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Felix pov ♧

Bussammo e dopo un avanti aprimmo la porta impacciati.
Eravamo venuti qui, ma in fondo entrambi sapevamo che non avremmo mai avuto il coraggio di dire nulla

"Ok, fatemi indovinare, state insieme, sono la prima persona a saperlo e non sapete come o cosa fare"
Disse con talmente tanta calma da confondersi con il fruscio delle foglie, mentre arricciva una ciocca di capelli annoiata, per lei probabilmente era molto scontato.

"Già..."
"Dio che pesantezza, non rompete i coglioni e andate a pranzo a fare un pic nic o qualcosa del genere, vi copro io, ciao e non fatevi più vedere rotture di palle"
Ci sbattè fuori dalla sua camera lanciandoci dietro un telo per il pic nic.
Ci recammo insieme in cucina dove preparammo due panini da portare, iniziando una lotta di farina molto impegnativa.
Una volta finiti tutti i preparativi pochi minuti prima del pranzo ci avviammo mano nella mano, sta volta però dalla parte opposta della città, sulla collina dietro il castello da cui si aveva una meravigliosa visuale.
Arrivammo, lanciammo tutto a terra e ci sedemmo vicini, mangiando i nostri panini.
Poggiai la mia testa sulla sua spalla, sentendo subito il suo calore.

"Ti amo"
Mi disse sussurrando.
Arrossii, grandando davanti a noi il paesaggio composto da montagne, ulivi e sul fondo dello scenario il mare calmo baciato dal sole.
"Anche io"
Risposi con voce dolce, la più carina che potessi fare.
Volevo farlo sentire amato e apprezzato, perchè del resto tutti ne hanno bisogno, sopratutto lui.
Lo amavo ed era vero, probabilmente se non ci fossimo mai incontrati ora io non sarei felice o magari non in vita.
Mi sedetti in mezzo alle sue gambe, mettendo le sue braccia attorno alle mie spalle.
Ci scaldavamo a vicenda, perchè nonostante il sole illuminasse i nostri visi imbarazzati e emozionati il freddo si faceva comunque sentire.
Era una contraddizione molto strana, chi lo avrebbe mai detto che in una giornata del genere facesse freddo, era come un'apparenza abbastanza banale.
Parlammo di qualsiasi cosa, anche di cosa avevamo fatto in quei mesi distanti.
Nessuno dei due aveva vissuto esperienze interessanti, ma comunque ascoltare la voce dell'altro, qualunque cosa stesse dicendo poteva calmarci in un secondo e farci sentire bene.
Dopo diverse ore  quando ormai il sole non c'era più e quasi non riuscivamo a vederci a vicenda tornammo al castello, anche sta volta mano nella mano, immaginando che piatto prelibato ci avrebbe aspettato al nostro arrivo.
Ci sistemammo i capelli a vicenda e entrammo nella camera da pranzo, fingendo che nulla fosse successo sedendoci.
Come al solito il silenzio era talmente forte da sembrare un fischio estremamente rumoroso, perchè tutti volevano dire qualcosa, ma nessuno sapeva come dirlo.
Si sentivano solo le posate sbattere sui piatti, sospiri malinconici e colpi di tosse.

"Allora, è da un po' che io e il signor Hwang pensiamo a questa cosa, siamo sicuri che risolverà tutto..."
Disse mio padre alzandosi creando baccano con la sedia di velluto rosso, poi proseguì.

"La signorina yeji e mio figlio felix sono promessi sposi, come trattato di pace tra le due coree, siamo lieti di dire che le due famiglie diventeranno una sola e filamente l'unione delle nostre nazioni sarà possibile."

Io e yeji ci guardammo entrambi estremamente allarmati, con gli occhi sgranati, poi mi girai verso hyunjin trannenendo le lacrime, che mi prese la mano sotto il tavolo.
La mia felicità era durata troppo per i gusti dei miei genitori.
Ovviamente ero grato che dovessi sposare yeji e non una perfetta sconosciuta, però il mio cuore si distrusse in tanti piccoli pezzi che caddero nel corpo, facendomi venire delle fitte al petto.

Come avremmo fatto io e Hyunjin?
Perchè proprio in quel momento?

Volevo solamente scomparire, avevo appena finito di essere disperato e triste e già i problemi si ripresentavano più gravi di prima addirittura andando a scalfire sulla mia relazione amorosa.
Feci un respiro profondo alzandomi dal tavolo e senza neanche salutare mi alzai, vedendo seguito da hyunjin e yeji, anche loro preoccupati.

Eravamo tutti nella mia camera, io e hyunjin sul letto pensierosi e yeji mentre scriveva qualcosa sulla scrivania.
L'unico rumore udibile era il movimento della penna che strisciava sulla carta ruvida e ingiallita, il resto era un sottofondo di sospiri e gocce che cadevano sul pavimento a causa della forte pioggia.
L'acqua arrivava torrentizia per le strade e sui tetti, portando con sè anche una forte tristezza e malinconia, oltre all'odore pungente della città bagnata.
Yeji si girò, guardandoci entrambi.

"Ho un piano"
Disse con voce convinta.

Sarebbe riuscita a salvarci?

Piccolo angolino della scrittrice

YOOOOOOOOOOOOOOOOO
sotto richiesta di 20 9847492948479484 persone ecco l'aggiornamento, E QUESTO È SOLO L'INIZIO.
non so se capirete molto visto che ho scritto sto capitolo in 4 giorni diversi, soo boh, buona giornata a tutti bimbi belli <33

non so se capirete molto visto che ho scritto sto capitolo in 4 giorni diversi, soo boh, buona giornata a tutti bimbi belli <33

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awww :))

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awww :))

Ғᴀʟʟɪɴɢ ɪɴ ʟᴏᴠᴇ ᴡɪᴛʜ ʏᴏᴜ🌹*HYUNLIX*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora