36. Felicità

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Nell'Altra Metà, le due ragazze si disinfettarono le ferite con il succo giallo e cacciarono insieme. Quel posto era incredibilmente più tranquillo di quello in cui stavano prima.

"Perché te ne sei voluta andare da qui?" chiese Jennie, stesa sulle rive di uno dei due laghetti a prendere il sole.

Lisa sospirò. "Dopo la morte di Natalie non sono voluta restare. Avevo bisogno di cambiare aria."

"Com'era lei?" La ragazza era sinceramente interessata.

"Beh era..." Si fece pensierosa, mentre strappava dei ciuffi d'erba. "Molto diversa da te. Era dolce e gentile, ma aveva paura di moltissime cose. Faticavo a tenerla al sicuro perché ogni volta che le dicevo di correre il terrore la paralizzava e restava ferma dove si trovava. Spesso si lasciava prendere dalla tristezza, ma avevo imparato a farle tornare subito il sorriso."

Jennie si girò a pancia in giù, pensierosa. "E io come sono, invece?"

Lei si mise a ridere sommessamente. "Oh, tu non hai certo paura di dire quello che pensi, anche se a volte risulti offensiva. Tieni molto a come appari, anche se ciò che sei vale molto di più." Si girò verso di lei e la guardò negli occhi, facendo scorrere le dita sul suo viso. "Sei coraggiosa. Impulsiva. Orgogliosa." Jennie fece per protestare ma lei la zittì dolcemente con un dito sulle labbra. "Sei leale e sensibile, anche se non vuoi darlo a vedere. Sei forte, fiera e determinata. Estremamente intelligente." La sua voce si abbassò di qualche tono. "Sei divertente, impavida e fin troppo curiosa. E sei..." Il suo tono si ridusse a un sussurro mentre avvicinava le labbra a quelle di lei. "Sei la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto."

"Stai davvero parlando di me?" chiese lei con un lieve sorriso, chiudendo gli occhi.

Lisa la baciò, premendole una mano sulla parte bassa della schiena e stringendola a sé. Jennie si lasciò andare fra le sue braccia, tremando di piacere.

Era questo, ciò che voleva sentire. Voleva sentire il suo cuore lanciarsi in una corsa sfrenata, le gambe cederle e il respiro affannarsi. Voleva sentire la  sua mente annebbiarsi e il dolore annullarsi. Voleva provare ciò che provava in quel momento, sempre e comunque. Non voleva volare in alto. Voleva sedersi sull'orlo del baratro e guardare giù, provare il brivido della caduta libera, rischiare di non rialzarsi.

E se anche avesse finito per soffrire, ne sarebbe valsa la pena.

                                                                                                          ***

Nel mondo reale, la vita di Jennie era ormai cambiata totalmente.

Tanto per cominciare, si svegliava con l'odore del caffè nell'aria e il profumo di Lisa sul cuscino. Il suo gruppo di amiche le aveva dato della svitata per aver iniziato a uscire con l'autolesionista emarginata e la evitava ora più che mai. La sua popolarità era scesa drasticamente, ma a lei, per la prima volta, non importava. Non si fermava più a pensare alle conseguenze, non si tratteneva dal prendere Lisa per mano, non pensava a come vestirsi o truccarsi al meglio. Niente più corse mattutine o allenamenti pomeridiani.

Ogni sera Lisa la portava con sé al Black&Pink, dove lei aveva scoperto di divertirsi da matti. A volte suonavano band dal vivo, altre volte si faceva il karaoke, altre ancora si organizzavano serate a tema o giochi collettivi. Uno o due giorni alla settimana, a seconda della clientela del pub, Lisa aveva la serata libera e la trascorreva portando Jennie da qualche parte o noleggiando un film da vedere a casa.

Una sera la convinse a giocare a strip-poker, ma non arrivarono mai a togliersi tutti i vestiti. Almeno, non per merito del gioco.

Jennie non aveva mai riso tanto in vita sua e non si era mai sentita tanto spensierata.

Iniziò anche a uscire con Jisoo, che la introdusse al suo giro di amiche e la invitò a una serata a casa sua.

Dopo che Jennie ebbe insistito per una settimana, Lisa decise di continuare a vivere da lei, anche se ormai non avrebbe più avuto problemi a pagarsi le spese di casa.

Se il tempo si fermasse qui, pensava Jennie, non chiederei altro, dalla vita.

      

Ma il tempo non si ferma mai, e la vita ti dona anche quando non vorresti ricevere.




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Tutti i diritti vanno a IreneToccaceli

L'Altra Metà del Mondo |Jenlisa|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora