«the Weight on my Chest»

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Per tutta la mia vita ho sempre avuto la fortuna di riuscire a nasconderlo, ma nemmeno, non ho nemmeno dovuto compiere quello sforzo; non ho mai dovuto faticare per farlo, tutti ci hanno sempre creduto senza porsi alcun dubbio. E la facilità con cui la semplice presentazione bastava a rendere la cosa automatica e priva di titubanze, mi rasserena.
Anche quando sono entrato in squadra, è stato sufficiente quello, nessun'altra domanda se non come mi chiamassi.
E qui nessuno lo sa, nessuno sa che sono trans, eccetto Tsukki.

Ci stiamo allenando in campo ora in una partita di allenamento, e cerco il suo viso.
Mi sento davvero male e so che solo incrociare i suoi occhi basterà a fargli capire tutto attraverso i miei, come sempre.
E forse è proprio per quello che distolgo lo sguardo appena incontro il suo, per non far trasparire quanto non stia affatto bene. È vero che il mio intento sia proprio quello, ma voglio provare a contenere almeno un minimo di quella palese disperazione che sono sicuro si legga sul mio volto.

In questo momento lui è l'unico a saperlo e quindi l'unico che può aiutarmi, ma ho la fortissima impressione che tra poco lo sapranno anche tutti gli altri.