tornati dalle vacanze, ci sedemmo ai nostri soliti posti: avevamo i banchi ancora vicini. Era già metà Gennaio ma a te faceva più freddo che mai ed infatti indossavi il mio regalo.
«quei guanti non li togli mai, ma davvero ti fa così freddo?»
L'aula era ancora vuota: probabilmente era troppo presto, ma era meglio così; per noi era meglio così.
«siamo in pieno inverno, Tommy, è normale. Sei tu quello sfuso, chad mega dopato.» guardavi il telefono.
«chad mega dopato?» avevo alzato un sopracciglio mentre tu tiravi fuori le cuffie dalle tasche del giubbotto, «che fai?»
collegasti il cavo al telefono, passandomi poi una cuffia «tieni. Questa la devi sentire.»
ascoltammo in silenzio quella canzone che tanto volevi farmi conoscere. Non riuscivo a parlare tanto mi era piaciuta, ma a quanto pare neanche tu proferivi parola. Sorridevi e basta con gli occhi socchiusi ed il viso rivolto verso l'alto: eri in uno stato di felicità e calma tutto tuo. Ed io ti guardavo esterrefatto, riuscendo a cogliere la tua serenità e farla mia.
«spero davvero ti sia piaciuta, volevo troppo fartela ascoltare.» avevi detto e pian piano iniziarono ad entrare i nostri compagni in classe.
Non lo so il motivo, non riesco a spiegarmelo tutt'oggi; qualsiasi mia teoria sembrava e sembra troppo lontana dalla realtà. Ho anche ipotizzato che quelle parole, quelle che venivano cantate, potessero essere i tuoi sentimenti per me, in modo platonico o non, e che tu volessi usare quella canzone per farmelo capire. Scartai subito quest'opzione in passato, ma ora, a volte, torno ad ascoltarla solo per fingere sia vero. Un po' fa male vivere nell'illusione di una tua stessa idea, un po' mi dà sollievo.
Quindi, spesso, finisco per rileggermi quel testo, perché, in fin dei conti, forse sono stato anch'io importante per te. Ma avrei preferito che il mio nome non venisse cancellato, perché io non ho mai cancellato il tuo.
' Ed ho visto un angelo con gli occhi scuri
Ed i capelli più corti del fiato
Ho letto frasi d'amore sui muri
Erano tutte con verbi al passato
Tu vedi nero quando hai gli occhi chiusi
Io vedo noi distesi sopra un prato
Ho scritto frasi d'amore sui muri
E il mio nome adesso è cancellato. '
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I tuoi guanti
Teen Fictionhai sempre messo i guanti per non toccare la mia mano, ed ora che ci penso fa male anche respirare. Perché mentre io mi mettevo a nudo, tu coprivi sempre più strati di pelle. Ed era un centimetro in più ogni qualvolta stavamo insieme; un centimetro...