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Oggi torniamo a casa. Sono felice, Grace ha bisogno di tornare in un posto che senta sicuro.
"Allora sei pronta?" annuisce mentre aspettiamo il medico.
"Eccomi, scusatemi per l'attesa" firmo diverse carte e poi mi aiuta a metterla sulla sedia a rotelle. Non potrà camminare per almeno una settimana.
"Ahi ahi" si lamenta. Il medico ci saluta e mi metto davanti a Grace
"Sei un po' silenziosa, tutto bene?" mi guarda e accenna un sorriso
"Si, è solo che..." fa un grosso respiro e mi sorride
"Vorrei poter tornare a camminare"
" ma lo farai presto. Devi solo aspettare che la ferita guarisca conpletamente" annuisce ma credo ci sia dell'altro
"Tu credi che sia il caso di tornare dalla psicologa?" me lo chiede piano, come se fosse una vergogna.
"Se pensi che ti possa aiutare si. Ma non è una cosa brutta"
"Forse potrebbe aiutarmi a dormire meglio" dice timidamente
"Appena ti sei rimessa prendiamo appuntamento" ci pensa e poi annuisce.
"Adesso posso portare la mia fidanzata a casa?"
"Cosa aspetti?" chiede ridacchiando. Fa un po' di smorfie per entrare in macchina ma alla fine riesco a farla sedere. Durante il viaggio ascoltiamo la radio e la sento anche canticchiare. Forse potremo superare tutto anche questa volta.
Parcheggio e la aiuto a mettersi seduta. Sto per spingerla verso l'entrata ma mi blocca
"Aspetta Chris, ti prego" sembra terrorizzata. Mi accuccio davanti a lei e le prendo le mani.
"Ehi piccola Grace, non avere paura"
"Scusa. Per un attimo..." non finisce la frase ma so quello che vorrebbe dire.
"Ti va di entrare?" annuisce ed apro la porta.
"Adesso sai che facciamo?" scuote la testa e mi guarda in modo curioso
" Ci mettiamo sul divano e ti abbraccio"
"Ne ho bisogno" dice senza guardarmi.
Metterla sul divano non è facile. I punti tirano e non so come prenderla
"Scusami, devo ancora capire come fare" abbozza un sorriso e ci mettiamo comodi. Le accarezzo i capelli e le bacio la testa. Non faccio fatica ad addormentarla ma il merito è anche delle medicine. La copro per tenerla al caldo e sento il telefono che squilla.
"Pronto?"
"Chris sono Jhonatan"
"Ehi amico"
"Scusami se ti disturbo, lo so che siete appena tornati a casa ma non riesco a far calmare Samantha e volevo sapere se possiamo venire da voi più tardi"
"Ma certo, vi aspettiamo" mi ringrazia e vado a svegliare Grace
"Ehi amore. Samantha e Jhonatan stanno venendo qua. Non ho capito molto ma penso che Samantha abbia bisogno di te" annuisce e cerca di tirarsi su. Geme e fa una smorfia.
"Senti male?"
"Da morire ma ancora è presto per prendere le medicine" dice tristemente
"Ma non lo è per un gelato" la faccio sorridere e glielo porto. Di solito me ne chiederebbe ancora ma oggi non finisce nemmeno quello che le ho portato
"Non ti va più?"
"No, ho la nausea e fa freddo" le tocco la fronte ma non è calda. Vado a prendere una mia felpa, adora quando le presto le mie cose. Sorride e la aiuto ad infilarsela
"Piano piano" annuisco e poi le faccio ancora qualche coccola.
"Basta piangere principessa. Mi prendo io cura di te" ci baciamo e poi suonano alla porta. Saluto i ragazzi e poi le lasciamo da sole.
"Scusa per questa invasione. Lo so che Grace ha bisogno di stare tranquilla"
"Nessun disturbo tranquillo. È importante aiutarci a vicenda e Samantha adesso ha bisogno di Grace"
"Si è svegliata piangendo, ha iniziato ad urlare e non riuscivo a calmarla. Ha smesso solo quando ormai non aveva più forze"
"Capisco. Anche Grace faceva così i primi mesi in cui è arrivata. Samantha è una ragazza forte ma adesso ha bisogno di essere rassicurata. Anche quando ti sembra che non ne abbia bisogno"
"Ho preso un po' di ferie per starle vicino"
"Hai fatto bene"
"E ho anche deciso di cambiare casa"
"Beh anche quello potrebbe accelerare il processo di guarigione. Infondo nel salotto hanno sparato alla sua migliore amica"
"Ha visto il sangue quando siamo rientrati. Pensavo che qualcuno lo avesse tolto. Ha avuto un attacco di panico" mi racconta sconsolato
"Ehi Jhonatan ascoltami. Tu non hai nessuna colpa. Devi starle vicino e proteggerla come puoi. Vedrai che le cose si aggiusteranno" beviamo una birra e poi torniamo dalle ragazze

POV GRACE
Samantha si siede vicino a me. La guardo ed è visibilmente distrutta e angosciata. Mi sistemo meglio ma mi scappa un gemito di dolore
"Mi dispiace Grace. A causa mia stai soffrendo" la blocco subito e la guardo
" non mi hai sparato te e nemmeno hai detto a quegli uomini di farlo ok? Non sei responsabile"
"Sapevo di non dover coinvolgere nessuno e invece mi sono affezionata a voi e non sono risucita ad allontanarti"
"Perfortuna che non l'hai fatto" dico strappandole un sorriso
"Come va con Jhonatan?"
"Ho paura che mi abbandoni"
"E perché dovrebbe farlo?"
"Perché lo tengo sveglio la notte. Mi sveglio urlando e non riesco a calmarmi"
"È normale. Hai subito un trauma. Quando sono arrivata facevo fatica a dormire e Christopher  faceva sempre nottata a cercare di calmarmi. Tu sai di poterti fidare di lui Sammy, hai solo paura". Continuiamo a parlare ma il dolore è troppo forte. Stringo gli occhi per cercare di alleviarlo. Penso ad un posto felice in cui vorrei essere ma non funziona.
"Grace che hai?" mi chiede allarmandosi
"Niente, un po' di dolore" Sammy si alza e va a chiamare i ragazzi. Cristopher arriva di corsa con la medicina e gliene sono grata
"Perché non mi hai detto che sentivi dolore?" mi chiede arrabbiandosi
"Non ti arrabbiare ti prego" dico facendo gli occhi dolci
"Dovevo consolare Samantha" annuisce e addolcisce lo sguardo
"Devi dirmelo quando stai male. Altrimenti divento super appiccicoso e non ti lascio sola nemmeno un secondo" dice facendomi ridere
"Non so come fai ma quando Samantha parla con te torna ad essere più disciplinata" dice Jhonatan raggiungendoci.
"Non è vero" dice Samantha fingendosi offesa. Ridiamo tutti e poi ci salutiamo. Cristopher li accompagna alla porta e poi si siede vicino a me
"Non posso farmi nemmeno una doccia" dico mettendo il broncio
"Devi avere pazienza Grace. Ti aiuto io che ne dici? Laviamo i capelli nel lavandino" annuisco e con non poca difficoltà mi lava i capelli.
"Adesso ci mettiamo il pigiama così sei pronta per la nanna" sbadiglio e annuisco. Mi lascio coccolare, infondo è il mio daddy e a me non dispiacciono tutte queste attenzioni
"Sta ferma principessa" mi sta medicando le ferite ma fa male
"Scusa ma fa male" alza gli occhi dalla gamba e mi asciuga una lacrima. Ho quasi finito, tieni duro ancora qualche minuto" annuisco e stringo i denti. 
"Stasera brodo di pollo" annuisco felice e lo aiuto a tagliare le verdure. Odio stare seduta su questa sedia a rotelle ma devo ammettere che tenere la gamba stesa mi da molto sollievo
" lo so che non ti piace stare seduta la sopra" dice interrompendo i miei pensieri
"Vorrei che tu potessi prendermi in braccio"
"Lo so piccola ma rischio di farti male e i punti potrebbero saltare"
"Lo so lo so ma è colpa tua" dico ridacchiando
"Ah si? E perché?"
"Perché mi vizi. E non mi piace quando non puoi farlo" mi fa una carezza e andiamo a cena.
"Terra chiama Grace" mi desto dai miei pensieri e arrossisco
"Ehm scusa, che stavi dicendo?"
" non fa niente. Tu piuttosto che hai?"
" niente, ripensavo a Sammy. Si sente così in colpa e ha paura che Jhonatan l'abbandoni"
" ma come potrebbe farlo, stravede per lei"
"È quello che le ho detto anche io ma capisco che possa pensarlo"
"Tu lo pensi?"
"Adesso no ma quando sono arrivata avevo la costante paura che mi riportassi indietro" confesso guardandolo negli occhi
"Mai principessa, non temere" mi bacia e sorrido.

Non sei più sola Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora