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Nicolas
Metto due cose al volo, tra cui jeans chiari e una felpa nera, larga, per fare due passi con i miei amici.
So per certo che Dario, Ivan e Martina non sono molto a posto. Bevono, fumano e non voglio pensare a peggio, ma li frequento lo stesso da anni. Anche io ero come loro e, a volte, mi capita di ricaderci.

*Flashback*
Raggiungo la discoteca, arrivandoci in skate. Vedo i miei amici e li saluto, ci abbracciamo. Subito decidono di ordinare 2-3 shot e continuano senza fermarci. I ragazzi hanno 2 anni in più di me perciò possono ordinare alcolici. Ogni volta che il barista si gira io, senza pensare ne affero uno, finendolo in un sorso. Cavolo che mal di testa. Continuo così. Ormai la vista è offuscata, ma comincio comunque a ballare scontrandomi con altre persone. Sto fuori fino alle 5 di mattina.
- Nicolas, cosa hai fatto? - mi chiede mia madre mentre cerco invano di centrare la chiave nella serratura, ma non mi accorgo che la porta è già aperta.
- Niente madre. - dico barcollando, senza riuscire a fare più di due gradini di casa senza cadere.
- Hai bevuto? -
- No macché perché avrei dovuto... be... bere! -
Sono chiaramente ubriaco fradicio, ma ai miei genitori non importa più di tanto. Vado in bagno e vomito. Ogni volta mi capita di pensare che dovrei smettere, ma non ci riesco.
*Fine flashback*

Prima di chiudere la porta però, mi accorgo che Jones non c'è. Non vedo da nessuna parte i suoi abiti neri.
- Madre, dov'è Jones? -
- Ah si, è andato in una via qui vicino, quella accanto alla galleria, se i nostri calcoli non sono errati, dovrebbe esserci Ellison... -
- Che intenzioni avete? - dico, cercando di sembrare il più calmo possibile. Mia madre non deve capire che ad Ellison ci tengo.
Non risponde.
- Va bene madre, io sto uscendo con Martina, Ivan e Dario, ci si vede stasera. - sbatto il portone con tutta la fretta possibile e corro, corro più veloce, nella direzione opposta.
Se arrivassi troppo tardi? Sudo, tremo. Arrivato vedo Jones rincorrerla e lei, scappare. La raggiungo. La prendo per mano, ma lei cade a terra battendo la testa. Mattew viene verso di me.
- È morta? - dice molto tranquillo. Mi sento gelare il sangue.
- No, Jones rifletti. Non possiamo. Non ascoltarli per favore. Credimi, il rimorso ci ucciderà. Aiutami a portarla in un altro posto, sicuro.-
Riflette a lungo mentre io cerco di tenerle la testa, che continua a sanguinare. Mi tolgo la maglietta e la bendo.
- Cosa diranno i tuoi genitori? Cosa faranno se falliamo ancora? - chiede.
- Non mi importa. -
Mi aiuta quindi a tirarla su. Decidiamo di portarla a casa di Alex, che, non è stata difficile da trovare. Jones è un vero genio del computer. Alex è il migliore amico di Ellison e spero faccia qualcosa.
Suono il campanello mentre Jones torna a casa, cerando di trovare una scusa. Alex apre incredulo.
- Cosa è successo?! - grida facendomi frettolosamente entrare in casa.
- È caduta, eravamo usciti ed, è scivolata. -
Medicata la ferita la mettiamo sul divano, sperando si risvegli presto.
- Dovremmo chiamare il 118? - chiede mettendosi le mani tra i capelli.
- No, non è grave. - era grave, ma se i miei genitori l'avessero scoperto, sarebbe stato peggio. Sia per me che per Jones. Ma soprattuto per Ellison. Mi convinco ancora di più di una possibile soluzione, la quale potrebbe essere... scappare, partire. Rifugiarsi da qualche parte.
Alex vedendomi a torso nudo, mi offre di indossare una sua maglietta ed io accetto volentieri.
Mi sono anche dimenticato di dirle del bacio, cavolo!

Ellison
Mi sveglio aprendo gli occhi piano piano. Mi guardo intorno, ma non so dove mi trovo. Cerco di rielaborare tutti i miei pensieri e ricordo l'accaduto. Balzo su e vedo Nicolas e Alex bere un bicchiere d'acqua a tavolo. Dovrebbe essere la sua nuova casa. Nicolas mi viene vicino.
- Come ti senti? - mi chiede alzandomi il mento con la sua mano. Non intendo rispondere. Non mi dice niente, non sono una stupida ragazzina che crede a tutti e a tutto. Mi volto di scatto.
Mi guarda con aria smarrita, ma fingo di ignorarlo. Cavolo, prima mi bacia, mi dice che del suo bodyguard ci si può fidare e io gli credo. Poi però, succede la stessa cosa, cerca di uccidermi. Per di più fa finta che non sia successo niente tra noi. Sono stufa.
Mi tocco la testa e sento il sangue sulle mani.
- Che mi è successo alla testa?!! - urlo.
- Sei caduta, mentre eravamo in giro. Ti ho portata qui subito. - dice strizzando l'occhio, a mani giunte.
Non me la bevo, chiaramente.
Alex intanto si siede accanto a me.
- Starai bene dai, non preoccuparti Ellison. -
Gli sorrido.
La signora White apre la porta e Nicolas, corre in bagno, apre la finestra ed esce. Fortuna che siamo al piano terra. Alex mi guarda perplesso e faccio altrettanto.
- Ho fatto la spesa, ma CHE DIAMINE È SUCCESSO QUI?! -

Lei noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora