Capitolo 25

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Le loro lacrime si incontrano e le loro bocche sono vogliose, desiderose di assaporarsi maggiormente.

Quando si staccano entrambi sono col respiro spezzato e i loro petti si alzano e abbassano a ritmo irregolare.

Non si ricordavano più della presenza della sorella della mora in cucina e quando questo pensiero passa per la mente dei ragazzi, entrambi imbarazzati, si allontanano di qualche centimetro.

Maddy ha le guance di un rosa più acceso e le labbra ricurve in un sorriso che cerca di trattenere mordendosi le labbra arrossate e Luke, le sue iridi azzurre hanno preso una tonalità più scura ma con qualche sfumatura chiara da fare contrasto con quel blu intenso.

Le mani della ragazza sono ancora appoggiate sui bicipiti del biondo mentre questo ha ancora stretta, tra le sue dita, la vita di Maddy.

Jenna si sente la terza incomoda ma non poté evitare di sorridere, assistendo a quella scena romantica e quelle parole dolci che fecero sentire viva la mora e che, secondo la bionda, la sorella da troppo tempo meritava ma nessuno gliele aveva mai dette. Tutti troppo codardi.

Fa dei colpi di tosse per attirare l'attenzione dei due, ancora abbracciati, e riesce nel suo intento.

- Emh, io vado di sopra. -

- Aspetta. -

Maddy la richiama e si allontana, titubante da Luke, alzando una mano in aria per cercare quella della bionda che, con i riflessi pronti, la afferra immediatamente.

A quel contatto i suoi muscoli si rilassano e una lacrima silenziosa fugge dalle sue iridi.

- Jenna, grazie. -

Si abbracciarono come due sorelle farebbero dopo aver litigato. Non c'era bisogno di spiegare il motivo di questa sua affermazione perché tutti e tre in quella stanza avevano capito.

- Ora vi lascio soli, Calum mi aspetta. -

La mora ridacchia e viene accompagnata dalla sorella, accanto al biondino che non accenna a smettere di sorridere.

••••••••

I gironi passano, così come le settimane e i mesi e le cose tra Maddy e Luke non fanno che migliorare.

Maddy stava appoggiando i libri nell'armadietto e stava pensando a cosa avrebbe potuto suonare col pianoforte alla lezione di musica che si sarebbe svolta a minuti. La professoressa, ogni volta che le si presentava l'occasione, chiedeva alla ragazza di intrattenere tutti con le sue melodie.

Una voce, fin troppo riconoscibile, giunse all'orecchio della mora che quasi si gelò sul posto, non potendo fare nulla né chiedere aiuto ai suoi amici, essendo sola.

Jenna con Michael avevano due ore di letteratura e l'aula si trovava esattamente dalla parte opposta dell'edificio. Ashton e Luke stavano uscendo dalla classe di matematica, a campanella suonata e si stavano dirigendo all'aula di musica, la materia che avevano in comune con Maddy. Calum invece era rimasto a casa perché sua madre lo aveva costretto ad aiutarla in casa.

- Bene bene, ma chi si rivede.. Ops scusa, tu non puoi. -

Stasy e le sue amiche iniziano ad attaccare la mora che non sa come potersi difendere. Maddy è una ragazza fragile, anche più di sua sorella Jenna, e la sua cecità non fa altro che aumentare la scarsa autostima che ha di sé stessa e azzerare il suo coraggio.

- Che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua per caso? O non hai il coraggio di affrontarmi? -

Il tono di voce esce disgustato dalla bocca della finta bionda che si era avvicinata a Maddy, rimasta ferma con tutti i libri in mano.

Con una gesto rozzo, Stasy fa cadere dalle mani della ragazza tutti i fogli, i quaderni e i libri che dovevano essere appoggiati all'interno di quel freddo metallo grigio.

Con cautela e la paura che ardeva sotto pelle, Maddy porta le mani all'armadietto, che al contatto con quel metallo freddo sussultò, e percorrendone il profilo giunge al pavimento, sfiorando con le sue agili dita i fogli sparsi.

Stasy con le sue amiche iniziano a ridere e le loro risa rimbombano in quel corridoio apparentemente vuoto di persone.

- Sai Davis io ancora mi chiedo come uno come Luke possa stare insieme ad una come te. Insomma, io sono molto meglio di una stupida ragazzina cieca, di sicuro non poteva rifiutare di accontentare una ragazza sfortunata, perché le faceva pena. -

Quelle parole spezzarono Maddy che si fece sfuggire una lacrima.

- Scommetto che deve soddisfare da solo i suoi bisogni. Io potrei benissimo aiutarlo. -

In quel momento, dalla fine di quel corridoio si udirono dei passi veloci raggiungere Maddy e il gruppo di ragazze che la stavano importunando.

Ashton e Luke raggiunsero velocemente la mora, andando in suo soccorso avendo sentito tutta la conversazione.

- Non ce n'è bisogno. Ora sparisci con tutte le tue amiche prima che non possa più rispondere delle mie azioni. Ah e un'altra cosa: prova ad avvicinarti anche solo un'altra volta a Maddy e parlarle in questo modo e li non mi tratterrò come sto facendo adesso, non ci sarà Ashton a tenermi fermo per le braccia. Quindi ora vattene. -

Luke sputò queste parole con odio perché nessuno doveva permettersi di rivolgersi come aveva fatto Stasy, alla sua ragazza. Sapendo che ha un cuore fragile e un animo puro.

Stasy e le sue amiche se ne vanno lasciando che i due amici aiutassero Maddy a raccogliere i libri ancora a terra.

- Grazie. -

La mora accenna un sorriso e in risposta il biondo le prende il viso tra le mani e le lascia un bacio a fior di labbra, sorprendendo la ragazza.

Tutti e tre insieme si dirigono verso l'aula di musica dove per tutta l'ora Maddy ha sentito i suoi compagni fare le loro esibizioni con gli strumenti e qualcuno cantava.

Si sorprese dalla magnifica voce di Luke e come Ashton e il biondo compongano delle melodie così belle con la chitarra accompagnata dalla batteria.

Alla fine della lezione, tutta la scuola si dirige all'uscita ma la mora non si alza dal posto al pianoforte, anzi chiede alla professoressa se può rimanere, ricevendo un 'si' come risposta.

- Hey, ancora qui? -

La voce di Luke si fa spazio in quella classe oramai abbandonata dagli alunni e anche dalla docente.

- Si, volevo rimanere. È da tanto che non tocco i tasti di un pianoforte e mi piacerebbe suonare. -

- Posso rimanere? -

- Certo. -

Maddy inizia a sfiorare i tasti bianchi e neri di quello strumento che tanto la fa sentire libera e Luke, con sorpresa della mora, le si siede accanto cominciando a suonare insieme alla sua ragazza, suo viso della quale compare un sorriso sincero.

- Non mi aveva i detto che sapevi suonare il pianoforte. Già oggi con la chitarra mi hai sorpreso per non parlare della tua voce da angelo. -

Le gote di Luke presero una sfumatura più scura che Maddy però non poté vedere e questo fece riflettere il biondo, che a sua iniziativa prese le mani della mora tra le sue e le aprì il cuore.

- Lasciami essere i tuoi occhi. Io sarò i tuoi occhi e tu sarai le mie mani. -

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Ed eccomi qua con un capito schifoso:/
Scusate, scusate, scusate!

Cercherò di essere più attiva, essendo iniziate le vacanze, finalmente!

Un bacio<3

I'm a mistake || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora