18.

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Appena Harry mi vide aumentò la stretta, tenendo ancora più vicina la ragazza dai capelli biondi e i cerchioni alle orecchie. In quel momento mi immobilizzai, ero arrivata davanti a loro con tale sicurezza che persino a me fu ignota. Non sapevo cosa fare, cosa dire o come reagire. Sapevo solamente che Harry si stava vendicando per quello che gli stavo facendo, usando la stessa arma. Chiodo schiaccia chiodo a quanto pare. La sua mano che accarezzava il fianco della ragazza mi stava facendo andare fuori di testa e cominciai ad innervosirmi, così scossi la testa e andai velocemente via da lì, spingendo tutte le persone che stavano lungo il mio percorso. La serata era finita.

Camminai fino al dormitorio da sola e faceva anche freddo, ma non m'importava in quel momento. M'importava solo di Harry e di ciò che stava facendo. Entrai in stanza e mi chiusi la porta alle spalle, facendo un rumoroso tonfo. Mi buttai sul mio letto mettendomi le mani sulla testa, massaggiandola lentamente. Mi stava scoppiando il cervello e non sapevo più a cosa pensare. Stavo facendo le cose giuste? Harry ovviamente aveva intenzione di ferirmi, perciò aveva in un certo senso "usato" quella ragazza per farsi vedere da me. Per farmi innervosire. Ma un messaggio da Kai mi fece ricredere praticamente subito. Mi aveva inviato una foto di due ragazzi che si baciavano appassionatamente. Quei due ragazzi erano Harry e la bionda ossigenata. Lei era sulle sue gambe mentre lui la teneva stretta a lui. Chiusi subito la foto, ma senza eliminarla. Per una volta Kai aveva fatto una cosa buona. Ero a conoscenza del fatto che Harry non l'avesse fatto solo per infastidire me, ma per suo interesse personale. E chissà... magari aveva fatto lo stesso anche mentre stavamo insieme. La cosa non mi piaceva per niente, mi sentivo tradita. E soprattutto delusa. Sospirai mettendo il cellulare sul comodino e mi addormentai tra mille pensieri e oltretutto ancora vestita.

-Harry

Avevo appena visto Brooklyn andare via, così mi rilassai sul divanetto, mentre la bionda di nome Charlotte mi guardava confusamente. Dopo tre secondi, mi ritrovai le sue labbra attaccate alle mie e non mi allontanai, anzi, l'avvicinai ancora di più, mentre si mise a cavalcioni su di me. Ero arrabbiato, non sapevo cosa stavo facendo e avevo anche bevuto un bel po'. Brooklyn aveva deciso di stare con Niall? Bene. Che la vendetta abbia inizio.

-Brooklyn.

Mi svegliai e mi stiracchiai, afferrando il cellulare. Avevo un nuovo messaggio, era sempre da parte di Kai, ma quella volta era un video. Era sempre nella stessa discoteca della sera prima e c'erano sempre Harry con quella bionda che pomiciavano. Ciò mi fece arrabbiare ancora di più e bloccai il telefono, alzandomi. Era praticamente ora di pranzo ed Harry fortunatamente in stanza non c'era e non era tornato la sera prima. Chissà cos'era andato a fare con quella. Mi feci una veloce doccia, mi vestii e appena in tempo bussò qualcuno alla porta. Aprii ed uscii subito, prendendo le chiavi della stanza. Blair stava davanti a me con una faccia confusa.

«Stai bene Brook?» mi chiese. Aveva assistito alla scena disgustosa del bacio di Harry con quella bionda e non ne avevamo ancora parlato.

«A meraviglia.» risposi freddamente, superandola e andando verso la mensa. Non mi chiese niente, fece bene a stare semplicemente in silenzio, perché avrei fatto scoppiare un casino tra pochi attimi.

Arrivammo al nostro tavolo e c'erano tutti, compreso Harry. Cercai di sembrare il più normale possibile quando mi sedteti accanto a Niall, salutandolo con un bacio sulla guancia. Sentii lo sguardo di Harry su di noi, così approfittai per fare una cosa della quale me ne sarei pentita subito. Presi il viso di Niall tra le mani e gli diedi un bacio sulla bocca. Appena sentii un grande tonfo mi staccai e notai che Harry si era alzato e aveva fatto cadere la sua sedia facendo rumore. Lo fissai, aspettando un'altra mossa da parte sua. Tutto il nostro tavolo stava in silenzio, mentre gli altri non si erano accorti di nulla.

«Perché non vi affittate una stanza?» disse con voce arrabbiata e la mascella tesa. Aveva le mani chiuse fortemente in pugni e le teneva poggiate al tavolo, mentre mi fissava profondamente negli occhi, facendomi paura. Distolsi lo sguardo. Mi stavo cominciando ad arrabbiare anche io.

«Siete disgustosi.» commentò subito dopo. A quel punto scossi la testa, facendo una risata nervosa e mi alzai anche io, facendo strisciare la sedia a terra e afferrai subito il telefono. Sentivo già le lacrime uscire dagli occhi. Feci strusciare il telefono sul tavolo, tirandolo verso di lui, menre il video che durava qualche minuto era già iniziato, mostrando i due che si baciavano appassionatamente. Il viso di Harry cambiò radicalmente, sembrava preoccupato. Tutti i miei amici stavano vedendo quel video e non potevo che sentirmi più umiliata. Le lacrime mi bagnarono il viso, mentre mi mordevo le labbra per non far uscire un singhiozzo. Le facce degli altri erano stupite e dispiaciute, ma non si azzardarono a dire niente.

«Sei tu quello disgustoso, non io.» sussurrai quasi con voce sottile e tremolante, a causa del pianto che stava per scoppiare in me. Io avevo dato un bacio a stampo a Niall, ma lui si stava facendo strusciare una ragazza sopra il suo corpo, per poi portarla in una lurida camera della discoteca. «E la stanza l'hai già presa tu ieri sera, a me non serve adesso.» aggiunsi, mentre le lacrime scendevano ancora più veloci. Scossi la testa, lasciando il telefono lì e camminando veloce verso l'uscita della mensa.

Mi aveva distrutta. Mi stava distruggendo, senza nemmeno accorgersene. Cosa sarebbe successo adesso?

Mi chiusi a chiave nella stanza, scivolando lungo la porta, in lacrime. Singhiozzai rumorosamente, mentre qualcuno bussò alla porta. Pensando che fosse Blair o Niall aprii, ma quello che vedi era solo un viso di uno stronzo.

«Vattene.» dissi, con voce debole.

«E' anche la mia stanza, ti vorrei ricordare.» rispose a tono. Ed io che pensavo che fosse venuto per scusarsi.

«Bene, vaffanculo, tu e la tua stanza.» dissi buttandogli le chiavi addosso, sul petto e superandolo.

Bussai più volte alla porta di Blair e Kate, sperando che fossero tornate in stanza, ma non mi rispose nessuno, così andai da Liam, che aveva sempre cose giuste da dirmi.

«Grazie al cielo, Brook. Pensavo fossi andata via.» disse appena mi vide, portandosi una mano sul cuore. «Vieni, entra, così ti lavi il viso, hai tutti gli occhi rossi.» aggiunse, aprendo di più la porta, per farmi entrare.

Senza dire nulla varcai la soglia e mi misi seduta sul suo letto sospirando.

«Liam, sono una cretina.» sussurrai, mettendomi le mani sul viso.

«Era arrabbiato, Brook. Tu hai fatto tutto questo solo per proteggerlo e lui non lo sa.» disse, sedendosi accanto a me.

«E non penso lo saprà mai.» risposi.

Era finita quella volta, forse definitivamente.

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