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Era ormai passato un mese dalla mezza litigata con Harry e non ci eravamo più parlati, o meglio, lui non accennava nemmeno salutarmi. Può sembrare strano, visto che dormivamo nella stessa stanza e vivevamo quindi assieme, ma veramente, non mi aveva più proferito parola. Aveva per caso intenzione di farmi sentire in colpa? Perché io ero in pace con la mia coscienza e non avevo nulla da dirgli. Anche se, sinceramente, quelle poche volte che i suoi occhi verdi avevano incontrato i miei avevo sentito le gambe tremare. Non mi succedeva più dal primo appuntamento che ebbi con Kai, che ormai avevo lasciato felicemente alle spalle. No, non l'avevo interamente dimenticato, eravamo stati insieme tanti anni e mi ero ormai abituata alla sua presenza e ai suoi messaggi, ma la scelta era stata la sua ed io non sarei tornata indietro da lui probabilmente se si fosse fatto vivo nuovamente. Fatto sta, che tra me ed Harry c'era una vera e propria competizione continua, tra frecciatine piene di rabbia e occhiatacce. Era una situazione strana la nostra. Lui ignorava me, ed io ignoravo lui. Infondo, anche se non l'avrei mai ammesso, mi dispiaceva avere quel brutto rapporto con lui dopo avergli raccontato di mia madre e dopo che lui aveva raccontato a me della sua vita. Ma era okay, non si poteva piacere a tutti e non tutti potevano piacere a me. Ma il punto era che... forse lui un po' mi piaceva. Sì, un grande problema. A Blair non avevo raccontato di questa grande confusione che mi invadeva la testa, avevo bisogno di tenerlo per me, anche se a lei avevo sempre detto tutto. Lei si era fidanzata finalmente con Zayn, un ragazzo apposto. Niall ed io eravamo sempre più amici e avevo raccontato anche a lui di mia madre e della mia vita passata; era diventato veramente importante per me. Liam e Louis litigavano sempre, perché erano diversi tra loro e a Liam dava fastidio quest'anima ribelle e furba di Louis. Mi facevano spesso ridere.

Quella mattina, essendo sabato, le lezioni non ci sarebbero state, così mi svegliai alle undici e mezza e mi feci una doccia. Vedendo Harry dormire uscii velocemente dal bagno con solo un asciugamano avvolto al mio corpo, visto che mi ero dimenticata di prendere i vestiti e l'intimo, ma purtroppo andai a sbattere contro il suo petto. Ma non stava dormendo qualche minuto prima? Non lo guardai e lo sorpassai, andando verso i miei cassetti e continuando a tenere stretto l'asciugamano al corpo bagnato. Avevo i capelli fradici sulla schiena, ma improvvisamente sentii una mano calda spostarmeli, facendoli cadere sul petto. Il respiro mi si bloccò in gola, il cuore cominciò a battere forte e le gambe erano diventate molle come gelatina. Rabbrividii appena la mano scese sulla schiena che era rimasta scoperta e chiusi gli occhi, mordendomi il labbro inferiore. Il contatto venne presto sostituito dalla sua bocca che si avvicinò al mio orecchio destro.

«Stai attenta a non prenderti la febbre.» sussurrò con voce roca, riferendosi ai capelli bagnati sulla schiena.

«G-grazie per il consiglio.» balbettai vergognosamente, alzando gli occhi al cielo per la figuraccia che avevo appena fatto.

Sentendo Harry chiudere la porta del bagno mi appoggiai ai cassetti mezzi aperti, chiudendo un attimo gli occhi e tenendo ancora stretto l'asciugamano nella mano destra. Era stato... strano ed ero abbastanza scossa per la mia reazione ma anche per le sue azioni sensuali.

Ero andata fuori di testa solo al tocco delle sue mani su di me, cosa mi stava succedendo? Nessuno mi aveva mai tenuto testa così come faceva Harry, nemmeno Kai, ero io a comandare tra me e lui. E forse era proprio questo che mi piaceva di Harry infondo, che era lui a comandare.

Appena mi preparai uscii dalla stanza, avevo ormai saltato la colazione ma non mangiavo quasi mai la mattina, così andai nella stanza di Blair e Kate. Kate ancora non l'avevo molto capita sinceramente, mi dava l'impressione di essere tipo innamorata di Harry e non potevo evitare di pensare che mi desse leggermente fastidio.

«Ehi madame.» mi salutò sorridendo Blair, facendomi entrare. Era ancora in pigiama la polla.

«Vestiti testa di gallina, che usciamo.» dissi dandogli una pacca sulla spalla, facendola barcollare. Annuì e appena pronta uscimmo dalla stanza, salutando Kate che si stava preparando anche lei. Il sabato e la domenica avevamo la possibilità di uscire dal college, eravamo liberi. Saremmo andati tutti insieme a comprare qualche vestito per la festa di quella sera stessa. Andai a bussare alla camera di Louis e Niall e fortunatamente Niall era pronto, mentre vedevo Louis ancora a petto nudo correre per la stanza come un ritardato.

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