Harry

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Mi sveglio e svogliatamente giro lo sguardo da Hope all'orologio sulla parete. Avevamo dormito per qualche oretta. Ritorno a guardare Hope. Quando dorme sembra una bambina, una piccola e tenera bambina. I suoi ricci sono sparsi sul cuscino, le sue labbra sono dischiuse e le sue guance arrossate. Le sue palpebre si muovono quasi impercettibilmente, segno che si sta per svegliare. Mi affretto a chiudere gli occhi, facendo finta di essere ancora addormentato. La sento sbadigliare silenziosamente e mi dà un bacio sulla guancia. Per fortuna che la stanza è abbastanza buia o si sarebbero viste le mie guance arrossire. È così strana la sensazione che provo quando sto con lei. Sono insicuro, è questo non è mai capitato con nessuna ragazza fino ad ora. Non riesco a frenare il solletichino nello stomaco e a respingere la voglia di baciarla quando si morde quel fottuto labbro. Apro leggermente gli occhi e lei chiude velocemente i suoi. Mi scappa una risatina e li riapre immediatamente.

-Dormito bene?- le chiedo gentilmente e lei annuisce. Svogliatamente mi allontano un po' da lei e mi alzo. Infilo una maglia, ora fa freschetto, e mi dirigo in cucina. Preparo due bicchieri di succo e li porto in camera. La trovo seduta a gambe incrociate sul letto, che si guarda attorno nel crepuscolo.

-Quelli siete tu e...-

-Bethany?- le confermo sbuffando. Appesa al muro c'era una foto mia e di Bethany da piccoli, che giocavamo in spiaggia. Ho sempre odiato quella foto e ho sempre odiato giocare con lei, ma mia mamma si ostina a dire che è una parte della mia infanzia e come tale va ricordata. - Si, siamo io e lei da bambini.

La vedo incupirsi e le porgo il bicchiere di succo. Beve un sorso e abbassa lo sguardo. Sta pensando?

-Tu.. Tu e lei..- mi chiede timidamente.

-Siamo stati insieme, un anno fa. Ma è acqua passata ormai..

-Non si direbbe.

-Perché?

-Perché a lei piaci ancora.

-No, è solo amicizia la nostra.

-Se lo dici tu.

Alza lo sguardo verso uno scaffale sopra la mia scrivania. Mi viene un'idea e velocemente prendo l'album di quando ero piccolo. Lei posa il bicchiere mezzo pieno sul comodino e si siede vicino a me per guardare le foto.

Passano le ore e tra risate e battute finiamo di vedere tutte le foto. Sono diventato tutto rosso quando è riuscita a vedere una foto del mio sederino di quando ero piccolo.

"Un mini-Harry" aveva urlato ridendo a crepapelle.

È ora di andare al falò. Illumino lo schermo del cellulare e trovo delle chiamate di mia madre. Le ignoro e prendo una felpa dal mio armadio per darla a Hope. Le sta grande ma lei dice che va bene. È davvero carina quando indossa le mie cose.

Ci incamminiamo chiacchierando e in una decina di minuti arriviamo alla spiaggia del falò. Ci sono i ragazzi che ci aspettano, Bethany e le sue amiche comprese. Intravedo inoltre anche molta gente di Miami. Stanno sempre tra i coglioni quelli?

Ci mettiamo tutti a cerchio intorno ad un piccolo falò. Niall suona la chitarra e tutti insieme cantiamo canzoni. Zayn mi passa una bottiglia di vodka, ne bevo qualche sorso e noto che Hope mi sta guardando. Mi giro e gliela porgo. Lei accetta e, come me, beve qualche sorso per poi ripassarla a qualcun altro. La serata va avanti così. E tra la luce del falò, il calore del vodka, le risate e le canzoni, vivo un sogno, e si Hope, il mio sogno sei proprio tu.

Ciao ragazze,

oggi sono troppo triste, ho litigato con il mio ragazzo, non so nemmeno se lo è ancora, e questo mi ha ridotto malissimo, comunque ho cercato di aggiornare, mi scuso se questo capitolo fa pena.

Lots of Love.

HopingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora