Ғᴀʟʟɪɴɢ ɪɴ ʟᴏᴠᴇ ᴡɪᴛʜ ʏᴏᴜ🌹*HYUNLIX*

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(Scusate per le ripetizioni)
Felix pov ♧

Yeji con un sorrisetto convinto iniziò ad abbozzare su un foglio le idee.
"Il giorno del matrimonio quando nel palazzo ci sarà moltissimo viavai voi potreste scappare in Europa con il primo volo possibile, vedete tutte le partenze qui"
Ci porse un volantino un po' piegato e lacerato con tutte le date e gli orari dei voti di tutto l'anno.
"Potreste poi cambiare nome o semplicemente cambiare numero e andare magari a Parigi o a Madrid, insomma in una grande metropoli in cui sia impossibile rintracciarvi, che ne dite, approvate?"

Rimanemmo entrambi a bocca aperta, tutto ciò era geniale, ma allo stesso tempo estremo.
Saremmo dovuti partire e lasciare tutti gli amici, la famiglia, i ricordi e le nostre infanzie come se nulla fossero, andando dall'altra parte del mondo e non farci vedere mai più, solo noi due.
In fondo essere soli poteva essere un'idea invitante, ma allo stesso tempo molto macabra.
Cosa sarebbe successo se ci avessero scoperti?
Probabilmente avremmo vissuto il resto della nostra vita rinchiusi in una scatola di cristallo, in cui non si può uscire o romperemmo qualsiasi cosa e nessuno può entrare.
A quel punto solamente uno sguardo tra me e il corvino ci convinse.
Un solo secondo guardando le sue iridi scure che mi stregavano ogni volta per capire che lo amavo talmente tanto le per lui lo avrei fatto.
Annuimmo entrambi, mentre le mani formicolavano per l'ansia e lo stomaco si contareva.
Mancava così tanto ma allo stesso momento così poco che il tempo, il nostro ultimo periodo nel nostro territorio nativo, sarebbe passato in un soffio, come i petali di una margherita alla brezza estiva.
Mancavano poco più di due mesi e noi due saremmo stati pronti a tutto pur di amarci per sempre e scaladre i nostri cuori con l'altro.
Uscimmo così a fare una passeggiata in città, per sgranchirci e schiarire le idee per la seconda volta in un giorno, ma sta volta sotto la pioggia, il movimento delle foglie, le gocce che cadevano nelle pozzanghere e sugli ombrelli neri e sofisticati degli uomini per strada.
Fu in quel momento che sotto quella forte acqua e il vento fresco vedemmo una figura riconoscibile ovunque, sfocata a causa della lontananza e della leggera nebbia cupa e scura.
Era Lee Minho, che guardava il cielo sconsolato, con vesti e capelli bruni bagnati e goccioline che cadevano dal suo viso stanco.
"Ehy Minho, da quanto non ci si vede"
Dissi io cercando di avvicinarmi, anche perchè non volevo che si ammalasse.
Alzò lo sguardo e il suo viso si illuminò, come quando mi vide dopo la morte di Jisung.
Con occhi quasi sognanti mi rispose
"F-felix, ciao...mi dispiace tanto per quando mi arrabbiai con te, scusami...vorrei solamente vedere la sua tomba per l'ultima volta e godermi della sua presenza tra i fiori e la terra scura."
"Certo...se vuoi puoi venire anche ora, sicuramente ci bagneremo ma nel nostro ombrello c'è spazio anche per te"
Disse Hyunjin sorridente, pieno di compassione.
Fu così che il ragazzo annuì e in poco, tra un tuono e l'altro arrivammo nel giardino reale, davanti alla lapide di pietra grigia sepolta nel terreno ormai fangoso, vicino all'altalena.
Minho la guardava e non toglieva lo sguardo, sembrava la stesse scannerizzando con gli occhi, si mise in ginocchio e scoppiò in un enorme pianto che si confondeva con le gocce del cielo.
Io e hyunjin ci guardammo, il suo viso era angelico, aveva i capelli gocciolanti e bagnati, ma sempre in ordine e straordinariamente attraenti, le guance arrossate, le labbra bagnate e le chiglia nere umide, mentre mi guardava con tristezza, come se provasse empatia per quel pover uomo vicino a noi, desolato per il suo amore perso.
Lo guardai un ultima volta prima di baciarlo, un bacio che si univa alla pioggia e ai petali bagnati che ci cadevano addosso, i vestiti sporchi e ormai logori che facevano intravedere quasi ogni pezzo dei nostri corpi freddi.
Tutto era perfetto e non vedevo l'ora di passare la mia intera vita con lui, Hwang Hyunjin e vederlo ogni giorno della mia esistenza, fin quando la mia vista si farà sfocata e l'udito ovattato, fino all'ultimo secondo della mia vita, completata da lui.

Piccolo angolino della scrittrice

AYOOO, VI CALMATE?
mi avete chiesto in diecicentomila di aggiornare, ora siete contenti luvs?
capisco che tutti mi amano ma CALMINHO