Rivelazioni

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Mia madre poggiò un vassoio contenente quattro tazze piene di thè sul tavolino del salotto, mentre ci mettevamo comodi. Trascinai Stiles nella poltrona accanto al camino dove ero solita passare le fredde sere autunnali a leggere, e presi una coperta dalla cesta di vimini accanto, avvolgendoci entrambi all'interno. Stiles sorrise, lasciandomi un tenero bacio sulla tempia per poi farmi accomodare meglio in braccio a lui.

Mia madre si sedette finalmente accanto a mio padre sul divano, preparandosi come tutti noi al discorso che stavamo per affrontare. –Allora Nives, io e tuo padre dobbiamo spiegarti una cosa importante alla quale credo ormai tu abbia già provato a cercare delle risposte. Il motivo per cui abbiamo permesso a Stiles di restare è perché il tuo legame con lui si sta rivelando più forte di quello che pensavo all'inizio. Pensavamo che fosse Lydia, ma anche di questo parleremo dopo. Quello di cui abbiamo bisogno ora è che voi ci diciate quello che sapete, in modo che noi possiamo spiegarvi il resto.- concluse, io e Stiles ci scambiammo uno sguardo e lui annuì, dandomi il permesso di parlare. Trassi un respiro profondo.

-Okay, ehm...da dove cominciare...Sappiamo del soprannaturale, o meglio, dei lupi mannari. Sappiamo della famiglia Hale e di Derek e sappiamo che c'è un Alpha a Beacon Hills che uccide le persone.- iniziai

-Come l'avete scoperto?- mi interruppe mio padre

-Scott.- rispose Stiles al posto mio –La sera in cui è stata trovata la prima metà del cadavere di Laura Hale, io ho trascinato Scott nel bosco con la scusa di cercare la seconda parte ma sono stato beccato da mio padre. Scott si era nascosto e mentre tornava verso casa sua, ha perso l'inalatore e qualcosa l'ha morso.- concluse il ragazzo, i miei genitori annuirono, invitandoci a continuare. –Lily non sapeva nulla all'inizio, ma l'ha scoperto.-

-Ho seguito lui e Derek, Kate Argent gli aveva sparato con un proiettile intriso di Aconito. Stiles e Scott stavano cercando di salvarlo e così l'ho scoperto. E ho scoperto anche che non sono umana...non del tutto almeno. Perché avete aspettato così tanto a dirmelo?- chiesi

-Speravamo di non doverlo mai fare.- disse mia madre abbassando lo sguardo, io li guardai confusa

-Vedi tesoro, quello che tua madre vuole dire, è che c'era una piccola possibilità che tu non avessi ereditato la sua natura e che fossi umana, come me.- spiegò mio padre

-Quindi io e Stiles avevamo intuito correttamente, è una cosa ereditaria.- dissi, mia madre annuì, riportando lo sguardo su di noi.

-Hai compiuto sedici anni da qualche mese ormai, il fatto che i tuoi poteri non si fossero manifestati mi avevano fatto sperare che...ma evidentemente mi sbagliavo.-

-Cosa siamo?- chiesi cauta

-Quanto sai sulla mitologia greca?- mi chiese invece mia madre

-Parecchio. Mi raccontavi quelle storie tutte le sere prima di andare a dormire da piccola.- risposi non capendo bene il senso di quella domanda.

-E sulle Naiadi invece?-

-Ninfe d'acqua dolce? È questo ciò che siamo?- chiesi sorpresa, mia madre annuì –Pensavo fossero creature immortali, divine.- commentai

-Le ninfe per i loro poteri e per la loro straordinaria bellezza venivano considerate dalle persone delle creature divine.- spiegò mia madre

-Non mi è difficile capirli.- si lasciò sfuggire Stiles in un sospiro, che udimmo tutti, io arrossii e così anche il ragazzo al mio fianco dopo essersi accorto che lo avevamo sentito. Si schiarì la voce –Scusate.-

-Approfitto di questa piccola interruzione per collegarmi al secondo argomento di cui volevo parlarvi.- disse mia madre con un ampio sorriso –L'ancora. Sono sicura che abbiate aiutato Scott in queste settimane ad imparare il controllo. Ha già un punto fermo?- chiese veramente interessata nei confronti del figlio della sua migliore amica.

Till the end || Stiles Stilinski (book one)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora