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??: ma c'è una cosa che proprio non capisco.... perché tu non voglia curarti...

Rindo: cosa...sta dicendo T/n..
Mi voltai e vidi Erick la mia faccia era terrorizzata.
T/n: non ti ho dato il permesso di parlare con loro al mio posto! Non è il tuo lavoro Erick tornatene in ospedale!
Erick: tu sei mia amica-
T/n: No....tu sei il mio medico e quello della mia piccola Sakura...e non hai il permesso di parlare di me senza consenso.
Erick: penso di essere sempre più stupido a cercare di ragionare con te T/n! Cazzo! Non permetterò e lo sottolineo NON LO PERMETTERÒ! Che tu ti uccida così.
Manjiro Sano per tua sorella c'è una cura ma è sperimentale e costa tanti soldi....potrebbe salvargli la vita. Una parte la pagherò io l'altra vedremo come fare.
Mikey: pago io per lei, tu Erick....ti farò recapitare dei soldi per avermelo detto.
T/n: non potete decidere per me! Serve la mia firma e io non la voglio fare Manjiro!
Mikey: la farai! Punt-
T/n: non te lo ricordi?! Dopo quello come fai a dire una cosa del genere.
Mikey: lo so! C'ero anche io, ma siamo andati avanti....
T/n: non voglio e non lo rifarò l'avevamo entrambi e il male da strapparti le viscere a morsi non me la sono mai dimenticata.
Erick: di cosa stai parlando?!
T/n: io e Mikey avevamo una malattia dalla nascita che è stata curata.....l'anemia falciforme. Mikey cammina dai ce la puoi fare ancora un altro passo giusto?!
Il suo sguardo era pietrificato si ricordava di quei periodi dove il solo camminare ci faceva venire il voltastomaco.
T/n: ora con tutto il rispetto vado a consegnare il mio distintivo e a consegnarmi alla polizia.
Sbattei contro mio fratello che aveva fatto una benda di salvataggio per il suo braccio.
T/n: Erick attento a non farti sbranare da quei leoni.
Lo dissi indicando le due gang.
Erick: ti accompagno io dove stai andando.
Lo fulminai e presi la moto di mio fratello.
Mikey: quella è la mia!
T/n: era di nostro fratello e sottolineo nostro. Ah giusto! Vai in ospedale...sai tu ho sparato.
Gli feci il dito medio come una bambina quando me ne andai da lì.
Corsi dalla polizia o meglio dal mio capo...Naoto.
Appena arrivai agli uffici investigativi corsi verso il suo ufficio.
Vidi Naoto in piedi.....mi stava aspettando, aprii la porta e arrivai fino alla sua scrivania senza emettere una parola. Appoggiai sulla scrivania quel maledetto distintivo.
T/n: mi dimetto.
Naoto: cosa vuoi che faccia?! Vuoi che ti metta dietro le sbarre o che ti lasci andare come se nulla fosse come se non avessi sentito nulla di quello che hai detto oggi?!
T/n: Sai Naoto...io ho avuto l'anemia falciforme insieme a mio fratello eravamo piccoli e ci ricordiamo poco e niente ma è tutto un incubo quel periodo Shinichiro ci aiutava a sentirci meglio...Mikey dopo essere guarito si è iniziato ad allenare e io ho imparato ad usare una pistola grazie ad Izana. In seguito è nata Emma e ce ne siamo presi cura. Ci siamo sempre protetti Shinichiro proteggeva tutti e quattro senza pensare per un attimo a se stesso, Izana proteggeva me e Shinichiro e quando è morto a perso una parte di se, Mikey proteggeva tutti persino Izana anche se non lo conosceva inconsciamente lo faceva, Emma proteggeva me e Mikey. Ecco chi siamo Naoto ecco chi sono i Sano.
Naoto: e tu? Chi proteggi?
T/n: provavo a proteggere Shinichiro ma purtroppo è deceduto, Izana idem e anche la mia sorellina. Sono tutti morti a parte me e mio fratello, io lo abbandonerò presto quindi conto che se deciderai di mettere in prigione qualcuno sarò io.
Naoto: sai ho un idea per te....farai quel che ti dico.....va bene?
T/n: v-va bene.
Naoto: andrai a curarti in clinica non ci sono obiezioni sennò sbatterò tuo fratello nel braccio della morte.
Stronzo era l'unico aggettivo che mi veniva in mente in quel momento per descrivere Naoto.
Così feci iniziai quell'infernale terapia nulla da dire oltre al fatto che odiavo quelle persone. Non volevo vedere nessuno perchè stavo sempre male così da una o due settimane siamo arrivati al mese.
Kazutora: T/n devi andare....esci di li!
Si mi ero chiusa in bagno so che è un comportamento da bambina ma il male che provavo durante quelle terapie era peggio di una tortura.
Kazutora: dai T/n...andiamo...hanno detto che sta funzionando....sei ancora qui.
Non dissi nulla, mi alzai e mi guardai allo specchio. Ero dimagrita, debole e avevo delle brutte occhiaie.
Aprì la porta di scatto e non dissi niente al mio migliore amico che nonostante tutto mi aveva salvato la vita. Era l'unico che vedevo in quel periodo non permettevo neanche al padre di mia figlia di vedermi....e non vedevo neanche Sakura per non spaventarla.
Kazutora: T/n vieni di qua di là c'è-
Neanche il tempo di finire la frase che Rindo mi vide...certo non ero come prima....ero lievemente più magra...ma almeno non si vedevano le ossa.
Rindo: ...T/n?
Cercai di scappare via ma lui mi bloccò e chiese gentilmente a Kazutora di andarsene da Sakura.
Quando scomparve dalla nostra vista Rindo parlò.
Rindo: c-come stai girasole?
Scossi il capo in segno che stavo bene.
Avevo smesso di parlare era il mio rifiuto verso quella malsana cura sperimentale.
Rindo: parlami T/n...
Kazutora: T/n ha smesso di parlare.
Rindo: perché?! Che gli hanno fatto?!
Kazutora: non so perchè abbia scelto di farla perchè si vede che la odia. Da quel giorno Che doveva essere in prigione non vede Mikey non vede Sakura e non vede te.
Non voleva vedere nemmeno me purtroppo è costretta da fatto che è troppo debole per guidare.
Rindo: perchè lo fai se ti fa stare così male? Smetti se è quello che vuoi....
Sgranai gli occhi.
T/n: n-non....p-posso s-sme-ttere. p-pre-ferisco....m-morire.
Gli occhi dei due si congelarono.
Rindo: non dire stronzate!
Gli feci un piccolo sorriso uno dei pochi che mi concedevo in quel periodo.
Feci segno a Kazutora che eravamo in ritardo e mi girai di spalle.
Andammo via dalla casa senza farci troppo notare e tornammo nello stesso modo, soltanto che io ero sorretta da Kazutora.
Kazutora: ti senti bene?
Io annuii. Sentivo come un tarlo martellarmi nella testa era ripetuto interminabile mi faceva male qualsiasi cosa, mi girava la testa e l'unico pensiero che avevo in quel momento era di non voler più vivere.
Kazutora: Mikey è guarito dalla ferita...guarito del tutto.
Gli feci un sorriso triste ormai rannicchiata dal bracciolo del divano.
In quel momento squillo un telefono....quello di Kazutora.
Lo vidi alzarsi e andare nell'altra stanza.
Kazutora: pronto?....si sono io. Davvero?! Dice sul serio? La ringrazio davvero grazie mille.
Entrò nella stanza con un sorriso smagliante.
Kazutora: T/n! Il cancro è sparito. Ce l'hanno fatta non c'è più.
Non ci credevo lo avevamo sconfitto...si noi....io e Kazutora che mi era sempre stato vicino.
Kazutora: dobbiamo chiamare tutti e dirgl-
T/n: no. Prima voglio riprendere le forze e poi incontrerò chi devo.
Lui mi guardò sorridendo.
Kazutora: tu non cambi mai vero?
Inutile dire che quando mi fui ripresa caricai la mia pistola e me la incastrato tra i pantaloni. Era ora di fare visita a del persone.
Kazutora mi stava dietro con la sua moto, arrivai al palazzo della Bonten. Dovevo incontrare mio fratello.
Appena arrivammo vidi Kazutora salutare delle persone che ci stavano aspettando.
Mi girai verso di lui per chiedergli cosa significasse tutto questo.
Kazutora: amici di riformatorio. Meglio essere in tanti.
Senza dire nulla mi avvisi verso quel imponenza. Arrivai all'ascensore senza troppi problemi schiacciai il pulsante per arrivare all'ultimo piano.
X: Kazutora ci puoi spiegare meglio che dobbiamo fare?
Kazutora: se ci sarà uno scontro dovete picchiare gli altri.
X: contro chi siamo?
Kazutora: Manjiro Sano, l'invincibile Mikey.
X: quello è un mostro non puoi-
Lo fulminai.
T/n: attento a come parli di mio fratello.
Si ammutolirono tutti appena in tempo.
Le porte si aprirono mostrando qualche subordinato di mio fratello e più avanti nel corridoio la vidi. La mia piccola Sakura.
T/n: Sakura!
Lei si voltò e mi iniziò a correre in contro.
Sakura: mamma!
Mi saltò in braccio, la iniziai a coccolare.
Sakura: dobbiamo dire al papà e agli zii che stai bene.
T/n: sono venuta proprio per questo.
Sentì una voce preoccupata chiamare Sakura. Vidi comparire Ran sulla soglia.
Ran sbiancò e mi corse in contro...lui non sapeva granchè di quelli che stavo passando ed il fatto che fossimo molto legati si dimostrava. Mi abbracciò facendomi quasi cadere in terra.
Ran: piccolina stai bene.....non sapevo quasi niente sulla cura...
T/n: l'ho battuto Ran...ho vinto.
Ran si scostò per guardarmi negli occhi quelli che per molto tempo ho considerato quelli di un fratello maggiore. Stava per scoppiare a piangere mentre mi guardava.
Ran: grazie di non essere morta...aspetta non dirmi che sei venuta qua per litigare con-
Gli sorrisi e gli bastò come risposta alla sua domanda.
Ran: non cambi mai.
Si avviò per primo tenendo per mano la mia bambina, noi lo seguimmo a ruota.
Entrò nella stanza aprendo le porte, noi aspettiamo si richiudessere e le riaprì.
-volevo un entrata come si deve mi dispiace Ran-
Nella stanza c'erano Rindo, Koko, Sanzu e gli altri...ma il più imponente anche se nella sua piccola statura era Mikey al centro che aveva un espressione dura, fino a quando non mi notò.
Mikey: ma che cazzo?! T/n!
T/n: ce mia figlia le parole.
Mikey: non dovresti essere qui sai che ti rimane poco tempo devi an-
Rindo: non sta più facendo la cura, l'ho vista com'era.....è guarita.
T/n: esatto e adesso fratellino mio mi ascolti.
Mikey: siamo gemelli smettila!
T/n: come va la spalla stronzo?
Mi guardò in cagnesco.
Mikey: stavo meglio prima che mi sparassi!
Mi ringhiò contro.
T/n: devo sistemare delle cose con delle persone è l'unico favore che ti chiedo. Mi aiuterai.
Mikey: a cosa ti servo?
T/n: picchiare delle persone mentre sparo ad una persona.
Mikey: m-ma che stai dicendo...?
T/n: hai presente le pistole? Ecco quelle si usano per sparare. Io userò la pistola per uccidere una persona.
Rindo: cosa pensi di fare? Guarisci e ti metti a fare la gangster?
Ran: Rindo smettila!
Ghignai soltanto per irritarlo mi aveva provocato e suo fratello mi aveva difeso meglio di così cosa poteva esserci?
Ran: T/n non è stupida e ti ricordi che ci ha salvato la vita. Lei non ci ha mai chiesto una cosa del genere e sai com'è fatta....lei odia la violenza.
Mikey: va bene!
Gli feci un sorriso sornione vittorioso. Senza pensarci alzai la pistola guardando Kazutora esultando, lui in risposta mi sorrise. Appena gli amici di Kazutora videro la scena si saltarono addosso ridendo ed esultando.
Mia figlia non capendo cosa dovesse fare si mise a saltellare.
Mikey: voglio sapere chi è.
T/n: lo scoprirai quando domani li attaccheremo.
Mikey: se è qualconi di forte com-
T/n: il più forte che io abbia mai conosciuto è nostro fratello. Gli altri...come te....Li gestisco.
Koko: tu non cambi mai vero T/n?
T/n: il mio più grande gioco è la vita Koko se non giocassi più significherebbe che sarei morta.
Kazutora: che vuoi fare?
T/n: salire più in alto che posso.
Lui scosse la testa ridendo.
Kazutora: va bene.
Uscimmo dalla stanza il più velocemente possibile. Le sofferenza che avevo dovuto sopportare le perdite.....tutto questo era per arrivare fino a qui. Il puro e vero sangue o per lo meno non il mio.

Rindo x RenderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora