13.

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«Com'è andato il compito?» mi chiese Blair, affiancandomi a fine lezione, poco dopo del suono della campanella.

Scrollai le spalle, sospirando. Avevo così tanti pensieri per la testa quel giorno che avevo badato poco al compito di letteratura.

«Ehi, è successo qualcosa?» mi domandò ancora, vedendo la mia faccia.

Mi girai verso di lei, mentre avevamo cominciato a camminare verso la mensa.

«E' tutto okay, veramente.» annuii, mentendo.

Non andava per niente bene invece. Quel messaggio di Kai mi aveva spaventata a morte, ma non tanto perché potesse fare qualcosa a me, ma ad Harry. Non avevo detto nulla a Blair per non farla preoccupare, sarebbe andata fuori di testa.

«Non me la bevo, poi ne parliamo.» borbottò, una volta entrati in mensa.

Sapevo perfettamente che non mi avrebbe creduta, ma veramente, non le avrei potuto dire nulla di Kai. Mi sarei inventata una scusa al momento.

Appena vidi Harry tutte le mie preoccupazioni caddero, come un velo. Il suo sorriso mi aveva subito tranquillizzata, senza nemmeno dire niente.

«Ehi.» sorrise facendo spuntare le fossette, poggiando le mani sui miei fianchi e facendo combaciare il mio corpo con il suo perfettamente.

Mi stampò un bacio sulle labbra e ci andammo a sedere dopo uno sbuffo da parte di Louis, che doveva dirci qualcosa di "importante". Immaginavo cosa fosse.

«Stasera vi devo presentare dei nuovi amici che sono appena arrivati e il mio ragazzo.» sorrise soddisfatto, restando in piedi e aspettando una nostra reazione.

Annuimmo tutti e si sedette, sbattendo le mani contento. Pranzammo e poi Blair venne nella mia stanza, mentre Harry stava finendo un interessante discorso con Liam e Jeremy.

«Dimmi cos'hai, stella.» disse dolcemente sedendosi sul letto di Harry, accanto a me.

«Sai, ogni tanto penso a mia madre, tutto qui.» spiegai, cercando una scusa valida. Spesso era anche per quello se diventavo improvvisamente triste, ma c'era un altro motivo che si aggiungeva a quello.

«Sicura che non c'è nient'altro?»

Annuii alla sua domanda e mi abbracciò stringendomi forte a se. In quel momento entrò Harry e annunciò che si sarebbe andato a fare una doccia, chiudendosi nel bagno.

Blair si girò verso di me, guardandomi maliziosamente. La guardai non capendo cosa fosse quello sguardo.

«Avete già...» sussurrò, facendo dei gesti con le mani. Spalancai la bocca, dandole uno schiaffo sulla spalla. Sapeva che mi imbarazzava parlare di quelle cose, e lo faceva chiaramente apposta.

«No, certo che no.» risposi a bassa voce, sentendo il viso andare a fuoco.

Blair scoppiò a ridere.

«Io e Zayn invece-» cominciò ma le misi una mano sulla bocca, fermandola.

«Non voglio sapere i dettagli, grazie.» dissi, storcendo la bocca.

«Ti infastidisce così tanto parlare di queste cose?» ridacchiò, sapendo perfettamente che era vero.

Alzai gli occhi al cielo, dandole una leggera spinta e fece finta di morire, cadendo con la schiena all'indietro.

«Tra un po' andremo in camera di Louis, perciò vado a prepararmi.» disse alzandosi poco dopo. «Non fare cose sporche con Harry.» aggiunse e le mandai un'occhiataccia, facendola ridere.

«Ciao Harry!» urlò, uscendo poi dalla porta, senza dare il tempo al riccio di rispondere, anche se non l'aveva sicuramente sentita, avendo l'acqua aperta.

Mi misi sdraiata sul letto, chiudendo un attimo gli occhi e senza accorgermi che sarei caduta da un momento all'altro in un profondo sonno.

**

Sentii una mano muoversi sui miei fianchi e mi accorsi che qualcuno mi stava facendo il solletico, così aprii improvvisamente gli occhi, alzandomi e notando Harry davanti a me.

«Pensavo fossi morta.» disse mettendosi una mano sul cuore. Gli diedi uno schiaffo sul petto, facendolo ridere.

«Scemo.» lo insultai scherzosamente.

«Ti devi preparare, amore.» disse, mettendosi seduto accanto a me. Annuii e mi alzai, stiracchiandomi.

«Hai il tuo culo proprio davanti alla mia faccia.» disse. Mi girai verso di lui, che alzò le mani in segno di resa. «Non che mi dispiaccia.» aggiunse.

Alzai gli occhi al cielo per la sua immaturità e ridacchiai appena entrai in bagno. Mi feci una veloce doccia e poi mi asciugai i capelli, vestendomi e uscendo dal bagno.

Harry stava con il cellulare in mano e probabilmente stava giocando ad uno dei soliti stupidi giochi dell'iPhone.

«Sono pronta, Harold.» dissi sorridendo. Sapevo che gli dava fastidio sentire il suo nome completo e infatti si girò velocemente verso di me, guardandomi male.

«Se mi chiamerai ancora così sarò costretto a farti morire dal solletico.» disse, minacciandomi.

«Harold Harold Harold.» cominciai a ripetere, facendogli la linguaccia e prendendo le distanze, in modo che non mi avrebbe potuto prendere.

«L'hai voluto tu.» disse, alzandosi, posando il telefono sul letto e venendo verso di me, lentamente. Cominciai a correre per tutta la stanza, urlando mentre ridevo. Ovviamente mi prese per i fianchi e mi fece il solletico, facendomi accasciare a terra dalle risate.

«Ti prego, basta!» urlai, continuando a ridere a crepapelle. Anche lui ridacchiava, ma maleficamente. Che bastardo.

«Smetterò solo quando mi dirai che sono bello.» disse, sorridendo compiaciuto e continuando a muovere le dita sui miei fianchi.

«N-no, mai.» dissi, consapevole del fatto che volevo morire.

«Bene.» disse, aumentando.

Non ce la facevo più.

«Okay, okay!» dissi. «S-sei bello.» urlai tra una risata e un'altra.

«Come? Non ti ho sentita.» disse facendo finta di non avermi ascoltata.

«Dai, stronzo.» dissi, continuando a dimenarmi dalla sua presa. «Sei bello!» urlai ancora e mi lasciò, facendomi riprendere fiato.

Mi misi una mano sul cuore, stavo per avere un infarto. Alzai lo sguardo verso di lui, che aveva un sorriso compiaciuto sulle labbra. Gli feci una linguaccia e mi afferrò per i fianchi, avvicinandomi a lui e cominciando a baciarmi dolcemente sulle labbra.

«Andiamo, dai.» dissi, prendendolo per mano. Afferrò le chiavi della stanza e uscimmo, chiudendoci la porta dietro.

Appena arrivammo nella camera di Louis ci aprì Kate, facendoci entrare.

C'erano anche Niall, Blair, Liam e Jeremy e un ragazzo mai visto.

Salutai tutti e mi sedetti a terra, accanto a Blair, mentre Harry si era messo sul letto dietro di me, vicino a Liam.

«Ragazzi, lui è Josh, il mio ragazzo.» ridacchiò nervosamente Louis. Si vedeva che gli piaceva veramente.

Ci presentammo tutti e mi accorsi che era un ragazzo educato e anche simpatico. Era un po' più alto rispetto a Louis, aveva gli occhi scuri e i capelli tra il biondo e il marrone. Il ragazzo dagli occhi azzurri sembrava molto preso da lui e viceversa.

Dopo poco sentimmo qualcuno bussare alla porta.

«Questi sono sicuramente i ragazzi nuovi.» annunciò Louis, andando verso la porta e aprendola, mostrando due ragazzi sulla soglia.

Ci girammo tutti verso di loro e il mio cuore perse un battito, le gambe cominciarono a tremare terribilmente e non riuscivo a distogliere lo sguardo.

«Loro sono Matt e Kai.»

Cazzo.

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