Ғᴀʟʟɪɴɢ ɪɴ ʟᴏᴠᴇ ᴡɪᴛʜ ʏᴏᴜ🌹*HYUNLIX*

🌹32🌹

⚠scusate per gli errori di qualunque tipo, non ho riletto️⚠️

Felix pov ♧

Mi mancava, mi mancava come l'aria e prima lo disprezzavo con ogni singola cellula del mio corpo.
Odiavo questa sensazione, era come un'incredibile vuoto incolmabile.
Ma del resto si capisce cosa si ha solamente quando la si perde.

Come ogni mattina mi diressi alla tomba di Jisung, con il mio solito mazzolino di fiori colto a mano dalla serra poco prima.
La tomba era proprio vicino all'altalena, dove lui si sdraiava sempre a guardare il cielo.
Mi sedetti accanto a lui e posai i fiori iniziando a parlare dei miei problemi e dei miei pensieri, in fondo la mancanza mi faceva pensare che potesse tornare sul serio in vita ad abbracciarmi e ascoltarmi, ma per ora mi accontentavo di questo.

"Come ti stavo dicendo penso di starmi innamorando di Hyunjin, molto lentamente, ma forse sta succedendo qualcosa.
Non sono sicuro però di cosa provi lui, non sono mai riuscito a caprilo e temo che dopo il bacio mi odi ancora di più di prima.
Jis, alla fine avevi ragione, ho finito per amarlo.
Ma dimmi, per caso lui ti ha mai parlato di me? Magari quando pulivi la sua camera...No? Okkkk
E se lui non mi avesse mai odiato? Aiuto, mi sto facendo dei film incredibili, chi lo avrebbe mai detto che uno come me si sarebbe innamorato di Hwang Hyunjin"

Continuai così per circa 30 minuti, per poi tornare dentro e mangiare da solo,su quell'enorme tavolo con mille portate mentre i miei genitori erano troppo impegnati negli affari da adulti per stare con il proprio figlio.
Da quando ero solo tutto era così malinconico e triste, ormai la mia vita era diventata un loop infinito.
Iniziai a immaginare i bei tempi, in cui Jisung mi aspettata fuori dalla sala da pranzo mentre mangiavo con i miei genitori e gli Hwang.
Forse in fondo nella mia mentre qualcosa si attivò e subito scoppiai in un pianto liberatorio.
In tutta la stanza si sentivano solo i miei singhiozzi mentre le mie lacrime bagnando la tovaglia preziosa.
Misi la testa tra le mani mentre cercavo di calmarmi, ma fu tutto invano.
Tutto stava andando male.
Nè io nè nessuno sarebbe riuscito ad aiutarmi, se non fosse per Hyunjin, il mio più grande pensiero.
La verità è che nonostante fossimo in  competizione quando avevo tutti con me c'era sempre da fare, che fosse qualcosa di brutto o bello, ma era pur sempre divertente o inaspettato.
Ora invece mi alzavo, mi vestivo prendevo i fiori e li portavo a Jisung, mangiavo, facevo lezioni, mi chiudevo in camera a leggere e mi addormentavo in attesa di una giornata diversa dal solito.
Ormai andavo avanti così da 2 settimane, e già sapevo che ero vicino allo scoppiare.
Non ce la facevo più.
Avevo bisogno, ma nessuno lo capiva, ero stato abbandonato a me stesso, in attesa di qualcuno che non sarebbe mai arrivato.
Avevo provato tante volte a parlare con i miei genitori ma loro erano sempre troppo distratti e persi dagli affari con gli altri paesi per ascoltare il loro unico figlio che era rinchiuso in un'orrenda agonia perenne.
Mi venne un'idea di colpo, lasciai cadere la forchetta sul tavolo e corsi verso camera mia.
Presi un foglio rosa un poco stropicciato e una penna con il proprio calamaio, poi iniziai a scrivere:

"Ehy Hyunjin, come stai? Spero bene.
Ti confesso che mi manchi e in questo momento non vorrei altro che te al mio fianco.
Si, so che ho sempre detto di odiarti e ti ho sempre trattato male, ma in fondo forse era solamente l'inizio del mio realizzare che mi sto innamorando di te.
Non so cosa tu provi per me, non penso ricambierai, ma in realtà poco importa.
Vorrei poterti abbracciare in questo momento e non staccarmi più.
Spero che un giorno, lontano o vicino che sia potremo rivederci e confrontare i nostri sentimenti, sperando in un'approvazione.
Grazie per tutto, al più presto

Da: Felix"

Poi presi un foglio giallo e decisi di scrivere una poesia.

"Senza forze
forse senza volontà
come un vento
mi viene addosso il passato

E chiamo fallite
quelle carezze non date
quei sogni
tutti i miei amori mancati

Guardo le mie mani
la mia vita
ero felice
solo quando non sognavo
quando perso
in quel buco di cielo
immemore di me
libero"

Troppo drammatica e vittimista?
Probabile, ma del resto non potevo dire altro che cose del genere.
Presi il foglio e con uno spillo lo attaccai al muro, fiero della mia opera.
Mi sdraiai sul letto, presi il mio solito libro di botanica e lo aprii iniziando a leggere.
Piano piano chiusi gli occhi, addormentandomi, sperando in una giornata migliore alle luci dell'alba del giorno dopo, che forse, dopo tanta speranza e tanta pazienza sarebbe arrivata per illuminare il buio che si era creato nella mia vita monotona dell'ultimo periodo.

Piccolo angolino della scrittrice

Ehyyyy, aggiornamento inaspettato ma lo avevo pronto da molto e non avevo voglia di pubblicare 😭😭😭
Boh niente, tenete e scusate per gli errori e boh nulla.

Come va la scuola?

Niente, ciao <33

Esplodo