Capitolo 16

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La mattina seguente Maddy non se la sentiva di andare a scuola, non voleva rivivere l'inferno che ha vissuto il giorno precedente.

La stessa cosa che avveniva regolarmente, ogni giorno.

Lo stesso avvenimento che ha dovuto sopportare esattamente due mesi prima, sempre nello stesso giardino ormai monotono per lei, sempre le stesse risate amare di quelli che considerava suoi compagni.

E sempre le stesse braccia calde di Luke che la confortavano mentre le sussurrava parole dolci. E sempre le stesse domande che stavano uccidendo un poco alla volta anche il biondo che non riusciva più a vivere senza le sue risposte.

In questi mesi, Luke le rimase vicino e cercò di placare la sua voglia di baciarla, di sfiorarla perché credeva che fosse troppo presto. Sapeva che tutte le scosse che provava quando la sentiva così vicina, percorrevano anche l'esile corpo di lei. Ma si tratteneva perché c'era quel qualcosa che non lo faceva andare oltre all'amicizia, essendo consapevole che lui voleva essere per lei più di un semplice amico. Così come cercava di mettere un freno alla sua curiosità che, da quel giorno fuori scuola, andò aumentando però non ottenendo niente dalla ragazza.

Quella mattina la mora voleva soltanto rimanere sola, nell'unico posto in cui riusciva pienamente a rilassarsi, a liberare la mente da tutti quei pensieri masochisti che la distruggevano lentamente.

- Maddy, sveglia tesoro. -

- Jenna, non voglio andare a scuola. -

- Immagino, vieni ti aiuto a prepararti e poi andiamo in quel posto. -

- Grazie. -

Maddy mostra alla sorella uno dei suoi sorrisi più sinceri perché solo Jenna riesce a capirla così bene, in un modo che neanche lei non riesce a fare.

Si rinfresca e dopo essersi vestita con molte difficoltà, escono di casa.
Dopo venti minuti di macchina arrivano alla spiaggia, attualmente deserta essendo venerdì, giorno di lavoro, e la mora va alla diga, accompagnata sempre dalla bionda.

- Tranquilla, ce la posso fare anche da sola. -

- Va bene, se hai qualche problema chiama, io sono alla macchina. -

Maddy si appoggia al bordo di legno della grande diga e, percorrendolo con le mani, arriva fino alla fine dove, dalla quale, si può vedere un panorama meraviglioso che però è un'incognita senza risposta per la ragazza.

Si appoggia con i gomiti alla ringhiera di legno e rimane lì, senza pensieri, lasciando che il vento le scompigli i lunghi capelli mossi e la liberi da tutti quegli errori che la accompagnano dalla nascita.

Il rumore delle onde che si infrangono a riva rispecchia il suo stato d'animo. L'acqua si infrange proprio come tutti i suoi sogni, i suoi desideri, tutte le promesse che le persone più care a lei le hanno fatto. Perché sa che niente di tutto questo potrà mai diventare realtà.

E mentre pensa a queste cose una lacrima scende dai suoi occhi di ghiaccio, sola proprio come lei. Anche se è sempre circondata di persone che la amano, lei si sente come dentro una bolla scura, dalla quale non può uscire e non riesce a 'vedere' neanche uno spiffero di luce perché il buio sovrasta tutto.

E questo la uccide dentro, porta via un pezzo del suo cuore e della sua piccola felicità distruggendola giorno dopo giorno e l'unico modo per sentirsi meglio è scomparire definitivamente, senza dover vivere ogni momento nella sofferenza.

Perché il suo non è vivere. È sopravvivere.

Luke quella mattina si era preparato velocemente così da poter accompagnare Maddy a scuola e starle ancora più vicino.

Ma a casa della mora nessuno rispondeva e l'unico modo per sapere dove fosse, immaginando che non fosse andata a scuola visto l'accaduto che ogni giorno succedeva come una routine dalla quale é impossibile uscirne, chiama Jenna.

AL TELEFONO:

- Jenna, ciao, sai dove sia Maddy? -

- Hey Luke, si. Siamo alla spiaggia. -

- Va bene, adesso vi raggiungo. -

- Certo, a dopo. -

Quando il biondo arrivò, davanti a lui apparve il panorama più bello e meraviglioso che abbia mai visto.

Il sole, da poco sorto oltre la linea dell'oceano rifletteva tutte le curve e i capelli mossi dal vento della ragazza della quale è innamorato dal primo giorno che la vide.

Prima di raggiungerla si soffermò a parlare con Jenna, con la quale, in questi mesi, legò molto, così come fece anche con Calum, Ashton e Michael.

- Hey, come sta? -

Il biondo parla alla sorella di Maddy, riferendosi a quest'ultima.

- A pezzi ma cerca di non darlo a vedere. -

Luke annuisce.

- Bene, ora vado. So di lasciarla in buone mani quindi non mi preoccupo ma per qualsiasi emergenza non esitare a chiamarmi. -

Detto ciò, la ragazza salutò il biondo e questo raggiunse Maddy, alla fine della diga.

Nel mentre le guance della mora continuavano a bagnarsi di lacrime piene di dolore che scendevano ininterrottamente, facendo esternare tutti i suoi sentimenti e attraverso le quali si poteva leggere la triste storia di una povera ragazza cieca che perse i genitori alla tenera età tre anni.

Troppo piccola per una perdita così grande.

- Maddy. -

La voce angelica di Luke, risvegliò la ragazza dai suoi pensieri così dolorosi, come la lama di un coltello che ti trafigge il cuore, anche se per lei quello sarebbe stato un piccolo fastidio rispetto a tutto il resto. E forse anche la soluzione ai suoi problemi.

- Hey Luke, cosa ci fai qui? -

Con un gesto veloce si asciugò le lacrime che le hanno solcato profondamente le guance, lasciandovi dei segni rossi, come fatti da un pennarello indelebile: incancellabili.

Ma Luke si era accorto di quelle gocce d'acqua, di quanto stesse soffrendo e di conseguenza anche lui sentiva il suo cuore frantumarsi in mille pezzi, alla vista della persona che ama, distrutta.

Il tono di voce della ragazza era dolce, perché ogni cosa di lei si addolciva in presenza di quella persona che la faceva sentire così dannatamente bene senza che nemmeno lei sapesse come può un ragazzo, dal volto sconosciuto, trasmetterle tanta sicurezza, della quale anche lei aveva paura.

- Volevo stare con te, perché mi mancavi. -

Maddy rimane sempre senza parole all'udire quelle di Luke uscire dalla sua bocca. E non può evitare di arrossire perché ogni volta che sente questa frase pensa che nessuno, nemmeno i suoi migliori amici, le aveva mai rivolto parole così dolci in vita sua.

E un sorriso, quel sorriso che Luke tanto ama, compare sulle labbra carnose della ragazza, colmando il cuore del biondo di gioia sapendo che è lui la causa di quel gesto.

- Che bella vista che si può vedere da qui. -

Il biondo, pur avendo sperato tanto in questi mesi di ricevere delle spiegazione a tutti quelli sguardi rubati, non avrebbe mai immaginato che quella frase sarebbe stata l'inizio di quelle tanto attese risposte alle sue domande masochiste.

- Oh Luke, non immagini neanche quanto mi piacerebbe essere d'accordo con te. -

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Ehilà!

Mi scuso se non ho aggiornato in questi giorni. Spero che il capitolo sia abbastanza accettabile, se non è così mi dispiace.

Aggiornerò presto.

Un bacio grande.

I'm a mistake || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora