Riposi ordinatamente i libri nella mia borsa a tracolla e subito dopo chiusi l'armadietto di ferro stando attenta a non far rumore.
Appena mi voltai, due occhi verde scuro mi stavano guardando severamente.
"Oh Dio Jeff, mi hai fatto prendere un colpo" dissi portandomi una mano al petto "Potevo rimanerci secca."
Un cipiglio gli si formò in fronte "Se tu la smettessi di evitarmi magari non sarei costretto a comparire così."
"Che? Io non ti evito." mentii.
In realtà stavo cercando di evitarlo in tutti i modi, serbavo ancora dell'imbarazzo nei suoi confronti per il rifiuto che gli avevo dato poche sere fa.
Non che non volessi stare con lui, era piacevole parlare con lui, infatti era una delle poche persone in questa scuola con cui mi sentivo abbastanza a mio agio, ma.. ma era Jeff.
E io avevo rifiutato di baciarlo.
E non c'era cosa più imbarazzante e scomda dello stare insieme ad una persona che vuole di più da te mentre tu non vuoi niente.
E sopratutto dopo quel'episodio -molto, ma molto- imbarazzante di poche sere fa, non riuscivo quasi nemmeno a guardarlo negli occhi senza la voglia di essere inghiottita dal pavimento per l'imbarazzo.
Anche se quella che si doveva sentire in imbarazzo non ero io, ma era più fforte di me provare dispiacere per lui.
Non aveva senso, lo so.
"Non raccontarmi fandonie Anjy, ho fatto qualcosa di male? E' per l'altra sera non è vero?" disse lui avvicinando il suo corpo al mio, facendomi così indietreggiare e sbattere contro gli armadietti freddi.
Deglutii imbarazzata ed abbassai lo sguardo "Uhm.. no, cioè si. No, okay. Forse."
Jeff alzò un sopracciglio confuso "Cosa?"
Scossi la testa imabrazzata "Probabilmente.. forse sono.. imbarazzata da te.. sai, per quello che è successo fra di noi."
"E perchè mai dovresti essere imbarazzata? Sono io quello che.. si, dovrei essere io quello imabrazzato di parlarti, non tu."
Mi mordicchiai il labbro nervosamente "Io.. non lo so.. mi dispiace"
Jeff mi guardò dolcemente, scuotendo poi la testa e, per mia sorpresa, mise una mano al lato della mia testa, poggiandola sugli armadietti.
Quel gesto mi rese inspiegabilmente nervosa.
Ed agitata.
E leggermente irritata.
"Non esserlo, mi dispiace a me di essere andato di fretta. Non sei come le altre ragazze, lo so. Vuoi andare con calma e io ti rispetto."
Mi limitai ad annuire e, vedendo le mie guance leggermente arrossate e il mio sguardo che guizzava in ogni angolo, capii che non solo mi sentivo a disagio, ma dovevo anche andare.
Così fece un passo indietro e prese le giuste distanze da me "Allora vuoi che ti accompagni a casa?"
Scossi la testa "Ho ancora un paio di lezioni, sai, mi aggiungono ore per non esserci andata nei tre mesi precendenti."
"Oh" disse lui annuendo "Ho capito, però.. mi chiedevo.. visto che vuoi andare con calma.. s se tipo ti andava di fare un giro più tardi, un appuntamento. Così si inizia di solito.."
Aggrottai la fronte "Ah"
Jeff si portò una mano sul retro del collo e se lo massaggiò nervosamente "Se non vuoi fa niente.. è che-"