Chapter 4

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Heroes, David Bowie.

Quando lasciai casa Parker, mi recai nella zona di Brooklyn, laddove Wanda aveva preso un piccolo appartamento nello stesso quartiere di Steve e Peggy.
Parcheggiai davanti alla casa della ragazza e suonai il campanello.

Non passarono dieci secondi che la porta si aprì.
"Ma guarda chi si è degnata di venire a trovarmi! - esclamò la mia amica in un largo sorriso - Qual buon vento ti porta qui?"

"Sono venuta a salutarti... l'Europa mi aspetta!" feci mentre entrai in casa.

Wanda mi fece accomodare in salotto mentre ci raccontammo un po' dell'ultimo periodo, per poi toccare l'argomento del mio viaggio in Europa.

"Luna di miele con Peter?" domandò lei scoppiando a ridere.

"Una vacanza indetta dalla scuola. Sai, dopo gli avvenimenti volevano farci avere un nuovo inizio." spiegai.

Lei annuì.
"Ma dai tuoi occhi mi sembra di capire che non è tutto, giusto?"

A malincuore feci di sì con il capo.
"Non so dire se siano solo incubi notturni o se possano essere dei presagi..."

Le spiegai nel dettaglio, senza tralasciare nulla, il sogno che quasi ogni notte si affacciava alla mia mente.
Il modo in cui Tony moriva, il modo in cui io sarei morta alla fine del sogno e il modo in cui Peter si aggirava sul campo di battaglia senza accorgersi di nulla, o perlomeno senza accorgersi di me.

"Ho il terrore che possa essere qualcosa di preoccupante, se non per me quanto per Peter." le esposi il mio timore.

Wanda sospirò.
"Non ti obbligo a farlo, ma per avere una panoramica migliore dovrei guardare nella tua testa... ti ripeto, non sei obbligata."

Io annuii.
"Voglio farlo. - dissi fermamente - Andrò via domani, e voglio essere tranquilla e senza preoccupazioni per la testa."

La mia amica allora mi chiese di sedermi sul divano e di reclinare la testa sullo schienale.
Lei si mise in piedi alle mie spalle e posò l'indice e il pollice di entrambe le mani sulla mia testa.

Iniziai a sentire il cervello un po' scombussolato, ma la cosa durò poco: tempo un minuto e Wanda era già uscita dalla mia testa.
Fece il giro del divano e venne a sedersi accanto a me.

"Capisco la tua preoccupazione, l'incubo non è per niente bello. Però ti garantisco di stare tranquilla: se dovessero mostrarsi nuovi problemi, non sarà certo questo tuo sogno il responsabile. Quel che intendo dire è che non è una visione come le mie. Non è un presagio. Non escludo che possa succedere qualcosa di brutto, di questi tempi ci dobbiamo aspettare di tutto, ma non sarà certo questo sogno a rovinare la tua vacanza." spiegò, concludendo il suo discorso con un sorriso rassicurante.

Annuii un po' più sollevata.
"Grazie Wanda. Davvero. Se vuoi ti mando qualche foto." ammiccai provocandola, sapendo quanto le sarebbe piaciuto visitare il mondo.

Lei sbuffò fingendosi offesa.
"Sei davvero, davvero molto simpatica! - esclamò falsamente contrariata, per poi scoppiare a ridere - Se vuoi, un paio di foto non sarebbero male. Ecco, non di te, grazie, ti vedo fin troppo."

"Con questa tua obiezione mi sento abbastanza ferita."

"Vorrei dire che mi dispiace ma mentirei."

Scoppiammo a ridere entrambe, e poi la abbracciai.
"Ci vediamo presto."

"Non fare cazzate." mi avvertì lei.

Inclinai il capo assottigliando gli occhi.
"Steve disapproverebbe questo tuo linguaggio. - commentai - E ti ricordo che è anche merito mio se sei qui e non con un piede nella fossa, perciò mi devi ancora ringraziare."

𝐀𝐕𝐄𝐍𝐆𝐄𝐑𝐒: 𝐓𝐡𝐞 𝐒𝐮𝐫𝐯𝐢𝐯𝐨𝐫𝐬 (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora