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"Grace vieni qui immediatamente". Oggi è più attiva di ieri e non vuole farsi fare la puntura.
"No mi fai male" dice con le lacrime agli occhi. Odio vederla piangere. Era tranquilla quando ci siamo svegliati. Si è fatta cambiare senza tante storie ma quando ha sentito che dovevamo fare l'iniezione si è scatenata.
La raggiungo in poco tempo e la abbraccio. Cerca di divincolarsi ma è troppo debole rispetto a me.
"Calmati piccolo terremoto. Hai bisogno di questa puntura per guarire. Faccio presto e poi ti preparo i pancake" Finalmente l'ho convinta e si lascia portare a letto
"Non mi punire ti prego, sono solo spaventata" dice mettendo su un adorabile broncio
"Se non fai capricci per il resto della giornata ci passerò sopra. Ma al primo segno ti sculaccio" dico facendole la linguaccia. Annuisce e si mette a pancia sotto e si scopre il sedere.
"Ahi ahi basta ti prego" dice scossa dai singhiozzi
"Ho finito piccola Grace. Basta piangere" metto tutto in ordine e la prendo in braccio. Cucino con lei in braccio, non è molto semplice ma non voglio obbligarla a scendere.
"Vuoi sederti su una sedia?" provo a chiederle ma scuote la testa. Mi rassegno e mangiamo così. Non che mi dispiaccia tenerla tra le mie braccia.
"Su Grace l'ultimo pezzo" La imbocco io per la prima volta e lei non sembra farci nemmeno caso. Scuote la testa un paio di volte e  alla fine vinco io.
"Ti senti meglio piccolina?"
"un pochino si" dice alzando gli occhi verso di me.
"Sono un po' stanca. Queste vitamine mi fanno addormentare sempre" dice incrociando le braccia. È così adorabile quando si arrabbia.
"Hai bisogno di molto riposo per riprenderti. Chiudi gli occhi forza" fa come le dico.
Dopo poco suonano al campanello. Mi alzo con Grace che si sta addormentando di nuovo e vado ad aprire. Il medico mi ha detto che queste iniezioni sono molto forti e che le avrebbero dato sonnolenza. Con le vitamine in polvere non succederà.
"Ciao mamma che ci fai qui?" chiedo facendola entrare.
"Sono venuta a trovarvi. Voi non venite mai" sussurra facendo una carezza a Grace. La poso delicatamente sul divano e la copro mentre io e mia madre ci spostiamo in cucina.
"Grace ha un calo di pressione molto forte dovuto alla carenza di vitamine. Non ha mai avuto un'alimentazione sana e il suo corpo adesso ne sta risentendo" la informo
"Oh piccola. Hai chiamato il medico?
" Si, devo farle delle iniezioni, è per questo che si è addormentata. Sono molto forti e il suo fisico è molto provato"
"Vedrai che si riprenderà presto"
"Lo so. È che vorrei poter fare di più. Quando mi guarda con quegl'occhi vorrei farle passare tutta la tristezza". Ho sempre parlato volentieri con mia madre. Lei non ti giudica e da sempre ottimi consigli.
"Christopher tu sei bravissimo con lei. Grace ha tanto bisogno di aiuto e tu stai facendo di tutto per farla stare bene. Ma tu stai bene?" Mia madre si preoccupa sempre per tutti.
"Si mamma, Grace mi aiuta tanto. In lei rivedo tanto Jane. È un piccolo terremoto proprio come era lei" dico sorridendo
"Siamo contenti di averla con noi. Dopo il processo speriamo di vedervi di più. Almeno potrà abituarsi a noi" dice sorridendo.
Mia madre non rimane a pranzo perché deve fare delle commissioni e Grace dorme ancora. Avrà fame quando si sveglierà quindi preparo le lasagne e faccio qualche telefonata di lavoro
"Buongiorno Christopher" dice entrando in cucina
"Ehi Grace. Mia madre ti saluta"
"Potevi svegliarmi"
"Hai bisogno di riposo lo sai. Ma oggi se ti va possiamo uscire. Ma solo se te la senti. Il processo è tra meno di una settimana e non voglio che ti affatichi" annuisce e mi da un bacino sulla guancia.
"Ho paura" mi dice senza tanti giri di parole. Ha ragione ad avere paura. Vorrei evitarle tutto questo dolore ma non posso.
