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Ciao a tutti inizierò così la mia storia. Vado in una scuola nella regione del Kanto, ho pochi amici in realtà due uno si chiama Takemichi e l'altra è la sua fidanzata Hinata, si in poche parole sono la terza incomoda ma lo giuro non voglio mettermi in mezzo amo vedere Hinata così felice quando lo vede.
Vado in una scuola diversa dai miei fratelli giusto perchè mio nonno me lo ha concesso  volevo assolutamente stare con i miei due amici, soltanto e ad uno non va per niente bene e mi pianta sempre dei capricci che tocca sempre a me sistemare.
T/n: Mikey io vado a scuola.
Mi stava guardando malissimo anche oggi mi stava comunicando il suo disappunto sul fatto che io vada in una scuola che non è la sua e soprattutto per il fatto che lui non conosce i miei amici.
Mikey: ti accompagno a scuola.
Lui è un biondo con occhi neri come la pece non è troppo altro rispetto a me è molto dolce con me e nostra sorella che orami lo prende a mestolate tutto il tempo.
T/n: Emma!
Sbuca fuori già pronta per andare a scuola e aveva già capitò la richiesta o meglio l'ordine di Mikey.
Lei invece era bellissima aveva anche lei i capelli biondi e gli occhi chiari era bassa ma si metta i tacchi per rimediare e aveva una cotta pazzesca per il migliore amico di nostro fratello.
Avevamo un fratello più grande che purtroppo è venuto a mancare era molto diverso dai primi due era molto più tranquillo aveva 10 anni in più di me e Mikey e aveva i capelli neri e gli occhi del medesimo colore. Dichiamo che io e Mikey non eravamo semplici fratelli eravamo gemelli.
Emma: indovino vuole farti da scorta personale fino alla scuola?
T/n: ma non voglio ogni giorno è la stessa scuola e poi bhe sai che tutti lo guardano come un marziano.
Una cosa che non ho ancora detto è che nostro fratello è il capo di una gang modestamente grande piena di ragazzi che non vedono l'ora di menare le mani non capisco proprio perchè.
Mikey: non mi interessa cosa vuoi se decido così e così.
Presi il mio zaino e uscì sbattendo la porta senza ascoltare nessuno e senza accorgermi della presenza di qualcuno fuori dalla porta.
Draken: T/n non prendertela con tuo fratello sai com'è.
Ecco li Draken una ragazzo con i capelli rasati hai lati e una treccia che gli tiene legati i capelli lunghi è alto molto alto e due occhi neri ma diversi da quelli di mio fratello più gentili. Mio fratello lo chiama Ken-chin  non capisco ancora il motivo ma hanno un legame talmente forte che mi fa sorridere e bhe Emma ne è molto atratta.
T/n: Mikey io vado non voglio fare tardi ciao.
Neanche il tempo di finire la frase che si fionda subito da noi e vede Draken.
Mikey: oi Ken-chin ci sei anche tu.
Mi incamminai seguita da Mikey e di conseguenza da Draken ed Emma che iniziarono a parlarsi come due bambini imbarazzati erano fatti l'uno per l'altra.
Decisi di fare finta di nulla e scrivere ad Hinata e chiederle se stava arrivando.
Mikey: a chi scrivi?
Lo fulminai.
T/n: non sono affari tuoi.
Aumentai il passo e mi misi le cuffiette ma niente da fare non si voleva scollare da me.
Mikey: eddai T/n ti pregooo, sai sono il tuo gemello non puoi trattarmi così.
Sbuffai rumorosamente.
T/n: non mi interessa.
Scorsi la mia scuola e in un impeto di disperazione iniziai ad avanzare sempre più velocemente verso essa.
Hinata mi aveva risposto che mi aspettava all'interno della scuola insieme a Takemichi.
Cercai di entrare spedita nella scuola ma qualcuno mi bloccò abbracciandomi da dietro, sapevo già chi era.
T/n: Mikey edd-
Una voce mi riporò alla realtà non era Mikey.
Vidi una ciocca nera cadermi sulla spalla e bhe quella non era mia.
T/n: Baji? Cosa ci fai qui?!
Mi voltai e lo abbracciai oltre ad essere una suo amico avevamo imparato a conoscerci e bhe eravamo una sorta di amici.
Baji: Eddai non puoi scambiarmi per quel pazzo di tuo fratello.
Gli arrivò una sberla da dietro ed erano mio fratello.
Baji: aia! Mikey che cazzo!
Scoppiai a ridere ogni volta che bisticciavano mi facevano ridere sembravano due bambini piccoli.
Mikey: e tu non ridere solo io ti posso toccare o abbracciare o qualsiasi altra cosa.
Sbuffò era offeso, mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte dandogli un bacio su una guancia poi sulla altra e infine in testa.
T/n: va bene ma ora posso entrare a scuola i miei amici mi aspettano.
Lui annuì contro voglia, salutai mia sorella con un abbraccio e gli altri due con un cenno della mano.
Mi voltai quasi dentro la scuola e gli sorrisi.
Baji era diverso dagli altri era più irascibile aveva i capelli lunghi e neri e gli occhi colore oro lo conoscevo da anni grazie a Mikey e ormai ci avevo fatto l'abitudine.
Entrai nella scuola e vidi i miei amici li raggiunsi muovendo la mano per farmi notare.
Hinata mi corse in contro e mi abbracciò.
Takemichi mi guardò con le lacrime agli occhi e non capì il perchè.
T/n: Hey ti senti bene?
Takemichi: è-è solo che sei qui...
T/n: dove pensavi che fossi scusa? Ci vediamo tutti i giorni qui a scuola.
Ridacchiai.
Lo osservai bene e vidi qualcosa che non mi piacque per niente.
T/n: come ti sei ridotto così?
Takemichi capì subito che non ne ero per niente felice.
Takemichi: noi siamo....ci hanno picchiato.
Mi voltai dall' altra parte e non lo ascoltai per l'intera giornata.
Era ormai tardi ed ero ancora sulla riva del fiume seduta a guardare il tramonto, lo facevi spesso quando ero un po' triste.
Mi arrivò una chiamata da parte di mio fratello alla quale non colpì rispondere, ero nervosa il mio migliore amico sapeva che non sopportavo che facesse delle risse.
??: Ragazzi a voi non sembra quella ragazza.
Probabilmente parlavano di una ragazza che stavano seguendo ma non volevo immischiarmi quindi mi alzai per andarmene.
??: Sisi è la sorella di quello...
Stavo iniziando ad avere paura quindi aumentai il passo ma nulla da fare.
??: HEY ragazzina tu per caso sei la sorella dell' invincibile Mikey il capo della Toman?
La sfiga mi persegue ma che cazzo! Continuai a camminare facendo finta che non stessero parlando con me, inutile dire che uno di loro mi prese e mi girò per farsi guardare. Ero paralizzata.
??: Stavo parlando con te ragazzina.
T/n: i-io non so c-chi sia....
Fanculo la mia voce di merda.
??: Non mi starai mentendo giusto.
Non riuscivo a guardarlo negli occhi mi voltai per non guardarlo.
Tirò fuori il telefono e mi mostrò una foto di me e Mikey che parlavamo.
??: Questa non sei tu eh?
Un ragazzo mi prese per il collo e mi sollevò come se fossi una piuma.
Mi dimenai iniziavo a respirare sempre meno e i miei piedi ormai non toccavano in terra.
T/n: v-vi p-prego....
Tutti si misero a ridacchiare di me purtroppo a qull ora non c'era nessuno che potesse aiutarmi.
Dopo lunghi e infiniti minuti smisero di ridere sembravano terrorizzati da qualcosa che stava dietro di me.
??: Non è equo prendersela con una ragazzina e in più voi siete in tanti non vi sembra?
Non riconoscevo questa voce non potevo vedere la persona che era dietro di me.
Il ragazzo mi lasciò cadere in terra ed inizia a tossire e respirare.
In telefono cadde di fianco a me e vidi che mio fratello continuava a chiamarmi ma non avevo le forze di rispondere.
??: N-noi non vole-
Il ragazzo li fulminò per farli tacere. Era un ragazzo altro probabilmente più grande di me aveva i capelli non troppo lunghi. Non riuscii a vedere il colore dei sui capelli fino a quando non si spostò sotto la luce del lampione. Li aveva azzurri e biondi, gli occhi invece erano di un marrone chiaro.
??: Lei è la-
Gli si avvicinò di scatto e la cosa li fece ammutolire.
??: Non mi interessa chi lei sia! Non la toccherete più! Ne lei e neanche qualsiasi altra ragazza!
Ci fu un silenzio o almeno io tossico loro facevano silenzio e il mio telefono continuava a suonare.
Allungai la mano vero il telefono e risposi.
Mikey: perchè cazzo non rispondi eh?!
Non riuscivo a rispondergli quindi il ragazzo mi prese il telefono e parlò.
??: Senti non so chi tu sia ma muovi il culo e vieni al fiume l'anno strozzata.
Mise giù.
Si avvicinò a me e mi porse il telefono e poi si fiondò sui ragazzi e li prese a punti tutti dal primo all'ultimo. Appena finì soddisfatto del tuo lavoro mi si avvicinò e mi mise la testa sulle sue gambe aspettando che mi riprendessi.
??: Sono Rindo.....Rindo Haitani.
Riuscì a mala pena a rispondergli.
T/n: i-io sono T/n....
Mi sorrise aveva degli occhiali oro come i suoi capelli.
Rindo: non dire a nessuno chi sono perfavore di soltanto che uno sconosciuto ti ha aiutato...mi metteresti in una brutta posizione.
Annuì in segno di accondiscendenza.
Rindo: ora vado spero di rivederti piccolo girasole...

Rindo x RenderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora