Capitolo venti

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-Louis...- parla Harry. -Louis, cos...-

-Louis, oi.-

Il principe apre di scatto gli occhi, trovandosi Harry a pochi centimetri dal suo viso. Lo spinge, asciugandosi gli occhi da qualche piccola lacrima scesa senza che se ne accorgesse.
Si è solo addormentato per due minuti, eppure la sua mente aveva già iniziato a tirar fuori i ricordi.
Cambridge è piena di immensi parchi e prati verdi dove a Louis piacerebbe molto passare il tempo, ma voleva un po' di privacy quindi i cinque si trovano sul retro della casa di Liam oggi.
Sono seduti nello splendente giardino e ognuno fa diverse cose: Zayn ha un taccuino in mano e disegna Liam, in posa a bordo piscina, Niall ha una chitarra in mano e suona qualche rilassante melodia e Harry e Louis pensano alla lettera di Amy.
Volevano un posto diverso questa volta, altrimenti sarebbe stato tutto troppo monotono. C'era bisogno di aria aperta per poter ideare qualcosa al meglio, ma mentre pensava si è addormentato sull'erba.

Harry lo guarda preoccupato. -Stavi pensando a qualcosa?-

Ormai ci pensa sempre più spesso, e crede di star impazzendo. Gli fa male ricordare tutto quello, ed è per questo che si è ritrovato il volto bagnato.

Louis scuote la testa e sorride. -Non ricordo, sarà stato un brutto sogno.- inventa.
Non ha il coraggio di dire nulla come al solito, ma ne avrebbe tanto bisogno. Ora con il fatto della lettera, la cosa è anche peggio.

-Hai sussurrato il mio nome.- fa spallucce. Sembra essere turbato.

Lo ha fatto sul serio? Che coglione. -Oh, non ne ho idea.- continua a mentire. -Lascia perdere, tranquillo..-

-Va bene...- borbotta.

Nel frattempo, Louis osserva un po' gli altri. Vede come Niall pizzica le unghie alle corde della chitarra in modo molto concentrato, così come Zayn nella sua arte.
Non riesce a vedere il disegno, ma è attento e guarda Liam in un modo interessante. Non saprebbe dire se è perché lo sta disegnando o perché gli piace, ma crede più la seconda.
Secondo ciò che Niall ubriaco fradicio ha detto a Louis e Harry, a quanto pare l'altra sera al pub gli ha visti scambiarsi un bacio abbastanza intenso. I due non hanno spifferato nulla e non sanno quanto sia realmente affidabile Niall, date le condizioni in cui si trovava, ma molto probabilmente è vero perché ora i due si comportano molto più da coppia carina che da normali amici.
Gli piace l'atmosfera che c'è. È sempre piacevole passare del tempo con loro, e gli piace che anche se ognuno fa cose differenti parlano e si divertono ugualmente.
Stanno parlando della serata al pub e di Amy, ma il principe al momento non ascolta. Sta rileggendo la lettera. Ne hanno già parlato molto lui e Harry, ed è deciso: ha finalmente intenzione di incontrarla. Questo cambia davvero molte cose, ma dovrà aiutarlo con i discorsi e tutte queste cose, e non sa bene cosa pensare. Ora sarà finalmente Harry a dover creare un discorso (sebbene sempre con il suo aiuto) e Louis non parlerà più con lei.
Harry ci uscirà.

Comunque, prima che ci pensi ancora, questo è tutto quello che la lettera dice:

H, vorrei risponderti in tanti altri modi e fare altre mille osservazioni al riguardo insieme, ma non credi stia diventando difficile confrontarci ora? Vorrei discuterne finalmente dal vivo e parlare di tutto, ma solo se tu ti senti pronto. Altrimenti risponderò normalmente alla tua lettera precedente.
Faccio però un tentativo, e ti chiedo di presentarti martedì in biblioteca, nella sezione letteratura inglese.
Se non vorrai, lascia la tua lettera nel libro che cito ora, ma mi dispiacerà trovarla e non trovare invece te.
Spero di vederti, sono ansiosa e curiosa.
In caso, a martedì.
"Io non mi dichiarai mai a voce: ma, se gli sguardi hanno un linguaggio, anche il più autentico imbecille avrebbe potuto accorgersi che ne ero innamorato cotto."
-Amy.

Love letters; Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora