5 - Berrei le tue Lacrime se Potessi

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La porta della casa si chiuse davanti ai suoi occhi spalancati, dovendo quindi rimanere fuori da essa. Il respiro di Taehyung si fece affannoso, al pensiero che non poteva fare nulla a ciò che aveva appena visto, ovvero Jungkook e quel ragazzo correre dentro velocemente, ovviamente non per giocare a carte.

Era in quella situazione abbastanza umiliante, durata fin troppo, esattamente da quella mattina, quando la sua mente ormai fuori di senno decise di portarlo fuori casa di Jungkook e spiarlo. Si spiarlo, come se fosse una cosa normale da fare, si appostò dietro i cespugli per osservare il ragazzo uscire di casa, dirigendosi verso la fermata del bus.

Essendo a conoscenza della prossima fermata, si fece trovare nei dintorni, e per sua fortuna e per le sue povere gambe indolenzite, Jungkook entrò in quel dannato negozio a pochi passi da dove il bus era ripartito.

Il suo intento non era farsi scoprire, infatti si era appostato tra la miriade di persone osservandolo in silenzio, aspettando una sua seguente mossa. Avrebbe infine aspettato che il ragazzo tornasse casa per poi bussare alla porta per entrare, oppure, seguirlo fino al calar del sole ovunque, anche fino ad un qualsiasi locale, rendendo il loro l'incontro casuale.

Ma tutto cambiò quando vide quel maledetto commesso abbastanza attraente fare la sua entrata, e gli occhi di Jungkook puntarsi su di lui come se fosse una succulenta preda. Taehyung si fece trascinare per l'ennesima volta dall'istinto, e immediatamente lo chiamò al telefono, pronunciando quelle parole fin troppo pretenziose.

Si era pentito amaramente subito dopo, pronto a fuggire a gambe levate da quel negozio, ma lo sguardo e le parole di Jungkook lo destabilizzarono. Si era immerso in quel gioco di sguardi, in cui il suo cuore riceveva cazzotti uno dopo l'altro, e lui come un vero e proprio idiota, lasciava che questo accadesse.

E il colpo di grazia furono quei due messaggi, e come di copione corse immediatamente verso l'abitazione di Jungkook, che in quel momento fissava con il cuore a pezzi.

Se Hoseok lo avesse visto in quel momento lo avrebbe riempito di ceffoni, dato che ormai era a conoscenza del suo incontro con Jungkook, e aveva intercettato qualcosa di negativo in tutto ciò. Il giorno precedente si fece trovare fuori casa sua con un agitazione immane, e questa crebbe ovviamente alla vista dei suoi lievi lividi sul volto, volendo immediatamente delle spiegazioni.

«Che cazzo hai sul viso?!» Esclamò Hoseok appena si tolse il cappotto con calma, quella poca calma che riuscì ad avere alla vista del suo amico al sicuro tra le mura di casa sua. Taehyung, che ancora era all'uscio, corse immediatamente in cucina prendendo un bicchiere d'acqua, o almeno qualcosa che lo avrebbe tenuto di spalle per un po'

«Taehyung girati, o ti giro io.»

Pronunciò quelle parole con così tanta intransigenza, che lo stomaco di Taehyung immediatamente si svuotò completamente, provando perfino disgusto per un semplice bicchiere d'acqua. Non fece a tempo a dire nulla, che le sue spalle vennero afferrate dalle mani dell'altro, e con un movimento brusco tanto da farlo sbattere contro il bancone, si ritrovò faccia a faccia con il suo migliore amico, che con sguardo corrugato analizzava il suo viso.

Ma lentamente questo mutò in un espressione preoccupata, «Che cazzo ti è successo me lo spieghi?» Chiese con un filo di voce rafforzando la presa sulle spalle, e Taehyung si voltò, «Non è niente okay? Devo andare via—»

«No! Tu non vai da nessuna parte! È stato Jungkook?! Dimmelo!»

«Non ne voglio parlare! È—è una sciocchezza nulla di cui  tu debba preoccuparti cosi tanto. Non fa nemmeno mal— ahia!» Esclamo quando aprì leggermente di più le labbra, andando a tastarsi quello spacco profondo sul labbro, di cui sarebbe rimasta di sicuro la cicatrice per un po'. Hoseok corrugò la fronte percependone il dolore, e senza pensarci afferrò il polso di Taehyung.

Steinmetz Pink -idyll- || Taekook & YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora