𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐒𝐮𝐫𝐯𝐢𝐯𝐨𝐫𝐬 (SOSPESA)

Chapter 14

Warriors, League of Legends.

Corsi a perdifiato di nuovo fino al Tower Bridge, per potermi riparare dietro al parapetto e lanciare il fuoco verso l'acqua vera del fiume, dato che funzionava a differenza delle illusioni degli Elementali e quindi speravo in questo modo di poter contrastare un po' Mysterio. Avrei improvvisato? Assolutamente sì.

Appena giunsi sul ponte, vidi la distruzione: terreno sollevato, macchine devastate e persone ferite che fuggivano, impazzite dalla paura.

Mi accovacciai dietro al guardrail, focalizzando l'Elementale ma soprattutto cercando Quentin Beck, che purtroppo ancora non trovavo.
Plasmai delle fiammelle e le indirizzai nel fiume, sperando di trovare una soluzione utile.

Così facendo, riuscivo a mettere fuori uso, bruciandoli, i droni posizionati vicino all'acqua che servivano per proiettare l'Elementale. Riuscii, in questo modo, a eliminare in parte l'illusione del mostro d'acqua, facendone rimanere solo un pezzo.

Usai questa tecnica ripetutamente, e il risultato si vedeva: solo, non fu abbastanza.
Venni sfiorata da un raggio di energia verde, che si stampò sul guardrail. Mi voltai, e mi imbattei in Mysterio che stava arrivando, volando, con la sua boccia dei pesciolini in testa, che scomparve non appena mi vide.

"Bene bene. - iniziò con un ghigno - Mi sono sempre chiesto cosa potessero scatenare i miei poteri contro i tuoi, e finalmente stiamo per scoprirlo."

Lo guardai abbassarsi, ma non appoggiarsi sull'asfalto.
Così, direzionai i palmi verso il basso e utilizzai il fuoco come propulsore, sollevandomi anche io in aria.

Lui fischiò in segno di ammirazione.
"Accidenti, come ti sei tirata a lucido, giusto per questa battaglia! - esclamò - È un onore sapere che il tuo ultimo combattimento sarà proprio contro il prossimo eroe più grande di tutti i tempi."

Sorrisi.
"Ti piacerebbe. Ho battuto Thanos, - commentai - di certo non mi spaventi tu, uomo-boccia."

Lui mi attaccò con la sua energia, e io mi feci da parte, rispondendo con palline di fuoco per infastidirlo e tenerlo impegnato.

"Sai, - iniziai, plasmando una grande fiamma - dovresti imparare a mentire. Ormai sei diventato un po' troppo prevedibile."
La scagliai quindi in acqua, colpendo parecchi altri droni mandando in fumo un'altra parte di Elementale.

Beck strinse i pugni guardando la sua creatura che subiva ingiustizie da una ragazzina, e la cosa non poté che provocargli irritazione.

"E tu a tenere a cuccia i tuoi alleati, prima che si fidino delle persone sbagliate." replicò lui, alludendo chiaramente a Peter, alla ricerca di un modo per infastidirmi. Mi doleva ammettere che l'aveva trovato: parlare a quel modo di Peter mi faceva alquanto innervosire.

Cercò di colpirmi di nuovo, ma io mi lanciai di nuovo a terra, prendendo tempo per crearmi uno scudo di fuoco da frapporre tra me e la sua energia.

"Così debole... - borbottò con un ghigno Beck, puntando le mani verso lo scudo di fuoco e utilizzando quanta più energia possibile per romperlo e finirmi una volta per tutte - proprio come il tuo Peter Parker. È facile illudere chi si illude già da solo, sai? E quando sono intrappolati per bene nelle loro paure, ucciderli è un gioco da ragazzi."

Pensava di terrorizzarmi, e sebbene una parte di me recepì il messaggio - riguardo al fatto che voleva farmi credere di aver ucciso Peter - l'altra cercò di restare calma e di utilizzare queste informazioni come carburante per alimentare la mia forza, e così la possibilità di sconfiggerlo.

"Se ti dovesse capitare di leggere dei libri sui ragni e sul loro istinto di sopravvivenza, scoprirai che un ragno è geneticamente difficile da uccidere." ribattei, per fare teatro - non sapevo nemmeno se esistessero, dei libri sui ragni! - e tenerlo occupato almeno finchè i miei amici si fossero allontanati il più possibile.