"Che cosa ti spaventa più di tutti?" chiedo in modo cauto
"Non voglio raccontare di quando mi stuprava" dice abbassando lo sguardo.
Vorrei poterlo ammazzare di botte solo per aver pensato alla mia dolce Grace. La prendo per mano e me la sistemo sulle ginocchia.
"Piccola mia vorrei tanto poter cancellare tutto quello che hai passato. Ma tu sei una persona molto forte. Fai questo ultimo sforzo. Butta in carcere quello stronzo e finiamola qui" le mie parole sembrano fare effetto
"Hai detto una parolaccia, significa che posso dirle anche io?"
"Assolutamente no Grace. Ti sculaccio se ne sento anche solo una" dico facendole il solletico. Perfortuna si è tranquillizzata.
Mangia le lasagne come se non mangiasse da anni e mi fa ridere. Fa dei versi di apprezzamento ad ogni boccone, è così buffa
"Queste sono in assoluto le lasagne più buone che abbia mai mangiato" dubito che le abbia mai mangiate in vita sua ma mi fa piacere sentirglielo dire.
"Grace oggi verrà un mio amico. È un avvocato, il tuo avvocato per il processo. Te la senti? Ti spiegherà come andrà e quali domande potranno farti" annuisce e non parla più. Mi dispiace vederla così, solo 5 minuti fa sembrava così felice. Quando suonano alla porta si irrigidisce.
"Ciao Harry entra pure"
"Tu devi essere Grace" lo saluta timidamente e si siede sul divano
"Allora Grace, hai mai assistito ad un processo?"
"No mai"
"Ti chiameranno a testimoniare e ti faranno molte domande. Abbiamo delle tue foto dopo che ti hanno trovata. Le useremo per provare tutto quello che ti ha fatto. Dovrai scendere il più possibile nei dettagli. Più la giuria sarà inorridita e peggio sarà per lui. Non sarai sola a testimoniare, anche altre ragazze hanno acconsentito" annuisce senza dire niente. Le tremano le mani e cerca di nasconderle tra le gambe.
"Non devi avere paura sai? Christopher sarà seduto in aula e io sarò lì con te" annuisce ma non si calma. Per lei Harry è uno sconosciuto, non si fida di lui.
Harry è bravo. Ha due bambine piccole e sa come parlare. Grace è troppo spaventata per aprirsi al mondo. Quando se ne va le vado vicino e lei mi guarda
"Non vedo l'ora che sia tutto finito"
"Anche io piccola Grace, anche io".
Come promesso oggi usciamo e Grace riesce a distrarsi. Andiamo a fare la spesa e poi camminiamo chiacchierando di tutto. Quando rientriamo ci andiamo a fare una doccia e poi la trovo che cucina
"Ma che buon profumino"
"Pollo e patate" dice sorridendo. La aiuto a sfornare le patate e poi mangiamo.
"Forza Grace andiamo a nanna"
"Ma no dai altri dieci minuti" si lamenta
"Forza, niente capricci" la porto a letto ma continua a lamentarsi. Lo sa che si va a letto alle 22.00
Sono stato fin troppo permissivo ma adesso deve imparare a rispettare le regole.
Quando la appoggio sul letto si alza
"Non voglio dormire" dice prendendo le distanze.
"Adesso prendi una bella punizione e poi vediamo se impari a rispettare le regole"
"No ti prego Christopher" la metto sulle mie ginocchia e le do un po' di sculacciate. Piange ma non si muove
"Forza, al muro. Sei fortunata che non prendo la spazzola" dico arrabbiato. Fa come le ho detto e me ne vado. Le farà bene pensare un po'. Non voglio spaventarla ma sono stato molto permissivo con lei in questo periodo. Quando rientro la trovo in lacrime. La prendo in braccio e cerco di calmarla
"Ssh Ssh Grace va tutto bene. Sei stata brava e non sono più arrabbiato" si stringe a me più forte che può.
"Scusami Christopher non faccio più capricci"
"Non importa adesso piccola mia. Vuoi dormire con me?" annuisce e la porto nel mio letto.
"Mettiamo le mutandine e andiamo a dormire" mi lascia fare, si sta già addormentando. La copro bene e mi addormento. Il processo si avvicina e sono sicuro che in questi ultimi giorni Grace sarà molto agitata.

Non sei più sola Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora