16. Abilità

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Nell'Altra Metà, il tempo sembrava sempre scorrere più lentamente.

Jennie si svegliò con calma, accorgendosi che non c'era nessuno in casa. Restò ad aspettare per un po', poi decise che si sarebbe data da fare. Andò a buttare via i resti della cena del giorno precedente e le calendule usate, pulì il caminetto e, nel rientrare, la sua attenzione fu attirata dallo strano quaderno di foglie su cui Lisa a volte scriveva. Presa dalla curiosità, lo aprì e rimase meravigliata nel trovare, in prima pagina, un disegno dettagliato e bellissimo di una foresta che aveva tutta l'aria di essere quella dell'Altra Metà. Era una radura che non aveva mai visto, con alberi tutt'intorno, pieni di fiori, e un ruscello poco lontano, sul bordo dell'immagine. Jennie continuò a girare le pagine, notando che a un certo punto Lisa aveva smesso di disegnare fiori e paesaggi e si era messa a ritrarre strane creature, scrivendone i dettagli sulla pagina a fianco. Sembrava una sorta di enciclopedia, completa di caratteristiche fisiche, abitudini e pericolosità dell'animale. Sembrava conoscere molto bene ogni creatura, ma c'era ancora dello spazio bianco sotto ogni descrizione, come se alcuni segreti dovessero ancora essere svelati. Jennie si soffermò sull'immagine di un grande lupo bianco, e poi ancora su quella di un'Anguilla Volante.

A un tratto, il ritratto di una bellissima ragazza fece capolino tra le creature.

Aveva lunghi capelli lisci e un piccolo naso a punta. L'espressione nei piccoli occhi leggermente a mandorla era seria, forse triste, e le guance erano cosparse di piccole lentiggini. Sopra, era appuntata una data risalente a 3 anni prima.

Quando Lisa aveva quindici anni.

Jennie continuò a sfogliare il piccolo libricino, notando che i ritratti della ragazza erano sempre più frequenti. Sul terzo era stato scritto un nome: Natalie. Al quinto disegno, l'espressione seria della ragazza aveva lasciato il posto a un bellissimo sorriso. Il volto era così realistico che Jennie sembrava quasi di poterlo toccare...

«Che diavolo stai facendo?»

La voce preoccupata di Joe interruppe i suoi pensieri. La ragazza chiuse di scatto il libro e si girò verso Joe, che lo fissava con occhi socchiusi.

«Io... ero curiosa. Mi dispiace.» ammise.

Il ragazzo si aggiustò gli occhiali sul naso e si guardò intorno. «Beh, sei fortunata che Lisa non sia in giro... si sarebbe arrabbiata molto per quello che hai fatto. Odia che le persone tocchino il suo quaderno.»

Jennie aprì la bocca per rispondere, ma Rosé e Lisa apparvero quasi contemporaneamente sul letto di piume. Le due ragazze sbadigliarono e si tirarono su, salutando con un «Buongiorno.»

Dopo essersi lavata il viso con un po' d'acqua, Lisa esclamò: «Joe, ti dispiace andare con Rosé a prendere le prede? Ho promesso alla principessa che gli avrei insegnato a pulire gli animali.»

Joe annuì, non senza aver prima lanciato una strana occhiata a Jennie, poi prese la corda appuntita che Lisa usava per trasportare gli animali e uscì, seguito da Rosé.

Le due si fissarono per un attimo, ma senza imbarazzo.

«Allora, sei pronta a sporcarti le mani?» gli chiese lei, con un ghigno.

«Odio il sangue.» commentò Jennie, ma si mise seduta accanto al tavolino mentre lei vi posava sopra varie noci di cocco piene di parti di animali. Poi si sedette accanto a lei.

«Okay, la prima cosa da fare è fare un piccolo taglio al corpo dell'animale, per vedere se ne esce sangue nero. In quel caso, l'animale non è commestibile, ma il sangue nero va raccolto su una ciotola: mi diverto a usarlo come inchiostro.»

Jennie annuì.

«In ogni caso, alcune parti dell'animale posso essere usate per altri scopi, come ad esempio gli artigli, le zampe, i pungiglioni e così via. Cerca sempre di non tagliarti coi pungiglioni: potrebbero avere ancora del veleno e gli artigli potrebbero essere infetti.»

L'Altra Metà del Mondo |Jenlisa|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora