui ci troviamo.

Poi il nulla.

E se sono morto o no, ancora non lo so.
L'unica cosa che conta adesso è che, sono sicuro di aver salvato la mia famiglia.

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Spazio autrice :

Lo so, lo so, questo capitolo è davvero breve, ma come per Ludovica ho voluto dedicare un capitolo intero alle sole emozioni di Mattia.

Dal prossimo capitolo tornerò alla lunghezza "normale" della mia scrittura e ricomincerò a raccontarvi in maniera alternata ciò che accade tra questi due "sfortunati ma fortunati" ragazzi.

Per ora, cosa ne pensate di quello che sta accadendo?
Mattia starà bene?
E Ludovica e Travis?

Che fine farà Catrina?
Commentate insieme a me, e fatemi sapere cosa ne pensate.
Un abbraccio forte
Fede 🌙