Capitolo trenta

815 22 4
                                    

Melissa

Jenny è andata via da poco, sono sola ora in casa. Mi stendo nel letto, ma nulla da fare, non riesco proprio a smettere di pensarla e dormire. Molto probabilmente non mi vuole più, sono una persona schifosa, mi faccio schifo, mi alzo vado in bagno e con la lametta lascio qualche taglio sulle mie braccia, affondo sempre di più, ma nulla potrà mai bastarmi. Tranne una cosa, si una sola, devo farlo, è quello che mi merito. Tanto ormai non tornerà più da me. Mi guardò allo specchio, ho una felpa larga e dei calzoni di tuta. Chissà dov' è.
Così scelgo di farlo, mi siedo li sul bordo della mia finestra da dice una volta fumavo e osservavo Roma pensandola felicemente.

Arianna

Finisco di fumare e scelgo di andarle a parlare non posso più resistere. Salgo le scale velocemente e arrivo davanti alla sua porta, è così strano, sto li per un po', poi mi decido a bussare, non risponde, busso ancora e ancora, sempre più forte, inizio a impancarmi, poi prendo la chiave di emergenza sotto il tappetino, Antony mi aveva detto di questa chiave tempo fa. Entro in casa, lei non c'è, vado in camera sua, è chiusa a chiave. Così busso, ma non risponde nessuno
-Melissa, stai qua? Melissa aprimi dai, dobbiamo parlare. Sono Arianna, beh lo avrai capito dalla voce, o mi apri o sfondo questa porta
Non mi apre così inzio a cercare di sfondare la porta, vado poi a prendere un coltello in cucina e forzando la serratura riesco ad aprire la porta. Entro nella stanza ma.....

L' unica forza che ho// ArieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora