Suga cammina verso la sua camera seguito da Rm. Appena entra il ragazzo preso da una rabbia incontrollata rovescia tutto quello che trova sulla scrivania per terra e prima che Rm riesca a fermarlo tira un pugno al muro. Rm sorpreso dal comportamento di Suga interviene.
Rm: ehi fermati. Così non risolvi nulla.
S: mi ero ripromesso di proteggerla.. invece
Rm: non è colpa tua Suga.. non è colpa di nessuno
S: questo non è vero
Rm: si invece. Il nostro manager sapeva già dell'esistenza di Michela e di Alessia e avrebbe trovato un altro modo per allontanarle. Facendo così ha risolto due problemi con un colpo solo... nessuno poteva fare nulla.
Suga si gira a guardare Rm dritto negli occhi.
S: LUI DOVEVA PROTEGGERLA. Lui non l'ha fatto e per di più gli ha detto le peggio cose... io
Rm: suga lui ha sbagliato, ma non è colpa tua.
Rm guarda la mano di Suga.
Rm: non è tirando pugni al muro che puoi risolvere le cose.. andiamo a disinfettare la mano che stai sanguinando.
S: lascia stare.. non voglio
Il telefono di Suga squilla. Prendendolo in mano legge il nome di Alessia.
A suga sembra mancare il respiro.Alessia si sposta in cucina per parlare con Suga che risponde al secondo squillo.
S: alessia come sta?
A: non bene...
S: cosa posso fare?
A: vuoi venire qua?
S: è una buona idea?
A: lei non vuole parlare con me.. anzi non mi guarda proprio.. l'unica reazione l'ha avuta quando ti ho nominato.. ha detto che per colpa sua tu soffrirai di nuovo
S:capisco.. mandami l'indirizzo.. parto subito.
A: grazie.. non dire nulla a nessuno..
S: certo.
Suga chiude la chiamata e aspetta il messaggio di Alessia.
Suga: io devo andare. Fai finta di nulla, non dire a nessuno dove sto andando. Appena arrivo vi faro sapere qualcosa ok?
Rm: va bene. Mi fido di te..
Suga riceve il messaggio ed esce subito di casa.Angelica raggiunge Alessia in cucina e inizia a preparare del tè per Michela.
Michela è nella sua stanza che continua a fissare fuori e sente la conversazione tra Alessia e Angelica.
An: sei riuscita a parlare con Suga?
Al: si, sta arrivando. Ci metterà poco conoscendolo.
An: sono tanto amici Michela e Suga?
Al: si, si può dire così. Hanno molto in comune...
Angelica nota che Alessia non ha molta voglia di parlare quindi mette a bollire l'acqua per il the e torna in camera sua e invita Alessia a seguirla per non lasciarla li da sola.Michela ha sentito tutto. In questo momento non ha voglia di vedere nessuno, quindi decide di cambiarsi e uscire per non incontrare Suga. Si cambia e si mette la prima cosa che trova, poi apre la porta per vedere se c'è qualcuno nei paraggi e una volta accertata che le due ragazze sono nell'altra stanza esce indisturbata dall'appartamento.
Non sa dove andare questo posto per lei è nuovo.
Mentre esce dal portone principale viene abbagliata da dei fari di una macchina, ma non ci da molto peso e continua il suo cammino.Suga arriva a destinazione e come aveva previsto Alessia ci ha messo meno del previsto. Suga spegne la macchina e nel mentre vede una ragazza passargli davanti.
Gli manca il respiro, è Michela. Ne è sicuro.. riconosce quei vestiti perché sono quelli che aveva indossato nell'altra casa qualche tempo fa. Decide di seguirla per capire dove sta andando e cosa vuole fare.Michela cammina tranquillamente senza accorgersi di nulla. Camminando si ritrova davanti a un piccolo lago. La ragazza decide di fermarsi a guardare un po' l'acqua ascoltando un po' di musica.
Suga si mette poco più lontano e la osserva. A vederla così le sembra di vedere la vecchia Michela ma sa benissimo che non sarà così.A casa finalmente l'acqua per il tè è pronta. Alessia ne prepara una tazza per Michela e gliela porta in camera sua. L'amica prova a bussare ma non arriva risposta, quindi decide di entrare.
Al: Michela ti ho Port..
Alessia non finisce la frase. Dov'è finita Michela?
Alessia gira per casa preoccupata urlando il suo nome ma nulla.
An: che succede?
Al: Michela non è in camera sua, anzi per la precisione non è in casa.
An: è uscita?
Al: a quanto pare si..
Alessia prende il telefono e chiama Suga.I pensieri di Suga vengono interrotti da una chiamata.
S: alessia dimmi
Al: michela non è più in casa
S: lo so
Al: come lo sai..
S: l'ho vista uscire mentre parcheggiavo e ho deciso di seguila.
Al: non potevi avvisarmi?
S: senti Alessia in questo momento mi sembra più importante sapere che lei sta bene
Al: si, scusami.. ci hai parlato?
S: ancora no.. ora devo andare..
Al: ok.. fammi sapere...
