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Atterriamo in una pista diversa da quella di Monza e intuisco che si tratti di quella di Fiorano, la pista personale della Ferrari dove effettuano anche i drive test Carlos e Charles.

Carlos mi prende la mano e mi guida verso un box dove sono ad attenderci alcuni dipendenti

«Buongiorno signorina Bosi! Ciao Carlos! Innanzitutto buon compleanno.» Il meccanico che riconosco si gira verso un baule e prende una tuta a scacchi controllando la taglia «Carlos le mostrerà dove indossarla»

Sono sempre più perplessa. Cosa ci devo fare con quella tuta? Non vorrà mica farmi guidare una macchina sportiva? Sono un'ottima guidatrice ma ho paura di far danni a un'auto da migliaia di euro. Guardo Carlos perplessa ma il suo sguardo rimane imperscrutabile ma divertito. Lo seguo verso degli spogliatoi «Allora, vuoi dirmi qualcosa? Questo mistero mi sta uccidendo!»

«Dai manca poco!» Dice Carlos schioccandomi un bacio «Indossala e poi torna qui da me, così nel frattempo mi preparo anch'io!»

Rimango per un attimo con la tuta tra le mani e poi mi chiudo in uno degli spogliatoi. Che strana la vita, neanche nei miei sogni più fantasiosi avrei mai immaginato di trovarmi qui, con il mio ragazzo pilota di formula uno, nel giorno del mio compleanno. Sorrido tra me e me mentre chiudo la zip e mi guardo allo specchio. Devo dire che con questa tuta non sono niente male, mi dona.

Quando esco dallo spogliatoio, trovo Carlos con una delle sue consuete tute rosse da corsa e mi salta un battito. È bellissimo con il suo ciuffo spettinato e con il suo sguardo che sembra trafiggermi. Lui ha la stessa reazione quando vede me e sussurra un «Wow...»

Controlla che sia tutto in ordine sulla mia tuta e poi mi sussurra all'orecchio «prima che non riesca a resistere all'istinto di sfilartela, andiamo» mi provoca un brivido e di spalle appoggio la testa sul suo petto facendo un sonoro sospiro al pensiero di noi due.

Ritorniamo al box e davanti a noi romba una monoposto che fino a poco prima era coperta. Il mio cuore inizia ad accelerare. Guardando meglio mi sembra più larga rispetto alle solite macchine da corsa che ho visto durante le gare. Ci giro intorno incuriosita e quando vedo che oltre al posto del pilota ci sono dei piccoli posti uno a destra e uno a sinistra guardo Carlos con gli occhi che brillano «Non ci credo!» Dico in un gridolino.

Sono troppo emozionata. Non pensavo che esistesse un modello del genere, sarà un'esperienza unica.

«È un gioiellino della scuderia. Non potevo non approfittarne per guidarla con te al mio fianco.»

Ho un brivido lungo tutta la schiena e corro ad abbracciarlo «Sarà sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita. Grazie»

Mentre ci diamo un tenero bacio, sento una voce alle nostre spalle

«Allora, è qui la festa?» Ci giriamo entrambi verso la voce di Charles

«Auguri festeggiata! Mi dispiace fare il terzo incomodo ma dobbiamo essere in tre e Carlos non riesce a stare senza di me!» Ridiamo tutti e tre e nel frattempo mi mettono il casco tra le mani «Sono contenta che ci sei anche tu Charles!»

Dopo esserci preparati, entro nel piccolo abitacolo. Il cuore sembra uscirmi dal petto e ho il respiro corto. Sento improvvisamente una voce nell'auricolare e ho un sussulto

«Dafne se vuoi essere più tranquilla posso guidare io!»

«Ma smettila idiota!»

Sono Carlos e Charles che battibeccano e io rido di gusto divertita.

Il rombo è quasi assordante e quando raggiungiamo in rettilineo quasi smetto di respirare.

«Pronti... partenza... viaaaa!» Dice Charles a tempo con i semafori. Appena si spengono una velocissima spinta in avanti mi crea un vuoto nello stomaco. Lancio un gridolino, sono abituata all'adrenalina ma questa è del tipo del tutto diverso, una velocità estrema, l'emozione di essere qui, la sorpresa di poter fare qualcosa che non pensavo nemmeno fosse possibile la rendono sicuramente una delle esperienze più belle della mia vita.

I need you to stay || Carlos SainzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora