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Questa volta però il finale della serata è diverso, io sono ancora stordita a causa dei vari liquori che ho mischiato e Carlos mi accompagna fino alla camera

«Resta con me» gli sussurro biascicando

Quando lo abbraccio sento il suo petto sotto di me irrigidirsi e senza aggiungere altro apre piano la porta e mi aiuta a spogliarmi. Lo vedo indugiare sulla schiena nuda attraverso lo specchio e poi piano far scivolare a terra il vestito portando giù le spalline. Carlos distoglie lo sguardo e mi porge la vestaglia

«Già mi hai vista nuda» dico ridacchiando e chiudendomi la vestaglia, lui alza lo sguardo serio

«Ora è diverso. E non voglio che tu faccia qualcosa di cui te ne potresti pentire domani mattina.»

«Allora ho ragione che sei troppo razionale.»

Non mi risponde e mi porge un bicchiere d'acqua

«Bevi e poi mettiti a letto»

«Sei anche autoritario Carlos Sainz, mi è sempre piaciuto questo tuo lato» vedo le sue labbra incresparsi in un leggero sorriso per poi accompagnarmi sotto le coperte, il tepore mi rende le palpebre più pesanti ma prima di addormentarmi sussurro

«Resta qui. Ti voglio accanto a me, non sai quante notti ho sognato di essere tra le tue braccia»

«Dafne...» dice Carlos facendo un sospiro

Sento il fruscio dei suoi vestiti e il suo corpo contro il mio sotto le coperte.

Al mattino mi sveglia un impertinente raggio di luce negli occhi e un forte mal di testa. Sento un peso sul mio fianco e scorgo il braccio villoso di Carlos. Ho un sussulto. Non mi ricordo niente.

Il mio repentino movimento lo sveglia e si stropiccia piano gli occhi

«Tranquilla, non abbiamo fatto niente.» Dice lui borbottando dopo aver visto la mia faccia perplessa

«Ieri ho esagerato. Dovrei smetterla di trascinare la mia emotività sull'alcol o sarò costretta ad andare agli alcolisti anonimi.»

«È vero. Hai esagerato. Ma non scherzare su queste cose. Tutti alziamo un po' il gomito ogni tanto e forse l'alcol ti ha aiutata a dire cose che non mi avresti mai detto da sobria» Carlos ammicca, io sento le mie guance diventare scarlatte come al solito.

Consumiamo la colazione in camera in silenzio, ma non uno dei nostri soliti silenzi rilassati dove non c'è bisogno di parole. Sento la tensione sia da parte mia che da parte sua. Di cose non dette, cose che forse abbiamo paura di dire.

«Scusami per ieri, ti ho rovinato la serata.» Dico io rompendo il silenzio

«Non hai rovinato proprio niente. Non vorrei essere in questa situazione con te, tutto qui.»

«Non sono io che ho rivisto la mia ex di nascosto mi pare» dico lanciandogli uno sguardo di sfida

«Vuoi davvero continuare con questa battaglia Dafne? Io sono stanco. Vorrei avere la possibilità di riacquistare la tua fiducia. Ho sbagliato. Ma con Nuria è complicato.»

«E allora spiegami! Cosa ti tiene ancora legato a lei? Cosa c'è che non so, se magari mi facessi capire potremo lavorarci.»

Lo sguardo di Carlos si fa più serio, il suo respiro fino a un momento prima regolare inizia ad accelerare e poi d'un tratto, inizia a parlare «Io e Nuria ci conosciamo da giovanissimi come ben sai. Per questo motivo le nostre famiglie sono molto legate, indipendentemente da quello che è successo tra di noi. Suo padre è un uomo influente e ha sostenuto la mia carriera. È stato uno dei miei primi sponsor e lo è tutt'oggi. È come se mi sentissi in debito con lui e allo stesso tempo imprigionato in un rapporto che vorrei chiudere del tutto.»

I need you to stay || Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora