16 - A Cosa Pensi?

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Yoongi non aveva programmato di baciare Jimin davanti ad un penitenziario da dove era appena uscito, ma dentro di sé allo stesso tempo, aveva la percezione che quello fosse il suo destino.

La sua vita era stata disegnata in quel modo, e non poteva fare nulla per evitarlo. Aveva sprecato troppo tempo nel desiderare una vita semplice, senza alcun intoppo, pretendendola forse fin troppo perfetta.

Ma forse nella vita non vi era il tempo di controllare ogni particolare, di essere cosi perfezionisti.

Doveva ormai prendere un bel respiro profondo e gettarsi a capofitto, in quel mare che erano gli occhi di Jimin, che era così bello vederli così vivi e puntati su di lui.

E su nessun altro.

Appena si staccarono dal bacio rise scuotendo la testa, ma la sua espressione divenne preoccupata quando vide la cicatrice sulla sua tempia. Ci passò due dita sopra, e il biondo a quel tocco chiuse gli occhi.

«È una bella sensazione... Tu sei una bella sensazione Yoongi.» Bisbigliò Jimin contro le sue labbra accennando un sorriso. Poco dopo il corvino si risvegliò dal trance di preoccupazione, e gli porse la mano, «Andiamo?» Disse poi alzando un sopracciglio e l'altro immediatamente gliela afferrò.

«Andiamo.»

A passo lento si diressero verso quella che poteva essere soltanto una Hyundai di colore beige illuminata dalla luce del sole, e a ciò Jimin sgranò gli occhi. Per questo aumentò il passo trascinando Yoongi, per poi affacciarsi al finestrino, dove Hoseok lo guardava con indosso degli occhiali da sole.

Il castano abbassò il finestrino, e con fare elegante ci poggiò il gomito, sollevandosi poi gli occhiali mostrando il suo sguardo ammiccante.

«Che rapina vuole attuare oggi Park-nim?» Disse poi con un piccolo sorriso e Jimin sbuffò una risata ancora scioccato, «Tu!»

«È fresca l'aria qui fuori eh? Non sei durato nulla li dentro!» Esclamò Hoseok scendendo dall'auto, e senza pensarci lo afferrò per abbracciarlo forte, e il biondo ricambiò subito la stretta affondando la testa nella sua spalla.

I suoi occhi pizzicarono leggermente e a ciò li serrò.

«Mi dispiace... Mi dispiace Hobi.» Sussurrò afferrandogli la giacca con entrambi i pugni per sfogarsi, e Hoseok glielo lasciò fare, godendosi quelle scuse dette con il cuore mantenendo un lieve sorriso.

«Non pensarci più, ormai è solo il passato.» Rispose allontanandosi per guardarlo negli occhi, e Jimin annuì ancora preso da un pianto disperato. Si voltò poi verso Yoongi, che era rimasto in disparte a guardarli contento.

«C'entri anche tu? S—sei stato tu a—»

«Non ha importanza chi e come l'ha fatto okay? Ora goditi la libertà.» Lo interruppe il corvino avvicinandosi a lui lasciandogli un leggero bacio sulla guancia e il biondo ridacchiò, «Ti terrai il segreto fino alla tomba?»

«Forse si...» Introdusse accarezzandogli il petto con le mani, «O forse quando passeranno molti anni, magari te lo dirò.» Aggiunse con un sorriso genuino, alludendo quindi al fatto, che da quel giorno in poi non sarebbero stati più lontani l'uno dall'altro.

Per questo Jimin lo guardò intensamente e una folata di vento li colpì in volto, ma questo non li fermò a rimanere immobili a scalfirsi a vicenda, con il rischio di rimanere congelati.

«Vogliamo andare? Mi si stanno congelando i cogli—»

«Okay Hobi! Risparmiatelo...» Lo interruppe Jimin dandogli una spallata giocosa, per poi salire a bordo dell'auto, seguito dagli altri. Il motore echeggiò per il grande piazzale, abbandonando una volta per tutte il penitenziario, o meglio il passato.

Steinmetz Pink -idyll- || Taekook & YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora