Chapter 9

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Bury a friend, Billie Eilish.

Non avevo mai brindato a qualcosa di importante prima d'ora. L'unica volta che l'avevo fatto era stato con il signor Stark quando avevo sconfitto l'Avvoltoio, ma mentre lui aveva del vino io avevo un bicchiere d'aranciata, quindi non so se conti come un brindisi autentico.

In quel momento avevo davanti un bicchiere dal contenuto alcolico, al mio fianco un eroe che il mondo aveva scoperto da appena poche ore e fuori dal bar delle vie vuote per la paura che la gente ha provato dalla capatina che l'Elementale di fuoco ha fatto nel nostro mondo.

"State insieme da quanto, tu e Grace?" chiese Quentin trangugiando il contenuto nel suo bicchiere.

"Otto mesi. - dissi, gonfiando il petto di orgoglio. Le ero grato per tutto quel che aveva fatto per me, a partire dal fatto che mi aveva tirato fuori dalla fossa, anche se in questo mondo ci ha messo la bellezza di cinque anni - È successo dopo il blip, quando hanno riportato tutti indietro. Ci conoscevamo anche prima, però."

"E sei felice?"

"Con lei? Certo che sì. - risposi - Anche se... non so, mi sembra sempre di metterla in pericolo."

Beck aggrottò le sopracciglia.
"Ha dei poteri anche lei, e sono davvero pazzeschi: sa badare a se stessa, dico davvero." cerco di tranquillizzarmi, ma io scossi il capo.

"Lo so, lei non vorrebbe ma io mi preoccupo per lei. Per cinque anni le è toccato cavarsela da sola, e ora che ci sono io non riesco a voltare le spalle a tutto questo, anche se vorrei. - spiegai a macchinetta - Dico, vorrei vivere una vita normale, fregarmene degli Elementali e tornare alla mia gita, salire sulla torre Eiffel con Grace e dirle che la amo davvero, ma non posso, perchè lei ha dei poteri e dovunque c'è qualcuno con i poteri ci sono guai, e se ci sono guai e lei se ne occupa non può farlo da sola ma devo, e voglio, intervenire anche io per aiutarla ed evitare che si faccia male. - mi interruppi un attimo, prima di guardare dubbioso l'uomo al mio fianco e aggiungere: - Ho parlato troppo?"

Lui scoppiò a ridere.
"Diciamo che ti sei lasciato andare. - commentò - Però, se posso intervenire... sai, hai sempre una seconda scelta, e anche se è quella più semplice non significa che sia sbagliata. Se desideri smettere, vivere una vita da adolescente come è lecito, puoi farlo, tu e Grace siete ancora in tempo a cambiare idea. Non devi dimostrare niente a nessuno, Peter."

"Invece penso di sì. - replicai - Il signor Stark credeva in me, voleva che fossi migliore di lui, mi ha lasciato parte della sua tecnologia, si fida di me. Non posso tradire la sua fiducia per... per essere normale. Evidentemente non lo sono."

Quentin mi guardò interessato.
"Tecnologia?" ripetè.

"Sì, gli occhiali Edith. - li tirai fuori dalla tasca, rigirandomeli tra le mani - Si aspetta che io possa essere il prossimo Iron Man, ma è evidente che non sono pronto." borbottai.

L'uomo di fronte a me inclinò il capo.
"Provali. - mi invitò, ma storse il naso non appena furono sul mio volto - Massima onestà? Non ti stanno molto bene. Grace li ha provati?"

"No, lei... no, non li ha ancora provati." risposi togliendoli e rendendomi conto solo in quel momento del fatto che la ragazza avesse visto le sue funzionalità ma effettivamente non fosse la destinataria diretta.
Insomma, il signor Stark li aveva lasciati a me, quindi era ipotizzabile che potessi decidere io la loro sorte.

E appena alzai gli occhi su Quentin Beck me ne resi conto.
"Provali tu, invece."

Dapprima lui cercò di dissuadermi, ma io insistii e glieli feci indossare. Solo quando vidi i suoi occhi guardarmi in modo penetrante come faceva lui, con gli occhiali che gli calzavano a pennello, e il ciuffo di capelli così simile al suo, capii.
'Per il prossimo Tony Stark, mi fido di te'.
Il prossimo Tony Stark doveva essere lui. Ce l'avevo di fronte. Tony sapeva gli errori che avevo fatto, sapeva anche lui che non sarei stato pronto per un simile compito. Si aspettava solo che trovassi chi potesse usufruire della sua tecnologia.

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐒𝐮𝐫𝐯𝐢𝐯𝐨𝐫𝐬 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora