18. Divertimento

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«Jen, devi dirci cos'è successo tra te e Kevin. Non resistiamo più!»

Jennie alzò gli occhi al cielo di fronte all'ennesimo commento di Christine. «Te l'ho detto, Chris. Mi sono sentita poco bene e sono tornata a casa, tutto qua. Devo aver bevuto troppo.»

«Non ci crediamo.» sbuffò Jennifer. «Sei andata via quasi subito ed eri in perfette condizioni. E poi Kevin non ti si è più avvicinato.»

In realtà aveva provato a parlargli un paio di volte per scusarsi, ma Jennie non aveva voluto ascoltarlo. «Evidentemente non gli interesso poi così tanto.»

Il discorso si chiuse nel momento in cui Jennie diede inizio all'allenamento delle cheerleader.

La verità era che ultimamente aveva sempre meno voglia di allenarsi, e tifare per una squadra gli sembrava inutile. Dopo aver passato settimane nell'Altra Metà, niente gli sembrava più importante della semplice sopravvivenza.

«Vieni a bere qualcosa da noi, domani sera?» gli chiese Martha. «Andiamo al Devil's.»

Jennie scosse la testa, affranta. «Per questa volta passo, ma grazie lo stesso.» Sarebbe stato probabilmente il primo sabato sera che passava a casa, a guardare un bel film.

Ultimamente, le sue amiche avevano iniziato a fare a meno di lei, e non senza ottime ragioni: se fino ad allora era abituata a uscire tutte le sere, anche durante la settimana, ora evitava perfino di uscire il fine settimana. Era sempre stata la leader del gruppo, ma adesso gli sembrava di essere un estranea.

Dopo tre settimane nell'Altra Metà, Jennie sapeva cosa significava sporcarsi le mani di sangue, scavare nella terra con le mani, soffrire di fame e freddo, rischiare la vita e... beh, sì, anche puzzare. In fondo, laggiù non era facile farsi il bagno tutti i giorni, soprattutto quando un branco di Lucertole Carnivore assediava la Valle dei Due Laghi. Inoltre, aveva imparato a fare a meno delle cose che fino a poco tempo prima gli erano sembrate indispensabili e ora gli parevano assurdamente inutili: aveva smesso di farsi la piastra, di pettinarsi, di scegliersi i vestiti che gli stavano meglio. La verità era che, nell'Altra Metà, a nessuno importava com'era vestita o se restava spettinata. Il sole l'aveva abbronzata e il colorito dorato gli era rimasto anche nel mondo reale, sorprendendo tutte le sue amiche: era sempre stata molto gelosa del suo incarnato chiaro e delicato, e oltretutto era l'ultima settimana di Ottobre, un periodo strano per abbronzarsi.

Jennie stava lentamente perdendo il conto dei giorni, e questo la preoccupava.

Tornò a casa molto presto, sfinita, e provò a studiare un po', senza successo. Si addormentò non appena toccò il cuscino.

***

«Joe Dixon, questa me la paghi!»

Jennie stava guardando Rosé che rincorreva Joe, nella Valle dei Due Laghi. Il ragazzo l'aveva buttata nel Lago Freddo a tradimento e lei aveva cercato di affogarlo senza successo. Lisa osservava divertita la scena, ridendo come una bambina. Gli squaletti colorati continuavano a far inciampare Joe, quasi a voler aiutare Rosé.

Era una giornata splendida e il sole abbronzava più del previsto. Jennie era sdraiata a riva, in costume, col sorriso stampato sulle labbra e capelli mossi sparsi per terra.

«Attenta, principessa.» la ammonì Lisa. «Non vorrai mica che i Vermi Carnivori ti divorino...»

Jennie fece un balzo in piedi e cominciò a guardarsi intorno frenetica. Smise solo quando si accorse della risata gutturale di Lisa.

«Ti diverti, eh?» gli chiese, stringendo gli occhi.

Lisa smise di ridere lentamente, asciugandosi le lacrime agli occhi. «Oh, da morire.»

L'Altra Metà del Mondo |Jenlisa|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora