29.

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Potevo affermare che quella fu la serata più bella e speciale della mia vita. Eravamo diventati una cosa sola in quella stanza ed Harry non aveva fatto altro che mettermi a mio agio. Era stato dolce e passionale allo stesso tempo. Forse quella fu la mia vera e propria prima volta, perché con Kai non era mai stato così bello. Vedere Harry in quello stato, fare l'amore con lui mi aveva dato l'impressione di conoscerlo meglio, sempre di più. Aveva lasciato un segno indelebile sul mio cuore e mi aveva fatto capire cosa significasse veramente amare una persona.

La mattina seguente appena mi svegliai sentii un leggero dolore e fastidio alla mia parte intima e pensai che fosse più che normale, vista la serata passata con Harry. Sospirai, stiracchiandomi e cominciando a guardare il mio ragazzo che dormiva come un angelo. Sorrisi a quella vista e gli diedi un bacio sulla guancia, facendogli aprire un occhio.

«Eri già sveglio.» affermai, sicura di ciò che stavo dicendo.

«Ah sì?» mi sfidò e annuii.

«Stavi respirando troppo velocemente per essere addormentato.» scrollai le spalle, spiegando. Si mise improvvisamente sopra di me, facendomi sobbalzare. Aggrottai le sopracciglia, fissandolo negli occhi.

«E' stato bellissimo fare l'amore con te, piccola.» sussurrò con voce roca, per poi darmi un bacio sul naso. «E lo rifarei altre milioni di volte, anche adesso

Sorrisi, scuotendo la testa.

«Mi scappa la pipì.» dissi, facendolo ridacchiare. Mi fece alzare e lo sentii sbuffare quando presi le mie mutande di pizzo che aveva lanciato a terra la sera prima, infilandole.

«Ti ho già vista nuda, perché ti copri?» alzò le sopracciglia lui, cercando di mettermi a disagio.

«Taci e basta.» risposi, chiudendomi poi in bagno. Mi feci una doccia fredda e una volta finito avvolsi un asciugamano intorno al mio corpo bagnato, uscendo in punta di piedi, dal bagno. Harry stava ancora sul letto con gli occhi chiusi, ma appena mi sentì camminare nuovamente nella stanza li aprì, cominciando a fissarmi. Alzai gli occhi al cielo, cercando di non dirgli niente, ma sapeva perfettamente che odiavo quando mi fissava in quel modo insistente.

Presi l'intimo dal mio cassetto e mi infilai le mutande tenendo l'asciugamano sulla schiena in modo che Harry non vedesse nulla. Poi, rimanendo girata, infilai anche il reggiseno bianco in pizzo, come le mutandine. Sentii Harry soffocare una risata e mi girai verso di lui, lasciando cadere l'asciugamano, che ormai non mi serviva più, a terra. Alzai le sopracciglia, guardandolo male. Che si rideva?

«Sei buffa, sai?» ridacchiò ancora.

«Perché ho dell'intimo bianco?» gli chiesi, aggrottando le sopracciglia e non capendo a che punto volesse arrivare.

«No, amore.» cominciò. «Perché dopo tutto quello che ti ho fatto ieri sera, continui a non farti vedere nuda in questa situazione.» sorrise compiaciuto.

«E' diversa come cosa.» dissi solamente, evitando il discorso. Raccolsi il vestito che era di Blair da terra e lo poggiai sulla sedia in legno presente in stanza, pensando che avrei dovuto lavarlo. Sentii un'improvvisa fitta alla pancia e mi portai le mani su di essa, massaggiandola lentamente. Sperai che non mi venissero le mestruazioni proprio quel giorno. Harry mi guardò incuriosito, alzandosi e venendo verso di me.

«E' tutto okay, amore?» mi chiese, cercando i miei occhi. «Ti fa male?» domandò ancora, poggiando le sue mani sulle mie, che erano sul basso ventre.

«Sì, un po'.» risposi, mordendomi l'interno della guancia, nervosamente.

«Mi dispiace.» disse. «Potevi dirmelo se ti facevo male. Te l'ho chiesto più volte ieri.» aggiunse, facendomi arrossire.

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