Taehyung era appena corso via seguito da Hoseok, lasciando Jimin e Yoongi da soli.
Il primo rimase a sguardo basso incupendo il suo volto, e l'altro lo guardò con espressione corrugata, «Hai esagerato Jimin.» Gli disse alzandosi dal divano, attirando l'attenzione del biondo.
«Era questo il modo per dirglielo?» Continuò Yoongi molto contrariato, e Jimin si mise in piedi davanti a lui, «Ci sono altri modi per dirlo? Ci sono modi per prenderla diversamente?!» Rispose poi a tono.
«Magari doveva scoprirlo da solo!» Ribatté il corvino e il biondo sbuffò una risata, «Ma ti senti quando parli?! Scoprirlo da solo? Doveva aspettare una sua overdose? O uno dei suoi attacchi di isteria? Io l'ho visto in entrambi i modi, e credimi non è per niente meglio di saperlo da altre persone.» Rispose sicuro avanzando verso di lui, vedendo che non si mosse di un passo. Avvicinarono i loro volti, ed entrambi cercavano di mantenere compostezza.
«Quello che ho fatto è prepararlo per il futuro. È da tempo che cerco di allontanarlo, p—perché non voglio che anche lui soffra.» Sospirò con voce tremante, e Yoongi analizzò il suo volto.
«Non è facile aprire gli occhi al mattino, c—con la speranza che Jungkook sia ancora vivo... Non è f—facile per niente.» Continuò con fatica per trattenere i singhiozzi, distogliendo lo sguardo dal corvino. Ma quest'ultimo gli posò una mano sul volto, potendo osservare i suoi occhi azzurri colmi di lacrime.
«Hai ragione... Mi dispiace Jimin.» Disse a bassa voce, e lentamente gli avvolse il corpo con le braccia, lasciandolo confuso e sorpreso.
«No, s—sono io a doverti chiedere scusa.» Borbottò affondando il volto nel suo collo e stringendo la presa attorno a lui. L'altro non disse nulla, rimase soltanto ad occhi aperti a guardare il vuoto.
Fece poi un sospiro staccandosi dall'abbraccio, incrociando lo sguardo con l'altro, che a sua volta lo fissava negli occhi.
Allo stesso tempo entrò Hoseok, e i due si fecero trovare in quella posizione. I loro sguardi allarmati si posarono sul castano, il quale non disse nulla a quella vista.
Anzi fece un piccolo sorriso, «Taehyung sta bene, ha detto che proverà a stargli vicino.» Disse poi, mentre Jimin e Yoongi si allontanarono dalla stretta lentamente. Il corvino a quella notizia si avvicinò ad Hoseok, e gli lasciò un bacio sulle labbra.
«Sei stato bravo nel non fargli gettare la spugna... Bravo.» Sussurrò accarezzandogli il volto, nello stesso modo in cui lo fece a Jimin, che il quel momento li guardò afflitto passandosi una mano sulla guancia.
In quel frangente quest'ultimo sì immaginò di stare un piedi su una lunga ed impetuosa strada, dove riusciva a malapena a vedere la fine. Ma Yoongi era vivido, mentre lentamente si voltava verso l'orizzonte, e passo lento si allontanava da lui.
Sempre di più, fino a scomparire definitivamente.
•••
Tra le strade buie di Gangnam, il volto stanco e assonnato di Jungkook veniva abbagliato dalle luci delle auto, di cui alcune rallentavano e altre correvano veloci ignare.
Per arrivare in quella zona silenziosa e angusta, dovette prendere come al solito il bus, su cui si era addormentato per un po'. Non ricordava esattamente come aveva fatto ad uscire di casa nel bel mezzo della notte fatto pesantemente di Valium, ricordava soltanto di aver barcollato fino alla fermata.
E per di più aveva rischiato di brutto, siccome allo stesso momento, una pattuglia della polizia aveva svoltato proprio davanti a lui, nell'esatto momento in cui le sue palpebre tremarono per chiudersi, e la sua bocca impastata cercava un minimo di liquido per rinvigorirla.
STAI LEGGENDO
Steinmetz Pink -idyll- || Taekook & Yoonmin
FanficVolume 3 Le bugie a volte possono prevalere più di quanto si possa immaginare, e spesso e volentieri rivelare la verità può raggiustare ciò che è rotto. Dalla partenza di Namjoon per Tokyo, sembra un nuovo inizio, girato attorno alla normalità e la...