| Casa Shelby.
Thomas e Rose non avevano avuto nemmeno un briciolo di tempo per guardarsi negli occhi quel giorno.
Avevano appena accompagnato Frank Leone ed i suoi uomini al porto per tornare in Sicilia. Mentre Rose era arrivata da Londra dopo aver passato due giorni con Vita, il quale stava molto bene lì, era felice ed era una passo avanti a tutte le sue colleghe all'università. Finn soggiornava spesso con lei, ormai aveva compiuto la maggiore età, guidava e svolgeva qualche piccolo affare per Tommy. Erano diventati ufficialmente una coppia.
John ed Arthur lavoravano al centro scommesse a Birmingham, mentre Linda ed Esme in casa badavano ai bambini e part-time lavoravano anch'esse con i loro mariti; Thomas gli aveva lasciato il posto mentre svolgeva altri affari, Arthur si occupava pure del suo pezzo forte: le scommesse sulle corse dei cavalli, Astrid in quei mesi era cresciuta un sacco e stava portando soldi a valanga in famiglia grazie alle sue vittorie, tutti scommettevano su di lei portando denaro alla famiglia Shelby."Sign.na Rose, è un piacere rivederla." Disse Mary la domestica aprendo la porta della dimora Shelby.
"Buongiorno Mary, anche per me." Rispose Rose con tono autoritario come sempre, baciandole la guancia.
A Thomas affascinava questo, il suo essere donna persino quando salutava qualcuno."Vieni Charlie, tesoro, vai con Mary." Disse Rose che lo teneva per mano.
Rose aveva tenuto Charlie in braccio per tutto il tragitto in macchina, mentre lui le raccontava tutto quello che aveva fatto in quei mesi, a parole sue.
"No! Voglio stare con te!" Esclamò Charlie facendo gesto con le braccia all'insù di voler esser preso di nuovo in braccio.
Thomas pensò che suo figlio non era per niente un bambino socievole, era capriccioso, istintivo. Ma soprattutto, sin da quando li trovò tornando a casa da lavoro, ormai quasi un anno fa, giocare insieme, notò che Charlie sviluppò una sorta di ossessione verso lei.
"D'accordo piccolo, vieni qui." Rispose Rose.
"No, aspetta! La porto io la valigia!" Disse il bambino cercando di spostarla da terra.
Quando Rose vide Charlie per la prima volta ancora balbettava qualche parolina, mentre adesso, col passare dei mesi notò che era diventato un gran chiacchierone.
Rose e Thomas scoppiarono a ridere girandosi verso Charlie.
"Vieni qui, principe di papà." Thomas passò Charlie a Mary, mentre il bambino iniziò a piangere.
"No Rose! Voglio stare con te!". Disse strillando.
Al che Rose, facendo marcia indietro, lo prese in braccio portandolo verso le scale."Rose, avvicinati." Le disse Thomas mentre lei stava già salendo per andare nella sua vecchia stanza, dove in quei mesi i muri la videro piangere, ridere, dormire e andare via urlando.
"Cosa c'è Thomas? Dai veloce, le valigie sono pesanti, non ce la faccio più a camminare sempre con un'armadio intero dietro le mie spalle. Ah, e ho pure il tuo figlioletto in braccio." Disse Rose.
La visione di Rose con i capelli sciolti, dall'aria stanca di una donna che aveva appena finito di lavorare tutto il giorno mentre teneva in braccio il suo bambino lo fece pensare un secondo a Grace e a quella notte...| * FLASHBACK
Thomas non riusciva a dormire, pioveva e c'erano lampi e tuoni sopra il cielo di tutta Birmingham e provincia, appena dopo qualche ora prese sonno grazie alle sue medicine, ma fece un sogno.
"
C'era Grace seduta su un tronco di legno, davanti al fuoco, con Thomas sdraiato tra le sue braccia.
<< Tommy, nei tuoi sogni non ci sono più solo io e Charlie, c'è spazio nella tua mente per un'altra donna che non sono io. Non arrabbiarti con te stesso, non sentirti frustrato, io rimarrò qui per sempre, ma devi sentirti libero di andare avanti. Lasciati il passato alle spalle...
Charlie ha bisogno di qualcuno, ma forse più di Charlie, tu.>>
"Thomas sobbalzò in aria svegliandosi. Sentiva ancora Grace pronunciare il nome di Rose. L'indomani sapeva che l'avrebbe incontrata dopo mesi di assenza, mesi senza sentire la sua voce, mesi senza di lei.
Prese la cornetta del telefono. Digitò dei numeri.
1,2,3 secondi di attesa.
"Centralino di Birmingham, mi dica."
"38-46-26, Small Heat."
"Prego."
"Pronto?" Dall'altra parte una voce assonnata.
"Polly, mi devi aiutare."
"Thomas cazzo, sono le 2 del mattino." Esclamò.
"Polly ho sognato Grace che mi diceva di andare da Rose."
Ci fu un secondo di silenzio... si sentì Polly sospirare.
"Thomas..."
Dall'altra parte del telefono, Thomas iniziò a piangere in silenzio. Un'uomo come lui piangeva solo quando era davvero arrivato al limite.
"Ascoltami, prendi Charlie e venite qui." Disse Polly preoccupata.
Thomas Shelby alle 02 del mattino prese il suo bambino e lo portò fuori casa, coperto il più possibile da una copertina di lana color azzurro celeste realizzata da Ada.
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Rose of fire. || Thomas Shelby,Rosalia Leone || Peaky Blinders
RomanceBirmingham, 1924. Il giorno della vigilia di Natale la famiglia Shelby riceve una nuova minaccia. Il suo nome è Luca Changretta. Ma il re di Birmingham era già consapevole dentro al suo subconscio, ed è per questo che aveva già pianificato molto pr...