Suga chiude la chiamata e torna ad osservare Michela, che nel frattempo si era alzata dalla panchina per avvicinarsi all'acqua. Suga non riesce a capire le sue intenzioni e decide di avvicinarsi un po' per osservare meglio.L'attenzione di Michela viene attirata da un fiore illuminato da un raggio della luna quindi decide di alzarsi per andare a raccoglierlo. La ragazza si sporge per raggiungere il fiore ma quando sta per prenderlo scivola rischiando di cadere in acqua ma Suga riesce a prenderla in tempo.
S: cosa volevi fare?
M: che? Chi sei?
S: non riconosci la mia voce?
M: Suga?
S: indovinato
Suga sta ancora tenendo Michela che piano piano cerca divincolarsi dall'abbraccio.
M: ehm, grazie ora sto bene
S: cosa volevi fare?
M: nulla di male.. volevo quel fiore
S: perché?
M: non c'è un perché.. mi piaceva e basta.. ora devo andare..
Michela si gira per andarsene ma Suga la ferma.
S: aspetta
M: NO.
Michela si libera della presa toccando la mano ferita di Suga che di risposta grida per il dolore.
Michela si volta impaurita e preoccupata.
M: non volevo farti male..
Michela prende la mano di Suga e la esamina. Nota che ha dei tagli ed è sporca di sangue..
Michela non fa domande, prende fuori il telefono e cerca una farmacia o un market aperto per prendere delle medicine per pulire e disinfettare la ferita.
Suga la lascia fare.
M: vieni.
Michela prende Suga per il maglione e si dirigono ad un market lì vicino. La ragazza entra e prende il necessario poi si avviano a tornare alla panchina dove si erano incontrati.
Michela fa sedere l'amico e con molta delicatezza gli cura la ferita. Michela gli vorrebbe chiedere come ha fatto a farsi male ma ha paura della risposta..
Suga interrompe i suoi pensieri.
S: vuoi sapere cos'è successo?
Michela fa di no con la testa.
S: beh non è quello che pensi.. non ho picchiato nessuno..
Michela lo fissa.. perché lui riesce a leggere i suoi silenzi... poi riprende a guardare la mano dell'amico
S: ma dovrò riparare il muro della mia stanza..
Michela prende dei cerotti.
S: non sapevo cosa fare per aiutarti e dovevo sfogarmi..
La ragazza lo fissa.
M: quindi hai pensato che tirare un pugno al muro, ferendoti la mano mi avrebbe aiutata. Questo mi fa sentire solo più in colpa... ti ho già fatto così male
Le lacrime incominciano a rigare il viso della ragazza e Suga l'afferra e la fa sedere sulle sue gambe e la culla finché la ragazza non si calma..
S: ehi va tutto bene.. calmati..
M: scusami...
Michela fa per alzarsi ma Suga la trattiene..
S: fermati..
Michela lo guarda.
Delicatamente si libera della presa di suga e si siede di fianco a lui.
M:ora sto bene.. non preoccuparti.
S: questo l'hai già detto, ma posso non crederci?
Michela ignora la domanda.
M: perché sei qua?
S: devo veramente rispondere a questa domanda?
M: no, puoi fare quello che vuoi.. peró adesso io vado
S: e dove?
M: non lo so. Ho bisogno di restare da sola. Penso che tu questo sentimento possa capirlo
S: lo capisco.. ma io sono sicuro che tu comprenda che non posso e non voglio lasciarti sola.
M: si, ma dovresti comunque. Sai come stanno le cose e non voglio crearti altri problemi.
Michela si alza per andarsene mentre si alza le gira la testa.
S: ehi
Suga la aiuta a ritrovare l'equilibrio.
M: grazie...
S: stai bene?
M: si
I due si guardano.
S: posso accompagnarti a mangiare qualcosa?
M: non ho fame Suga
Suga non sa più cosa fare. Michela si sta chiudendo anche lui.
Il ragazzo decide di agire.
M: ehi Suga che fai? Lasciami
S: no. Cammini da sola o ti prendo in braccio?
M: non oseresti
Suga guarda Michela con aria di sfida e infine la ragazza capisce che Suga non sta scherzando quindi lo segue senza fare domande.
I due si dirigono verso la nuova casa di Michela.
M: suga non voglio andare a casa
S: lo so. Ma la mia macchina é li. Prima recuperiamo il mezzo poi andiamo in un posto tranquillo. Li starai da sola ma almeno so che sei al sicuro.
M: ok...
Michela lascia fare tutto a Suga e si fida di lui. Una volta arrivati a casa il ragazzo fa salire l'amica in macchina. Prima di partire Suga manda un messaggio ad Alessia.
S: lei é con me. Non vuole tornare a casa vuole stare sola. Non preoccuparti. Se ci sono novità ti chiamo.
Alessia riceve il messaggio e subito prova a chiamare Suga ma entra la segreteria telefonica.
Suga accende il motore della macchina e parte.
M: dove stiamo andando?
S: nel mio posto tranquillo.
Michela si fida di suga e non fa altre domande e poco dopo si addormenta sul sedile.
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if you can dream it you can do it
RomansaMichela ed Alessia stanche delle loro vite decidono di inseguire i loro sogni. Michela vuole andare a studiare canto e arte mente Alessia vuole continuare a studiare danza. Entrambe sanno che se vogliono arrivare ai loro obbiettivi devono allontanar...