"Ti sbagli. Nessuno è immortale, neanche un ragno. Nè tantomeno, un uomo con una minima quantità di materiale genetico di ragno. Mi dispiace davvero, Grace Edwards, ma sei solo tu contro me, la mia tecnologia, e la gente che mi vede come un eroe. - allargò le braccia, e io distolsi lo sguardo da lui per osservare le persone affacciate ai parapetti a guardarlo mentre cercava di uccidere l'Elementale - Guardati attorno, Grace. La gente mi adora, la gente ama gli eroi che salvano le loro case e il loro mondo."

Mi presi un attimo di tempo per guardare la distruzione attorno a me, il cielo in fiamme e il fumo che mi offuscava la vista; eppure, tra tutto questo, mi parve di vedere un aereo sfrecciare sopra l'illusione.
Aggrottai le sopracciglia: chi diavolo si fidava a volare in una situazione simile?

"Non deve per forza finire così, Grace. Posso risparmiarti, se ti unisci a me. - insistè l'uomo, guardandomi in attesa di una risposta - Hai una vaga idea di cosa potrebbero fare i tuoi poteri uniti ai miei?"

"Forse sarebbe meglio se tenessi quella boccaccia chiusa." disse una voce, l'incomparabile e indimenticabile voce di Peter Parker.

Mi voltai alla sua ricerca, ma il primo segnale che ebbi del suo arrivo - e della conseguente menzogna di Beck sul fatto che fosse morto - fu la ragnatela che scagliò sulla bocca di Mysterio per farlo stare zitto: egli prese ad agitarsi cercando di toglierla.

Alzai lo sguardo, e vidi Spider-Man catapultarsi dal pilone azzurro del Tower Bridge per avvicinarsi a noi.
Sorrisi, con il naso all'insù, chiedendomi come diavolo avessi fatto a dubitare della sua lealtà.
Mi lanciò un affarino nero, che presi al volo e riconobbi essere un auricolare per la comunicazione: lo misi all'orecchio e sentii un'altra voce famigliare.

"Oh, bello sentirti, Happy."

"Fantastico, abbiamo il collegamento anche con te. - rispose l'uomo, che scoprii essere alla guida del jet che poco prima aveva falciato il fumo nel cielo - L'illusione, Peter."

"Giusto." disse solo, prima di sfrecciare via dritto verso l'Elementale, senza dirmi una parola.
La cosa avrebbe dovuto ferirmi, ma non lo fece dal momento che Beck si era liberato della ragnatela che gli tappava la bocca. Lanciò uno sguardo a Peter.

"Pensavo di averti ucciso, Spider-Man, invece eccoti qua. Dopo sarà il tuo turno. - disse, tornando a rivolgere l'attenzione su di me - Prima devo uccidere la tua ragazza."

Sorrisi meschina.
"Non sarà un gioco da ragazzi, Beck." lo sfidai, prima di attivare il fuoco come propulsori e dirigermi verso il piano più elevato del Tower Bridge, inseguita da Mysterio.

"Peter, sono atterrato e i tuoi amici sono con me." disse la voce di Happy.

"Grande, pazzesco!" esclamò il ragazzo, impegnato a fare chissà cosa all'illusione. Dopotutto, non conoscevo il piano.

"Happy, è un'esplosione quella? - chiesi, quando sentii un boato nell'auricolare - Happy?!"

"Hanno... I droni hanno distrutto il jet, ci nascondiamo da qualche parte!" urlò con il fiatone, correndo da qualche parte.

"Vengo a prendervi." li rassicurai.

"No, tu stai qui!" replico furente Beck, lanciandomi ancora dell'energia, e stavolta mi difesi con le mani aperte: un raggio di fuoco che non ebbi tempo di plasmare in una palla entrò in collisione con il raggio di energia verde di Mysterio.

Non seppi cosa successe, ma era qualcosa troppo forte da respingere. Inconsapevolmete, iniziai a digrignare i denti per resistere, e un grido fuoriuscì dalla mia gola senza che me ne rendessi conto.
Quello che prima era un lungo raggio, metà arancio fuoco e metà verde energia, ora era quasi completamente verde, dato che l'energia di Mysterio si stava facendo strada a discapito del mio fuoco.
Piano piano il mio potere venne sconfitto, e il raggio di luce verde colpì i miei palmi.

D'improvviso, un senso di leggerezza e di vuoto mi pervase, ed è impossibile per me spiegare meglio questa sensazione mai provata prima, che però mi fece cadere sulle ginocchia, con un gemito di dolore, come se non fossi più invincibile.

"Grace!" sentii gridare nelle mie orecchie, e nemmeno mi resi conto che la potenza energetica di Beck mi aveva surclassato a tal punto che, con un altro raggio di energia, venni colpita e sbilanciata all'indietro.
E caddi nel vuoto.