Chapter 12

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Who wants to live forever, Queen.

Appena vidi la macchina nera lucente fermarsi davanti a me pensai fosse una benedizione del cielo.
Il finestrino si abbassò e Nick Fury si fece vivo per la prima volta da quando avevo donato gli occhiali a Mysterio.

"Salta su." mi intimò, e non feci in tempo a salire e chiudere lo sportello che il direttore dello S.H.I.E.L.D era già sfrecciato via.
Mi portò ai piedi di uno stabile moderno, e una volta saliti, dopo che lui mi ebbe spiegato la necessità di trasferirsi a causa delle minacce incombenti, vuotai il sacco: gli mostrai il proiettore e raccontai la verità su Beck, oltre al mio terribile errore di cedergli gli occhiali.

Nonostante lo negasse, Fury era stato il primo a fidarsi del nuovo supereroe sbucato fuori un po' dal nulla, e probabilmente doveva essere stato un colpo basso per lui apprendere che Mysterio mentiva, specie se il sostenitore di questa teoria era un ragazzino che fino a poco prima nemmeno gli rispondeva al telefono.

Poi non seppi dire cosa accadde, ma una volta che ebbi svelato tutto a Nick Fury, il palazzo divenne buio e sentii la voce di Quentin Beck farsi spazio nella mia testa: non capii se fosse reale quello che stava accadendo, ma mi sentii precipitare.
Vidi dei droni puntarmi le luci addosso, pronti a fare fuoco, e mentre cercavo di difendermi lanciando invano ragnatele alla cieca, essi scomparvero, e tutto diventò nero.

Mi ritrovai ad indossare la tuta colorata e non quella scura che mi aveva fornito Fury, Mysterio mi parlava ma io non lo vedevo, cercavo di aggrapparmi a qualsiasi cosa per capire cosa mi stesse succedendo.
Ad un certo punto vidi il suo mantello avvicinarsi, così scagliai una ragnatela, ma piuttosto che uscire il fluido uscì solo fumo verde.

"Sei troppo debole, Peter. - stava dicendo Beck - Troppo ingenuo. Troppo prevedibile."

Mi tappai le orecchie, assordato dalle sue parole e dai suoni strani che non mi sapevo spiegare: ero palesemente in un'illusione creata da Mysterio stesso, ma non ero in grado di trovare un modo per uscirci.

"Non volevo farti del male, ma poi hai deciso di cacciarti nei miei affari. Mi stai obbligando."

"Non nasconderti, Beck!" strillai, guardandomi intorno per trovarlo ma ciò non avvenne.

"Mi hai detto che stai insieme a Grace Edwards da mesi. - disse, e ciò attirò la mia attenzione. Non potevo permettergli di farle del male - Ma se sei un eroe, sei pronto a fare una scelta?"

Mi trovai improvvisamente sulla cima della Torre Eiffel, e in piedi sul bordo del passaggio vi era Grace.
"Che sta succedendo, Peter?" domandò timorosa, appena prima che comparisse la tuta di Mysterio e la afferrasse per un braccio, spostandola dalla passerella ed esponendola al pericolo che avrebbe generato una caduta da una simile altezza.

"Sei pronto a scegliere se sia meglio il bene di un intero pianeta e dei suoi abitanti, o quello della persona che ami?" insistè, mollando la presa sul polso di Grace e facendola precipitare.

Il suo grido terrorizzato fu l'unica cosa che mi rimase in mente anche alla fine dell'illusione, dopo che mi ebbe torturato mostrandomi la tomba del signor Stark e facendomi sentire miseramente in colpa per la sua morte.

Mi resi conto che era finita quando sentii uno sparo e improvvisamente tornai a rivedere tutto: in quel momento in particolare, Nick Fury aveva appena sparato a Mysterio e si stava avvicinando a me

"Chiunque sa di questa faccenda è in pericolo... dimmi a chi l'hai detto, e per favore dimmi dove sono, perché dobbiamo trovare loro un posto sicuro."

Mi alzai in piedi, barcollante e tremante dalla paura e dalla confusione.
"I-Io l'ho detto solo ai miei amici Ned e MJ, poi lo sa Grace e basta. Dovrebbero essere diretti verso Londra, quindi spero siano al sicuro."

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐒𝐮𝐫𝐯𝐢𝐯𝐨𝐫𝐬 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora