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Io ed il mio amico ci chiudiamo in una cabina, fortunatamente spaziosa, e ci facciamo segno di stare zitti, portandoci un dito verso le labbra. Poco dopo sentiamo passi diretti e pesanti dirigersi verso il bagno, ma, grazie a Dio, non si tratta di Nicolas. Mi appoggio al termosifone con le mani in tasca, guardando il pavimento. Mi chiedo se abbia messo in pericolo anche i miei amici, magari non avrei dovuto rivelare niente... eppure mi sento meglio, più leggera. Alex mi si avvicina, alzandomi con una mano, delicatamente, il mento. Quando il nostro sguardo è concentrato solo su di noi, vedo nei suoi occhi sincerità e protezione, mi sento al sicuro ora.
- Vedrai che andrà tutto bene Ell, te lo assicuro.- dice sforzandosi di parlare senza spezzare le parole. Guarda solo me. Ci siamo solo noi.
I suoi capelli neri corvino coprono gli occhioni grandi, tendenti al grigio, le labbra si socchiudono umide e accenna un sorriso timido. Con un dito mi sposta una ciocca di capelli dal viso, sfiorandomi. Appoggia una mano alla finestra oscurata che è dietro di me e fa per avvicinarsi. Ormai la distanza che ci separa è pochissima, basterebbe che qualcuno respirasse per annullarla, perché nessuno dei due ci sta provando, a riempire i polmoni.
Ma che sto facendo? È il mio migliore amico!

Nicolas
Vedo Ellison andare via in modo impetuoso, quasi avesse visto un fantasma. Se fossi io il fantasma? Deciso ad andarle incontro, Giulia mi ferma, chiedendomi cosa voglio ordinare. È bella, perfetta direi, ha un corpo pazzesco, dei capelli biondi lunghi con il volume giusto e con grandi boccoli che le incorniciano perfettamente il viso ovale. I suoi occhi sono azzurri e veste un abito rosso intonato ai suoi tacchi alti che le ho regalato. Si intravedono le gambe lunghe abbronzate e lucide. Porta un copri spalle nero corto e una borsetta uguale, con dei disegni bianchi ricamati sopra alla pelle. È veramente stupenda. Siamo fidanzati da tempo, ma ci siamo traditi tante volte. Lei lo sa ma non lo ammette, io lo so e non mi importa.
- Scegli tu. - la liquido, correndo verso il bagno.

Ellison
Prima di potermi fare altre paranoie sento le sue labbra sulle mie e a quel punto non penso più a nulla. Esterrefatta, non so cosa fare e come comportarmi. Non ho il coraggio di aprire gli occhi, né di allontanarmi. Mi mette una mano dietro al collo, sento quasi la sua tremarella che si fa strada sul suo corpo rigido dall'agitazione, e con l'altra prende la mia, intrecciando le mie dita con le sue, calde e morbide. Respira affannosamente ma in modo delicato.
E il telefono di Alex suona. Si stacca piano, ma io freneticamente distolgo lo sguardo da lui, riprendendomi la mano mentre prende il telefono per vedere il messaggio.
- È Summy, dice che Nicolas si sta dirigendo, solo, verso il bagno, non muovere un muscolo.-
Faccio come dice ma, le cabine sono poche, ci troverà. In verità il perché del nascondersi non l'ho ancora intuito. È vero, è pericoloso, forse dovremmo ascoltare semplicemente i nostri genitori. Ma nel suo sguardo non ho visto niente di cui preoccuparmi. O è un gran bugiardo, o è solo un ragazzo normale che vuole vivere la sua vita e, magari non gli viene permesso. Vedo Alex che scrive a Summer di prendere il cibo ed entrare in un altro negozio qui vicino. Ci alziamo e andiamo verso la porta, col respiro sospeso.
- Ell, Alex, siete qui? Cosa vi è preso? State bene? - Guardo il mio amico con fare interrogativo, ma lui mi accenna solo di stare zitta.

~Ellison, ma perché vi nascondete?~
Perché... forse... in realtà non lo so... i fatti accaduti giorni prima non mi fanno stare tranquilla.
~Ma ti sei sempre fidata di lui. È stato lui che ti ha portata in salvo, è stato lui che ti ha messa in guardia. È stato lui che ti ha baciata, anche se ora ha una fidanzata. Non ti ha mai fatto LUI del male, sono stati gli altri.~

In realtà è vero...
- Sì, siamo qui Nicolas. Alex ha avuto un attacco di vomito, sta male. -
- Ah ok, posso fare qualcosa? -
- No tranquillo. -
Lo sentiamo allontanarsi ed io, apro la porta e sguscio fuori per rinfrescarmi la faccia con dell'acqua dolce del rubinetto.
- Ma che fai?! - mi urla Alex alzando un braccio in preda al panico.
- Cosa avrei fatto di male? Perché ci siamo nascosti? Cosa poteva farci in una cabina del Mc? Niente. -
- È pericoloso Ellison, stagli alla larga. -
- Questo è quello che pensate voi! Non credo sia pericoloso, non lui, ma le persone che lo circondano! -
- Non ti capisco. Prima vuoi aiuto perché hai paura di lui e poi sei completamente dalla sua parte... non riesco a capire quello che vuoi che faccia! - esce sbattendo la porta, lasciandomi da sola con un leggero senso di colpa, lascio anche io il bagno e mi avvio verso l'uscita. E io che volevo un semplice pranzo tranquillo! Ma la tranquillità non la raggiungerò mai, non fa parte di quello che mi spetta.
Non ho per niente le idee chiare riguardo Nicolas. Trattengo una lacrima che spinge per uscire e farsi strada sulle mie guance, ma non gliela dò vinta. Alex e Summy mi raggiungono frettolosamente uscendo da un negozio di vestiti e io mi fermo davanti alle vetrine del Mc, arresa.
- Scusami Ellison. Non sarei dovuto andarmene. Però dovresti cercare di metterti nei miei panni, non so cosa fare per aiutarti, capisci? - attacca. Summy ci guarda spaesata.
- Ah, Summer, io ed Ellison ti dobbiamo dire una cosa... - dice sorridendo per poi voltarsi verso di me per baciarmi. E le nostre labbra finiscono per intrecciarsi ancora. Come se non l'avessimo fatto anche prima, sono sorpresa, ma lui, così sicuro, mi porta contro di sé abbracciandomi. Summer tira degli urletti e, ancora sconvolta mi abbraccia a bocca aperta, lasciando cadere il sacchetto con il cibo. Mi concedo dunque un sorriso.
- Ce ne avete messo di tempo! Credevo non vi sareste decisi mai! - impreca Summer. Mentre ci voltiamo per andare in qualche altro negozio, vedo da dietro le vetrine Nicolas, con aria un po' dispiaciuta. Deve aver visto il bacio... vorrei dirgli che non è come pensa ma non posso, perché è come pensa. E poi lui ha Giulia! Che se ne fa di me con una ragazza da sballo come lei? Mi sento trascinata da Summy che cerca di entrare in un atelier, finendo per distaccare il nostro sguardo un'altra volta.

Lei noDove le storie prendono vita. Scoprilo ora