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Nicolas
- Io però non sono tranquilla Nicolas, non mi fido, ho pa... - la zittisco con un bacio. Il bacio. Temo di aver fatto un errore, ma la sento ricambiare appassionata. Caccio via le mie paranoie e, per una volta, mi lascio andare. Le palpebre d'un tratto di fanno pesanti e sento il cuore andare ad una velocità bestiale, quasi spaventosa, ma l'incastro delle nostre labbra è perfetto e non ho intenzione di staccarmi. Per fortuna non si insospettisce di niente. Forse è meglio così. Non saprei rispondere ad altre domande, ho ben chiaro dove vorrebbe arrivare.
È lei infatti ad allontanarsi per riprendere fiato ed ha le lacrime agli occhi, le porto su il mento, cacciando la goccia con delicatezza. Per un momento nei suoi occhi neri perfetti percepisco qualcosa che assomiglia alla frase 'mi sono innamorata di te' ma decido di non pensarci, non potrei ricambiare, non provo gli stessi suoi sentimenti. Proseguiamo questa serata stupenda.
La verità non deve assolutamente saperla.
Ma quanto è bella. Cacchio se è bella. Non è come tutte quelle con cui sono stato, tutte uguali, lasciate che vi dia un'idea:
bionda, occhi azzurri, capelli piastrati tutti i giorni o con onde artificiali, quelle che senza trucco non riconosci nemmeno, fisico da sballo, personalità insignificante.
Lei è diversa, stupenda a modo suo, testarda a volte, la conosco anche troppo bene, l'ho seguita tante volte. Ma non posso, non mi può piacere. Non posso innamorarmi. Non provo niente per lei.
Vorrei che la serata non finisse mai, odio la mia famiglia, non voglio tornare a casa. Non c'è mai dialogo. Sono sempre stato un ragazzo ribelle, ma ai loro occhi credo di essere solo "quello che probabilmente era meglio non nascesse". I miei parenti sono così ricchi che potrei anche non lavorare per mille anni, mi rimarrebbero comunque tanti soldi. Ma ora, vorrei solo essere indipendente come tutti i ragazzi della mia età, potermi innamorare, poter uscire senza essere seguito dalla mia guardia del corpo. Farei qualunque cosa per avere quella spensieratezza chiamata libertà.

- Bella serata. Grazie. - dice Ell nascondendo un sorrisetto intimo e timido.
- Ti accompagno a casa. - dico con fermezza.
I suoi occhi, ciglia lunghe mi colpiscono ogni volta che li guardo, sento una fitta allo stomaco. Ma che mi prende?

Durante il primo giorno di scuola, il suo sguardo prolungato mi fece quasi rabbrividire. Non me la ricordavo così bella. Poi lei si sedette accanto a me. Chiusi gli occhi e dovetti accettare il suo destino.
In auto io avrei dovuto aprire la sua portiera, sganciare la sua cintura e... il resto ve lo lascio immaginare. Non ebbi il coraggio. Forse avrei dovuto farlo, ora non mi troverei qui. Ora non sarei in questo casino. Anche se, mi sento bene con me stesso e so di aver fatto la cosa giusta. Non mi posso permettere di sbagliare ancora, però, altrimenti dovrò pagarne serie conseguenze.

Arrivati al suo appartamento sua, prende le chiavi dalla tasca e cerca di aprire la porta con cautela.
- Ciao Nicolas, grazie. -
- Buonanotte Ell. -
Mi assicuro che sia entrata e poi percorro la via per arrivare a casa mia.
/Jones, puoi venire a prendermi./
Un attimo dopo la mia limousine accosta accanto a me.
- Com'è andata Nicolas? -
- Bene... -
- Ti volevo dire una cosa, io ti conosco da tutta la vita è farei qualsiasi cosa per te, lo sai. Ti conosco bene e, credo che tu ti sia innamorato di Ellison Sight. Ma ho paura per te. Questa cosa non può avere luogo. Punto. Mi dispiace ma devo essere convinto che tu sia al sicuro. Non cercare di metterti in mezzo. Sono stato chiaro? -
- Si Jones e, qualsiasi cosa tu abbia intuito tra di noi è pura finzione, lo sai. Non sono innamorato di lei. Potrebbe essere solo un'amica. -
- No. Non può e non potrebbe essere solo un'amica. Nicolas attieniti ai piani. -
- Va bene... -
Quando entro cerco di nascondere ai miei genitori il sorriso che mi illumina tutta la faccia, dato che capita raramente. Trovo mia mamma seduta a tavolo, con un tailleur beige e dei tacchi. Come fa ad essere ancora sveglia e soprattutto, vestita così a mezzanotte?
- Nicolas, com'è andata? -
- Bene madre, non si è insospettita.- dico guardando in basso, lasciando cadere le braccia lungo il corpo e cercando di stare eretto.
- Perfetto, ora vai a dormire. Domani è un altro giorno. - dice con tono regale. Faccio come vuole e salgo le scale coperte da un tappeto beige al centro, quasi come una passerella, per raggiungere la mia camera. Penso che in questo modo però è tutto più difficile, per me, per lei e per le famiglie di entrambi. Ha solo 15 anni, proprio come quando mio fratello morì. Ormai ho deciso che avrei protetto quella ragazza a tutti i costi. Sono sicuro che anche Omar avrebbe voluto la stessa cosa.

Ellison
- Ciao mamma. Che guardi? - dico avvicinandomi al salone dove trovo mia madre stesa sul divano con il telecomando in mano.
- Due cose in Tv, ma non c'è niente... Tu invece, dove sei stata? -
- In giro con amiche di scuola... -
- Va bene, allora buonanotte. - mi stampa un bacio sulla fronte ed io mi dirigo verso le camere.
La mia sorellina non dorme ancora, allora vado nel suo lettino e comincio una nuova storia.
- Sai che dentro alle stelle c'è una polvere magica che permette loro di esprimere i tuoi desideri? - dico.
- Non è vero. -
- Hai mai contato le stelle? -
- No. Perchè tu si? -
- Si. -
- E quante sono? -
- Sta a te contarle ora. Non posso dirti quante sono. -
- Dai! -
- Se guardi con attenzione puoi vedere quello che desideri dentro di loro -
- Ma io non vedo niente! -
- Ci vuole tempo. Devi credere nel loro potere. -
- Non ci credo. -
- Credi a Babbo Natale? -
- Sì, ma che c'entra? -
- Se credi ad un uomo misterioso che nessuno ha mai visto, puoi credere anche nelle stelle. - Credi nell'amore? -
- Sì. -
- Se credi in un sentimento profondo che ancora non hai provato, puoi credere anche nelle stelle. Credi alla Befana? -
- Sì. -
- Se credi in una donna che nessuno ha mai visto, puoi credere anche nelle stelle. Hanno un potere speciale, non le trascurare mai. Ti voglio bene Emily, buona notte. -
- Anche io Ell, notte. -
Trasferirle i miei racconti tranquillizza anche me.
Sembro la stessa di sempre sia agli occhi di mia mamma che a quelli di Emily. Ma magari dentro di me c'è qualcosa o meglio, qualcuno di nuovo. Mi avvio verso la mia camera e cerco di lavare via i pensieri negativi con dell'acqua fresca sul viso. Mi lavo i denti, preparo i libri per la mattina seguente e indosso il mio pigiama fresco e comodo, infilandomi sotto il profumo delle lenzuola appena lavate del mio comodissimo letto.
Buonanotte, Ellison.

Lei noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora