Dopo essermi preparata uscii dalla stanza per dirigermi al piano terra dove mi aspettava Harry. Sarebbe stata una delle solite feste dove c’era alcool, fumo e tanta musica. Appena mi avvicinai al riccio mi stampò un bacio in fronte e mi sorrise. Era ancora un po’ freddo con me, voglio dire, faceva molti gesti dolci, ma era come se si sforzasse di farli. Gli veniva molto difficile, ecco. Penso lo imbarazzasse. Non sapevo se avesse mai avuto una ragazza prima di me, ma sicuramente la trattava diversamente da come si comportava con me. Sembrava che cercasse di cambiare quelle che erano, una volta, le sue abitudini.
«Dove sono gli altri?» gli chiesi, facendo incontrare i miei occhi con i suoi.
«Sono già andati, perciò sbrighiamoci.» disse facendo un cenno di testa e incrociando le sue dita con le mie.
Ci incamminammo verso la discoteca e una volta arrivati notai Blair e Zayn all’entrata. Ci stavano probabilmente aspettando.
«Ciao piccioncini.» ridacchiò Blair, facendoci un occhiolino.
Alzai gli occhi al cielo ed entrammo; la musica sembrava aumentare di volume ogni volta che andavamo lì. Andai con Harry a prendere qualcosa da bere giusto per farmi sciogliere un po’ e poi Blair mi prese per mano, trascinandomi a centro pista. Sentivo lo sguardo di Harry attento a vedere cosa facessi. Sembrava che avessi un altro padre. Mi scatenai a ritmo di musica e scossi la testa da una parte all’altra, mentre i capelli si muovevamo velocemente davanti al mio viso. Sorrisi a Blair, che stava facendo esattamente quello che facevo io. Si avvicinò a me un ragazzo, cominciando a ballare un po’ troppo attaccato al mio corpo. Lo spinsi indietro con una mano e notai che Blair, ovviamente, si era allontanata chissà dove con Zayn. Il ragazzo moro alzò un sopracciglio, confuso.
«Mi dispiace, ma non sono disponibile.» sorrisi falsamente, scuotendo la testa.
«Nemmeno per me?» sorrise beffardo. Insopportabilmente vanitoso.
«Né per te, né per nessuno.» risposi a tono per poi roteare gli occhi.
«E sentiamo, dov’è questo misterioso ragazzo?» mi chiese, sorridendo maliziosamente e mettendo le sue luride mani da drogato sui miei fianchi. Gliele tolsi subito.
«Tieni le mani apposto, testa di cazzo.» sentii Harry dire da dietro a me; mi girai e gli sorrisi grata. Poteva anche evitare di usare quella bruta parola, anche perché ora il testa di cazzo gli risponderà a tono, facendolo innervosire e andrà a finire male, molto male se non lo fermo adesso.
«Senti amico, le ragazze si dividono no?» rispose barcollando. Che disgusto. Ora lo divido io, in due.
«Non la mia.» disse, fulminandolo con lo sguardo e prendendomi per mano, portandomi lontano da lì.
Varcammo la soglia della porta e sentii l’aria entrarmi nelle ossa. Rabbrividii. Harry lo notò, perché aggrottò le sopracciglia.
«Oh, uh, sì, presumo che devo darti il mio giacchetto.» balbettò, facendomi sorridere. Si sfilò il giacchetto e me lo mise sulle spalle. Aveva il suo odore.
«Se non ti senti di fare certe cose, non le devi fare per forza, Harry.» gli dissi, mentre lui mi teneva stretta per un fianco.
«Oh, no, lo voglio fare, davvero.» era visibilmente in difficoltà. «Sai, queste cose non le ho mai fatte, perciò, mi sento un po’ impacciato.» sorrise.
Non era più l’Harry sicuro di sé che avevo conosciuto all’inizio, quello che se ne fregava di tutti, ora era tenero e molto più ragionevole.
«Sei cambiato un sacco.» pensai ad alta voce.
Girò il viso verso di me, guardandomi le labbra e poi passando ai miei occhi.
«Sei stata tu a cambiarmi.» disse quasi in un sussurro. Sorrisi sincera e non potei fare a meno di stampargli un bacio sulle labbra.
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College ||н.ѕ||
Fanfiction«E tu chi sei?» «No, scusami, chi sei tu?» ribattei a tono. «Non ti interessa.» #1 in Fanfiction