Tra Inferno E Paradiso

41. Tragedia

Pov's Sasuke.

Durante la notte sento dei rumori e cerco di comprendere a cosa siano dovuti senza accendere la luce. Poi realizzo che non sono solo, allungo il braccio per tastare l'altro lato del letto e trovo il lenzuolo vuoto ed ancora tiepido.
Allora, più tranquillo, accendo la luce sul comò e vedo che Naruto si sta rivestendo.

Sasuke: Dove pensi di andare?

Naruto: A casa, non ha senso che rimanga a dormire quí.

Sasuke: Perché? Ti senti tentato da me?

Naruto: Modesto come sempre...

Sasuke: Cosa mi hai detto quando ci siamo rivisti?

Naruto: Che non volevo più vederti.

Sasuke: Si...ma hai detto anche che non ti sei mai ripreso. Questo vuol dire che mi ami ancora.

Naruto: Anche se fosse è irrilevante, il nostro obiettivo è ben diverso.

Mi metto a quattro zampe sul letto e gattono verso di lui, allungo un braccio per afferrargli il polso e lo tiro facendolo ricadere sul materasso per poi montare su di lui.
So bene che non dovrei, che non ho alcun diritto di rivendicarlo ancora, ma mi sento ora più dipendente da lui di un tempo e non riesco a resistergli. Lo bacio, famelico, prepotente, porto il mio corpo ancora completamente nudo a contatto col suo. Lo voglio, anche più di quanto lo desideravo un tempo, e me lo riprenderò, costi quel che costi.

Pov's Naruto.

Panico! Sono nel panico più totale. Sono paralizzato, non riesco a muovere un muscolo.
Impaurito, disperato, nauseato, esaltato, eccitato, felice. Terrorizzato nell'oscurità del bivio tra l'odio e l'amore che provo per lui.
Mi sento in colpa solo nel provare questo dolce piacere che ancora sa trasmettermi con i suoi baci. Sole due ore fa era una necessità dovuta a forze maggiori, ora siamo noi stessi ad avere questo bisogno impellente l'uno dell'altro. Devo fermarmi! Non posso e non voglio tradire Sakura, non se lo merita. Devo fermarlo prima di perdere del tutto la ragione.
Poggio i palmi delle mani sul suo petto con l'intenzione di spingerlo via, ma il suo gemito sulle mie labbra riesce a farmi desistere immediatamente. È tanto, troppo seducente...lo è sempre stato e col tempo non poteva che migliorare ancora di più.

Sasuke: Te l'ho sempre detto che le tue mani mi fanno impazzire, il tuo modo di toccarmi mi manda in estasi.

Naruto: Sah...Sasukeh...b-bastah...

Sasuke: Tu mi vuoi Naruto, come io voglio te.

Naruto: S-smettila...tih prego...

Qualsiasi cosa dico non gli interessa, mi ritoglie i vestiti continuando a baciarmi, a muovere sensualmente la sua lingua contro la mia e le sue mani sul mio corpo.
Mi scappa un gemito, non riesco più a controllarmi come ho fatto prima. Qualche ora fa era più lascivo, non ha minimamente mostrato tutto il suo fascino...mi ha fregato di nuovo.
Si sposta velocemente tra le mie gambe e, senza darmi il tempo di realizzare nulla, prende la mia erezione in bocca facendomi perdere del tutto il contatto con la realtà. Sento solo la sua lingua muoversi lungo la mia asta, l'ebrezza dei risucchi e le sue mani bollenti sulle mie cosce.
La sua pelle, da che è perennemente fredda, a letto si scalda come un camino acceso.
Poi risale sopra di me, mi lecca il petto salendo lungo il collo, sino a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio e contemporaneamente prende in mano il mio membro duro indirizzandolo sulla sua apertura, e si abbassa lentamente impalandosi, facendomi entrare nuovamente dentro di lui.
Ormai sono alla sua mercé, perso nella passione e drogato del piacere che solo lui sa darmi. Gemo afferrandolo per i fianchi ed muovendo il bacino in sincrono con il suo arrivando presto al limite e venendogli di nuovo dentro, e lui finisce dopo poco nella propria mano poggiandosi poi con la fronte sulla mia spalla, respirando affannato.
Mi sembra che qualcosa sia davvero cambiato in lui...o forse è una mia vana speranza.
Poi man mano riacquisto lucidità rendendomi conto di cosa ho fatto e lo spingo via di peso alzandomi di scatto.

Pov's Sasuke.

Non cado dal letto per un pelo, mi metto seduto sul materasso e osservo Naruto mentre si riveste in fretta e furia.
Comprendo di aver esagerato, di aver superato il limite, ma non riesco ad accettare di non poterlo avere più per me.

Sasuke: Naruto...

Naruto: Tu devi starmi alla larga!

Sasuke: Non ci riesco...sto uccidendo il mio orgoglio per te, non te ne accorgi?!

Naruto: Ormai è tardi, avresti dovuto liberartene anni fa. Ora puoi anche tenertelo stretto il tuo cazzo di orgoglio.

Sasuke: Hai ragione, non mi rendevo di quanto fosse logorante allora...

Naruto: Non mi interessa.

Gli suona il cellulare e fa un respiro profondo per calmarsi prima di rispondere, passa poi qualche istante ed inizia a tremare ed impallidire non riuscendo quasi più a parlare. Strappo il telefono dalla sua mano per capire cosa succede ed un agente mi spiega che Sakura è stata assassinata in casa da un suo paziente mentalmente instabile e Naruto deve passare immediatamente a prendere i figli al commissariato ma non possono rientrare nella loro dimora sino alla fine delle indagini.
Chiudo la telefonata e mi rivesto subito anche io per accompagnarlo.

Naruto: È...stato...Madara...?

Sasuke: Ne sono certo. Probabilmente crede di indebolirti ancora di più con questa tragedia. Che tattica schifosa!

Naruto: È tutta colpa tua! Sempre! Da quando ti ho conosciuto ogni cosa è andata a puttane!

Sasuke: Ora pensiamo ai nostri figli ed alla tua, dovete trasferirvi quí subito. Poi penserai a sfogarti ed insultarmi quanto vuoi.

Naruto: No! Li porto da Tsunade.

Sasuke: Non hai capito che lei è dalla parte di quel mostro?! Cazzo, ragiona! Non farti annebbiare la mente.

Naruto: Io...non so più di chi fidarmi...non ho nessuno...mi sento perso...

Sasuke: Allora non farlo, non fidarti. Ma ho intenzione di proteggere tutti i miei figli e la loro sorella, che tu lo voglia o no. Devono essere tutti tenuti quí al sicuro.

Naruto: E come pensi di fare coi tuoi?

Sasuke: Dopo aver pensato a voi andrò a riprendermi Itachi e Shisui a costo di minacciare Kyomi, ci metterò poco.