"Sssh Grace fai la nanna da brava". Siamo tornati a casa da due giorni ma siamo ancora scombussolati.
"Mi puoi mettere giu? Ho mal di schiena" dice sotto voce strusciandosi gli occhi. La adagio sul letto e la copro. Mi sdraio vicino a lei e le accarezzo i capelli
"Meglio?" annuisce sorridendo
"Domani organizziamo una festa ti va?" le chiedo per risollevarle il morale. Rischiare di morire non è un granchè.
"Una festa per la mia resurrezione?" dice facendomi ridere
"Esattamente"
"Posso mangiare la pasta e le pizzette?" rido a questa richiesta e annuisco
"Anche i tramezzini che ti piacciono tanto" batte le mani felice e poi sbadiglia
"Adesso nanna piccola Grace" mi avvicino e mi da un bacio
"Rimani qui" dice con gli occhi chiusi
"Sempre amore mio" aspetto che si addormenti e poi sento il mio telefono che squilla
"Ehi amico"
"Samantha se non la smetti ti metto in punizione" sento dire da Jhonatan. Ridacchio e aspetto di avere la sua totale attenzione
"Tutto bene?"
"Si, Grace dorme finalmente. Domani organizziamo una festa"
"Che bello che bello" sento urlare da Samantha
"Ciao Sammy, non fai la nanna?" chiedo ridacchiando
"Adesso va se ci tiene a sedersi per la prossima settimana" la minaccia bonariamente Jonathan
"Uffa va bene. Notte Christopher"
"Buonanotte"
"Adesso vengo, intanto lavati i denti e metti il pigiama" le dice Jonathan. Sorrido pensando a quando lo faccio con Grace
" una festa?" chiede Jonathan stupito.
"È sbagliato? Forse sto esagerando ma ho rischiato di perderla e..."
"Calma Christopher, respira. Va tutto bene?" mi chiede cauto
"Sono a pezzi. Non riesco a dormire e sono evidentemente traumatizzato da questa esperienza. È vero Grace cammina di nuovo ma soffre ancora e ho paura" ammetto senza tanti giri di parole.
"È normale. Perché non ne parli con qualcuno?"
"Lo sto facendo con te" dico per sviare il discorso. Non voglio sentirmi dire quello che gia so.
"Chris lo sai che intendo"
"Lo so ma non voglio che Grace pensi di avermi turbato" dico sospirando
"Spiegale la situazione e parlane con lei" annuisco e poi ci salutiamo.
Entro in camera e la trovo sveglia
"Perché non ne parliamo adesso?" mi chiede accennando un sorriso. Annuisco e mi sdraio vicino a lei
"Tu non c'entri niente Grace" dico per tranquillizzarla
"Hai avuto paura" dice stringendomi la mano. Annuisco e non riesco a fermare le lacrime
"Ehi vieni qui" appoggio la testa sul suo ventre e mi sfogo.
"Sono qui amore mio non preoccuparti". Non mi era mai capitato di dover essere consolato ma Grace è tutta la mia vita e rischiare di perderla mi ha distrutto. Non mi accorgo di essermi addormentato e quando mi sveglio Grace non c'è. La trovo ai fornelli mentre prepara il caffè. La cingo da dietro e sorride
"Buongiorno tesoro mio" le sussurro in un orecchio. Si gira e mi bacia.
"Va meglio?" mi chiede scrutandomi. Forse cerca di capire se mento o meno ma non posso farlo questa volta.
"Un po' si" dico sedendomi a tavola
"Scusami se mi sono addormentato" dico sistemandola sulle mie ginocchia. Mi guarda e so che sta per dire qualche cosa che non mi piacerà.
"Mi dispiace Chris. Io..." dice abbassando lo sguardo.
"Tu non c'entri niente piccola mia" dico baciandole il naso. Sorride e mi abbraccia.
"Forse devi parlarne con qualcuno" dice torturandosi le mani. Ho cambiato idea e non voglio nessun aiuto
"Ho cambiato idea Grace. Non mi serve aiuto" dico incrociando il suo sguardo
"Si che ti serve" dice risoluta. La faccio scendere e mi arrabbio
"Senti Grace non dirmi cosa devo fare" lo so che lei non c'entra ma adesso è l'unica presente su cui posso sfogarmi. Me ne pentirò ma la stanchezza non mi permette di ragionare lucidamente.
"Sto benissimo" dico cercando di autoconvincermi
"Stai bene?? Non è vero" dice risoluta
"Mi dici sempre che non c'è da vergognarsi ad aver bisogno della psicologa e adesso fai tutte queste scene" mi arrabbio ancora di più e decido di punirla.
"Adesso ti sistemi sulle mie ginocchia e poi vediamo se smetti di dirmi quello che devo fare" non noto il suo sguardo deluso. Ubbidisce e mi sfogo su di lei. Non dovrei ma adesso non ragiono lucidamente. Quando smetto il suo sedere è ridotto male. Ho utilizzato un cucchiaio di legno. Grace singhiozza in silenzio e quando capisce che ho finito si alza, mi guarda e corre via. Urlo dalla frustrazione e la vado a cercare. È rintanata nella palestra e odio vedere che ha paura di me.
"Grace fatti medicare, non ti faccio niente" trema sommessamente e singhiozza. Provo ad avvicinarmi ma si scansa bruscamente e fa una smorfia di dolore. La schiena deve farle male.
"Hai ragione devo farmi aiutare" dico sospirando. Cerco di scusarmi ma non mi guarda. Continua a singhiozzare e odio essere la causa del suo malessere. Mi accuccio vicino a lei e aspetto che si calmi. Non so quanto tempo passa ma dopo un po' smette di piangere
"Scusami Grace" si alza e se ne va. Le vado dietro e mi sbatte la porta di camera in faccia.
"Grace ti prego" non mi dice niente e il suo silenzio è peggio di mille parole urlate. Chiamo Jonathan e cerco di farmi dare un consiglio.
"Allora questa festa?" merda mi sono dimenticato che tra qualche ora arriveranno tutti.
"Ho fatto un casino. Grace non mi parla ed è chiusa in camera. Gli racconto tutto e lo sento sospirare.
"Lo sai che ha ragione, Christopher. Hai bisogno di scrollarti di dosso la paura che hai avuto"
"Lo so. Sono andato nel panico e tra poco arriverà un sacco di gente. Non è pronto niente e dubito che Grace si farà vedere"
"Samantha si è gia messa ai fornelli. Ci pensiamo noi. Saremo da te tra un po'" lo ringrazio e mi vado a dare una sistemata. Passo vicino alla camera di Grace e la sento singhiozzare. Vorrei poter rimediare.POV GRACE
Il mio sedere è viola. Volevo solo aiutarlo, penso mentre mi guardo allo specchio. Non è colpa mia se ho rischiato di morire. Ho avuto paura anche io ma non mi sono messa ad urlargli contro. Se si fosse limitato a sbraitare il suo malessere lo avrei ascoltato ed abbracciato ma non è giusto che se la sia presa con il mio culetto. Non ho intenzione di uscire ma le voci al piano inferiore mi fanno ricordare della festa. Non voglio andarci ma sono tutti qui per me. Mi faccio una doccia ed indosso un paio di pantaloni larghi ed una camicia bianca. Mi faccio una coda e cerco di truccarmi al meglio. Mi stampo il più bel sorriso che riesco a fare e scendo. Samantha mi viene incontro e mi abbraccia. Non mi dice niente e gliene sono grata. Saluto tutti e mi tengo alla larga da Christopher. Non mi toglie gli occhi di dosso ma cerco di non incrociare il suo sguardo. La sua famiglia non mi lascia un attimo ma Anne guarda storto suo fratello quindi deve aver capito. Con una scusa riesce a portarmi in cucina e mi chiede spiegazioni
"È successo qualcosa?" annuisco cercando di ricacciare indietro le lacrime. Non faccio in tempo a parlare che entra Christopher
"Posso spiegare" dice ma non intendo rivelare il suo malessere a nessuno. Lo interrompo e mentre parlo lo guardo.
"Abbiamo litigato. Volevo andare a fare un giro in bici ma il medico ha detto che è troppo presto. Christolher ha detto di no e mi sono arrabbiata"
"Grace devi avere pazienza" dice Anne sorridendo
"Lo so ma sono testarda" ridiamo insieme e poi Anne ci lascia soli
"Perché non le hai detto la verità?" mi chiede sorpreso
"Ho pensato che non avessi piacere che la tua famiglia sappia di questo" dico torturandomi le mani.
"Senti Grace..." non lo lascio finire e me ne vado. Non vedo l'ora che tutti se ne vadano. Sono stanca e anche un po' dolorante. Jhonatan se ne accorge e mi fa sedere.
"Va meglio?" annuisco e Chris si siede vicino a me. Gli invitati iniziano ad andarsene e Samantha pulisce tutto
"Grazie ragazzi"
"Grace riposati" ci salutiamo e rimaniamo soli.
"Grace io..."
"Cosa?" dico arrabbiata
"Non avrei dovuto punirti"
"No non avresti dovuto" dico guardandolo.
"non ti ho fatto niente. Volevo solo aiutarti"
"Lo so, mi dispiace" prova a toccarmi ma mi scanso
"Non avere paura non ti farei mai del male"
"Ah no?" dico alzando un sopracciglio
"E prima cosa è successo allora?" chiedo incrociando le braccia.
"Ho perso il controllo"
"E hai pensato bene di sfogarti su di me" dico alzandomi e andandomene. Mi chiama un paio di volte ma non lo ascolto. Fanculo a lui e a questa vita così complicata.
Non trovo la crema quindi devo per forza rivolgergli la parola. Busso ed entro in camera.
"Christopher dov'è la crema?" chiedo guardandolo. Si alza e la prende dal bagno.
"Fai da sola?" sembra così indifeso e impaurito. Sospiro e lo guardo
"Puoi aiutarmi?" i suoi occhi si illuminano ed annuisce facendomi ridere
"Se fai una cosa del genere di nuovo me ne vado" dico tornando seria.
"Non posso avere paura di te Chris" dico asciugandomi una lacrima. Annulla velocemente la distanza e mi abbraccia
"Scusami principessa. Mi farò aiutare te lo prometto" annuisco e mi stendo.
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Non sei più sola
General FictionGrace non ha mai avuto niente dalla vita. Vive in un orfanotrofio da quando ne ha memoria. La sua prima adozione si rivela una farsa e finisce in un brutto giro. Cercheranno di venderla come schiava sessuale ma verrà salvata dall'arrivo di Christoph...