capitolo trentacinque

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Arianna

Arrivo a casa e mi lavo e mi vesto, ci metto abbastanza, anche se in realtà pensavo solo a lei, non ne potevo più di aspettare, una volta finito mi ricordo che devo portare dei panni a Melissa, non ho la forza di tornare in casa sua quindi prendo uno zaino mio e ci metto dentro delle maglie e dei calzoni miei comodi, tanto deve stare in ospedale. per l'intimo scrivo ad Antony.
arrivo in ospedale, vedo la sua ex, si quella ex Giulia, aspetto di vedere dove va e quando sono sicura che sta andando verso la sua stanza, accellero e la blocco per un polso
-e tu che cazzo vorresti fare
-andare a vedere come sta?!- risponde lei
-no, tu non ci entri in sta stanza, la fai stare solo male, sei stata tu la causa dell'inizio dei suoi problemi
-ah, e perché guarda caso vi ho visto fare una scenata fuori dalla discoteca, poi tu sei partita per milano e lei ha provato a suicidarsi
-si ma sono la causa anche per cui non è saltata da quella finestra, non mi metterai la tua merda in testa. ora cavati dai coglioni o te meno
-si dai, casomai torno dopo così siamo solo io e lei
-ma vaffanculo-pronuncio queste ultime parole poi mi giro ed entro nella stanza, è con Jenny
-Ciao Meli, ah c'è stai già te Genna, allora vi lascio rientro tra poco
-no, ho chiesto con i dottori e mi hanno detto che siccome è in una singola possiamo stare in 3 dentro
-ah, perfetto

mi avvicino a lei, l'abbraccio e le lascio un bacio sulla guancia
-ciao ari,ti sei riposata un po?
-un po' si dai
-mi hai portato i panni perché ho bisogno di una doccia, mi sento proprio sporca
-si, certo, ma c'è la fai a lavarti?
-bho, credo di sì. penso di lavarmi ora così per pranzo sto già pulita
-se vuoi ti aiuto a lavarti-le propongo, solo dopo mi accorgo di quanto sono stata sfacciata.
jenny ride, mentre Melissa è un po' imbarazzata
-va bene, grazie
-allora io esco, quando avete fatto chiamatemi, sto qua nelle sedie fuori. a dopo- dice jenny lasciando la stanza

aiuto Melissa ad alzarsi dal letto, una volta in piedi, la abbraccio
-non lo fare più capito?- le dico - mi potevi chiamare e dire tutto, sarei scesa a Roma subito-
-scusa ari
-non ti preoccupare ora è tutto a posto

rega so che è corto peró ultimamente non ho molto tempo e voglia de scrivere, state prontx al prossimo capitolo :)

L' unica forza che ho// ArieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora