Ci sorridono gli occhi

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Dopo un intenso momento di passione, Manuel e Simone sono a letto insieme, sotto le coperte.

I loro vestiti sono sparsi un po' ovunque e i loro capelli sono scompigliati.

Simone guarda Manuel, che ha la testa appoggiata sul cuscino con il volto rivolto verso di lui e gli occhi chiusi.

Il suo petto si alza e si abbassa lentamente e il suo respiro è silenzioso.

Simone non riesce a trattenere un sorriso seguito da una risatina.

"Che fai, dormi?".

Manuel apre appena gli occhi.

"So' stanco Simó. Famme dormire un po'"

"Stai bene sì?"

"Sto bene sto bene. Ho sonno"

"Senti non è il caso che ci sistemiamo? Tua madre quando torna?".

Manuel sbuffa e si sveglia completamente.

"Mi madre cazzo. C'hai ragione.
Passame la mia roba".

Simone ride e raccoglie da terra i suoi vestiti e quelli di Manuel.

Dopo essersi infilato la maglietta, Manuel guarda Simone, intento a vestirsi.

"Ammazza oh che bel culo che c'hai".

Simone gli tira un calzino addosso e Manuel ride.

Inaspettatamente, Manuel decide di lasciar uscire dalla sua bocca delle parole che gli vengono dal cuore.

"Comunque... È stato bello prima".

Simone lo guarda e accenna un sorriso.

"Anche per me. Quindi?"

"Quindi cosa? Lo rifaremo"

"Però Manuel io voglio sapere una cosa. Per te cos'è stato bello? Farlo o il fatto che ci fossi io?"

"Perché te fai ste pare inutili"

"Pare inutili? Cambi idea come il vento. Fammi almeno capire. Prima non ti piacciono i ragazzi, poi mi dici che ti piaccio"

"Senti Simó. Te l'ho detto. Tu me piaci. Dovresti provare a metterti nei miei panni. È strano per me"

"Guarda che è strano anche per me Manuel. Tu sei stato la mia prima volta"

"Eh... Lo stesso vale per te"

"Lo so che non ti piace parlarne, ma almeno mi metto l'anima in pace. Saremo mai qualcosa?".

Manuel deglutisce.

"Magari sì. Me piaci Simó. Dico davvero. Un casino".

Manuel non riesce a sentirsi del tutto libero.

Da una parte, è riuscito a confessare i suoi sentimenti ad una persona con cui mai avrebbe creduto potesse esserci qualcosa.

Ma dall'altra, non si sente ancora pronto per fare un passo così grande.

Iniziare una relazione con un ragazzo.

E gli brucia il petto quando ci pensa.

Pensa a Simone, a come potrebbe stare.

Perché Simone, a differenza sua, un'idea chiara in testa la ha.

È pronto per iniziare un percorso della sua vita mano nella mano con lui.

Senza curarsi di ciò che pensa la gente.

Simone è entrato nella sua testa e nel suo cuore, senza che lui lo volesse.

Ha provato a negare a se stesso di provare qualcosa, ma quando c'è di mezzo l'amore, c'è ben poco da fare.

È il momento di non far più tacere le farfalle nello stomaco.

Simone è così bello, sensibile e da proteggere.

E Manuel ne è attratto alla follia.

Sente di aver bisogno di lui più di ogni cosa.

"Senti", dice Manuel a Simone, dopo aver riflettuto a lungo mentalmente. "Cosa ne dici se ci proviamo?".

Simone sbarra gli occhi.

"Ci proviamo nel senso..."

"Se ci proviamo. In quel senso"

Simone sorride.

"Sei veramente Manuel? Quello che conosco io?"

"Che coglione sì che so io".

Simone ride, e anche Manuel.

Anche i loro occhi sorridono.

E le loro anime, i loro cuori.

Simone prende Manuel per un braccio e lo trascina verso di sé.

Appoggia le labbra alle sue e un turbinio di emozioni sembra danzare nell'aria.

Il sapore del loro bacio è un buon sapore. Sa di coraggio e profuma di libertà, perché Manuel ora si sente libero dalle sue paure.

In quel momento, Anita entra nella stanza e coglie i ragazzi di sorpresa.

*

Stay tuned 😏😏

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