Do you find me attractive?

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Stavo leggendo tranquillamente un libro seduta sulla poltrona di fronte al camino, quando una telefonata mi distrasse dalla mia lettura. Mi alzai controvoglia dal mio angolo al caldo per raggiungere il cellulare sul tavolino del salotto. Quando lessi sul display il nome di Stiles risposi senza esitare.

-Ehi, Stiles.- dissi

-Ciao, ti sto venendo a prendere.- disse velocemente

-Okay- dissi un attimo sorpresa –Perché? È successo qualcosa?- chiesi

-Ero in macchina a cenare con mio padre quando hanno segnalato un probabile 187.- mi informò

-Omicidio?- domandai io per conferma

-Già, al videonoleggio.- aggiunse

-Un momento, ho sentito Lydia mezz'ora fa e mi ha detto che stava andando lì con Jackson.-

-Per questo ti ho chiamata, è stata Lydia a chiamare la polizia.- spiegò

-Okay, arrivo.- dissi chiudendo la chiamata.

*****

Quando arrivammo al videonoleggio, non lasciai a Stiles nemmeno il tempo di fermare la jeep che mi catapultai fuori, dirigendomi verso l'ambulanza. Mi fiondai tra le braccia della mia migliore amica, cogliendola di sorpresa.

-Lily, che ci fai qui?- mi chiese Lydia, ricambiando la stretta

-Mi ha chiamata Stiles. Stai bene?- le chiesi, sciogliendo l'abbraccio

-Diciamo.- disse piano. Stiles ci raggiunse, seguito dallo sceriffo.

-Perché non posso andare a casa?- lo assalì immediatamente Jackson –Sto bene.-

-Lo so, ma i paramedici dicono che hai preso una botta alla testa. Vogliono assicurarsi che tu stia bene.- gli spiegò con calma il signor Stilinski.

-Quale parte della frase "sto bene" non riuscite a capire?- scandì Jackson, furioso come al solito. Lydia mi prese la mano: era già sotto shock per quello che era appena successo e scommettevo che la voce soave di Whittemore non aiutava. –Io voglio solo andare a casa.-

-Lo capisco ma..- provò a dire lo sceriffo, venendo interrotto

-No, invece non ha capito proprio niente e la cosa mi sorprende dato che è un concetto semplice da comprendere anche per un semplice poliziotto come lei!- urlò il biondo. Vidi Stiles serrare la mascella e Lydia pregarmi con lo sguardo di farlo smettere. Quando vidi la mano di Stiles serrarsi a pugno mi alzai di scatto, allontanandolo per sicurezza da Jackson.

-Ehi, ehi, ehi, Stiles. Guardami.- dissi e lui obbedì, concentrandosi su di me –E' ancora sotto shock non sa quello che dice.-

-Lo sa benissimo invece.- controbatté, riposando lo sguardo infuocato su Jackson

-Stiles.- lo richiamai di nuovo, facendo scivolare la mia mano sopra la sua ancora chiusa e pronta a sferrare un colpo. Gli aprì piano la mano facendo intrecciare le nostre dita. –Tuo padre sa benissimo come farsi rispettare senza che suo figlio intervenga per lui.- lo sceriffo, che ci aveva guardato di sottecchi mentre cercava di calmare Jackson, annuì dandomi man forte. Stiles mi guardò per lunghi istanti, poi strinse la presa sulla mia mano e mi fece un cenno con il capo, segno che si era calmato. Io alzai leggermente lo sguardo e notai Derek e Scott sul tetto dell'edificio. Possibile che c'entrasse l'Alpha? No, non era possibile, era certo e lo sapevamo bene.

*****

Quel giorno sarebbe stato il compleanno di Allison, oltre che quello dei colloqui, quindi io e Lydia avevamo riempito di palloncini il suo armadietto. Io ero contraria all'inizio, sapevo che io e Allison eravamo molto simili sotto questo punto di vista: non ci piaceva dare nell'occhio; ma Lydia mi aveva convinta.

Till the end || Stiles Stilinski (book one)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora