Avvertenze: tentato suicidio
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Anche se innumerevoli volte, tra Hoseok Jimin e Yoongi, aleggiava tensione, quel giorno a pranzo, era molto peggio. Oltre al fatto che tra il castano e il biondo ci fosse silenzio per via di diverse motivazioni, come ad esempio una rapina a breve, e la dichiarazione di Jimin nel provare sentimenti per Yoongi al ragazzo di quest'ultimo, vi era qualcosa di più.
Yoongi sentiva che qualcosa non andava, e la rabbia nel non riuscire a capire era ben nota. Lo si poteva notare dall'irruenza con cui mangiava, e dal modo in cui tolse i piatti da sotto gli altri due senza dire una parola per poi lavarli in silenzio.
In quel momento Jimin e Hoseok si guardarono, e il secondo in modo subdolo gli intimò di uscire dalla cucina per poter parlare con il corvino in privato. In quel momento quest'ultimo a mascella stretta strofinava un piatto, tanto da romperlo a breve, fino a che la tosse di Hoseok incombette nel silenzio.
«Qualcosa non va Yoongi?» Chiese Hoseok con un filo di voce, senza però ricevere alcuna risposta all'istante. Infatti ci fu silenzio per un po', un silenzio, che Jimin in quel momento riuscì a percepirlo come una morsa allo stomaco, dato che si trovava a pochi passi lontano dalla stanza per origliare.
Deglutì in attesa di qualcosa, quando ad un certo punto il rubinetto venne chiuso, segno che poteva esserci un possibile dialogo.
«Ritienimi una persona esagerata, un tipo che si fa milioni di paranoie... Ma non riesco al pensare al fatto di sentirmi un enorme intralcio, in qualcosa di cui non so nemmeno cosa. Sono matto, vero? Lo penso anche io, ma vorrei solo che tu mi dessi una rassicurazione.»
Dopo che Yoongi vomitò quel mare di parole con espressione stressata, Hoseok rimase a guardalo sorpreso, dato che fino ad adesso non lo aveva mai visto in quelle condizioni, non sapendo quindi come fare per risolvere. Fece un verso confuso, non facendo trapelare alcuna preoccupazione dal suo volto, partendo da lì nel tranquillizzare il suo ragazzo.
«Cosa vuoi che ti dica? Non capisco questo tuo pensiero... Ma se vuoi certo, posso tranquillizzarti nel dirti che si, è soltanto una tua impressione, perché non sta accadendo nulla alle tue spalle.»
Fece male, davvero male nel sentire quelle parole dette con così tanta tranquillità, tanto da serrare gli occhi in espressione sofferente: Jimin in quel momento voleva davvero sotterrarsi, ed era tanto curioso di sapere come Hoseok faceva a stare così tranquillo e capace di mentire senza battere ciglio. Al posto suo non avrebbe saputo dire nulla, peggiorando così la situazione.
«Perché tu e Jimin non avete parlato a tavola, eh? È strano, dato che avete appena concluso qualcosa di molto importante... In cui oltretutto non ho avuto la possibilità di venire. Non ho avuto nessuna in informazione sull'ambiente, sugli orari, su come verrà gestito tutto... Non mi è stato detto nulla! Allora cosa devo pensare?! Che voi due state facendo gruppo, e io sono stato tagliato fuori!»
«Non abbiamo parlato dell'incontro perché è un argomento noioso, Yoongi. E poi si tratta di Jimin, è la sua vita dopotutto, se ti interessa sapere i particolari chiedili a lui.»
«Volevo che fosse un argomento da parlare in gruppo Hobi! Dato che ogni volta che siamo tutti insieme sembriamo usciti da un cazzo di funerale. È appena successo qualcosa di diverso, qualcosa di interessante, e io ne rimango all'oscuro, mentre voi ve la gestite da soli... Non mi piace, mi sento escluso.»
Ci fu silenzio, e Jimin ovviamente rimase in ascolto. Si aspettava di peggio in realtà, ma alla fine, quello che voleva Yoongi era un po' più di coinvolgimento, il che era abbastanza prevedibile, dato l'animo curioso e amichevole di quest'ultimo.
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Steinmetz Pink -idyll- || Taekook & Yoonmin
FanfictionVolume 3 Le bugie a volte possono prevalere più di quanto si possa immaginare, e spesso e volentieri rivelare la verità può raggiustare ciò che è rotto. Dalla partenza di Namjoon per Tokyo, sembra un nuovo inizio, girato attorno alla normalità e la...