Stacco il guinzaglio e permetto a Rosh di giocare nella sabbia. Mi stendo e guardo il cielo. Il sole scotta e il vento accarezza la pelle. Rosh abbaia e io chiudo gli occhi. Ascolto il mare. Il candido rumore delle onde, il verso dei gabbiani. Non esiste niente di più quieto.
-Rosh!
Ma dov'è finito? Inizio a correre. Non riesco a vederlo. Lo chiamo più volte e niente.
-Rosh! Rosh!
Continuo a cercarlo. Vedo una persona in lontanza accovacciata. Mi avvicino sperando che l'abbia visto. Avevo ragione. Un ragazzo lo stava accarezzando. Cosa dovrei dire?
-Quello è il mio cane...
Si gira e i miei occhi incontrano quei misteriosi occhi verdi. I suoi capelli sono scompigliati dal vento. La sua pelle è abbronzata e per terra giace la sua tavola da surf. Alcune ragazze in lontananza ci guardano e i miei occhi continuano a stare fissi sui suoi. Merda quanto è sexy.
-Williams allora sei venuta.
-Smettila di chiamarmi per cognome.
-Mi dispiace ma continuerò a chiamarti così Williams.
-Perché?
-Perché è divertente farti arrabbiare. Stavi cercando il tuo cane?
-Si..
-L'avevi perso davvero?
-Si.. è stato... mi sono distratta.
-E ironia della sorte il tuo cane è venuto da me.
-Sembrerebbe di si.
Ci guardiamo. Lui si alza in piedi e lascia andare Rosh che inizia a scodinzolare in cerca di altre carezze. Mi prende una ciocca di capelli e inizia a guardarla.
-Ricci...
-Cosa c'è che non va nei miei capelli?
-Nulla. Assolutamente nulla.
-Bene.
-Non essere così acida con me. Voglio solo essere tuo amico.
-Io non sono affatto acida!
-Si invece.
Inizia a correre. Cosa vuole che lo insegua? No dice la mia testa. Ma le mie gambe non obbediscono e inizio a correre. Gli sono vicina. Un altro passo, ancora un altro passo... Ma lui si blocca e gli sbatto contro.
-Ahia! Perché ti sei fermato? Ti stavo per prendere!
-E cosa avresti fatto dopo Williams?
Ha le braccia attorno alle mie spalle. Mi libero e rispondo:
-Non lo so!
-Al 90% ero sicuro che mi avresti seguito.
D'impulso gli do una piccola spinta.
-Hey, perché lo hai fatto?
-Per l'altro 10%.
-Ti va di fare una gara?
-E cosa ci guadagno?
-Williams guadagni una gara con me.
-Passo.
-Allora decidi tu.
-Se vinco io mi insegni a surfare. Se vinci tu...
-...se vinco io passerai un pomeriggio in mia compagnia.
-Al tre.
-Pronta a perdere Williams?
-TRE.
Iniziammo a correre. Ero in vantaggio per aver fatto quel piccolo imbroglio, ma non lo sarei stata per molto ancora. Vedevo Rosh da lontano che abbaiava e poi vengo buttata a terra.
-Così non vale Williams. Dovevo farti cadere!
-Ma ero quasi arrivata!
-Beh non m'importa molto visto che comunque sarebbe finita avrei passato del tempo con te.
-La tua ragazza si arrabbierà. Non capisco perché vuoi passare del tempo con me.
-Per conoscerti. Voglio solo conoscerti.
-Come ti chiami?
-Harry.
-Bene. Ci siamo conosciuti ora.
Mi ha aiutato ad alzarmi e mi sono pulita dalla sabbia. Rosh ci ha raggiunti abbaiando.
-Spiritosa.
-Fai così a tutte le nuove arrivate?
-No. Insomma non ce n'è bisogno.
-Ah scommetto che sono loro a venire da te. E' per questo che vuoi conoscermi? Perché non sono caduta ai tuoi piedi come le altre?
Ora capisco. E' così abituato ad avere tutte le ragazze che non capiva perché non gli avessi parlato subito. Per la prima volta nella mia vita sono contenta di essere timida. Mi giro e mi avvio verso casa. Come sono stupida a volte. E Dio, vorrei solo piangere. Piangere, piangere e piangere. Piangere e mandare tutti a fanculo. Lasciatemi sola e basta. Non voglio nessuno al mio fianco. Lasciatemi sola. Sola.
Hello!
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Hoping
FanfictionHope è una timida ragazza di New York. In estate lei e la madre si sono trasferite in una cittadina nei pressi di Miami. Hope si sente sola, sente moltissimo la mancanza del suo migliore amico Kyle, rimasto a New York, tutta l’estate non fa amicizia...